Recensione

The Sims Medieval

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a cura di FireZdragon

Il Verdetto di SpazioGames

8

Se c’è una costante nella classifica di vendite italiana, questa è proprio la serie The Sims. Giunta ormai al terzo capitolo e con decine di pacchetti di espansione sulle spalle, la creatura di Will Wright ha saputo aggiornarsi e rinnovarsi regolarmente, proponendo sempre qualcosa di nuovo al suo nutrito seguito di fan. Con The Sims Medieval, Electronic Arts ha deciso di portare, per la prima volta in 12 anni, i nostri piccoli alter ego virtuali nell’affascinante mondo del fantasy medioevale.

Un nuovo inizioDa sempre i guardiani vegliano sulla terra e ne osservano in disparte l’evoluzione. Con la nascita delle prime popolazioni le cose sembravano andare per il verso giusto ma purtroppo, con il passare del tempo, il clima di pace e devozione ha lasciato spazio a guerre, carestie e all’invasione dei malvagi cincillà oscuri, vera piaga per tutte le creature viventi. Decisi dunque a risollevare le sorti di un pianeta in declino, vestiremo i panni di uno di questi protettori onnipotenti e, grazie alla nostra influenza, avremo il compito di guidare la razza umana verso una nuova era di splendore. Non tutte le persone tuttavia potranno essere il veicolo del nostro sapere e dovremo quindi fare affidamento sugli eroi: Sims di particolare valore in grado di comprenderci ed eseguire le nostre volontà. Nessun regno potrebbe definirsi tale senza un sovrano che lo comandi ed è proprio per questo motivo che il primo personaggio da creare sarà il re; il giocatore potrà a questo punto scegliere se selezionare uno dei due Sims con parametri generati casualmente pronti per l’uso o prodigarsi nella creazione di un personaggio del tutto unico. Il classico editor della serie permetterà di gestirne in dettaglio l’aspetto, con opzioni per il viso e per la corporatura, la tonalità di voce e deciderne i capi di abbigliamento che indosserà inizialmente. Oltre alle caratteristiche puramente estetiche, sarà necessario scegliere successivamente due tratti distintivi ed un difetto caratteriale che andranno ad influenzare in maniera consistente l’intero sistema di gioco. Dopo aver completato questo processo, che potrà portare via anche quindici minuti in caso di modifiche certosine, entreremo finalmente nel mondo di The Sims Medieval attraverso quello che è in tutto e per tutto un lungo tutorial. Il titolo ci guiderà passo passo attraverso ogni singola azione, dapprima permettendoci di prendere confidenza con la telecamera ed i controlli e, successivamente, rivelando una alla volta tutte le sue nuove feature.

Da un piccolo passo inizia un lungo viaggioDopo questo lungo preambolo potremo finalmente entrare nel vivo del gioco ed iniziare a far crescere il regno. Prima di poter costruire gli edifici e le mura del nostro possedimento dovremo acquisire i Punti Reame, ottenibili completando le numerosissime quest che il titolo metterà a disposizione. Queste missioni vanno dalla più classica caccia al cervo nella foresta, all’organizzazione di banchetti e tornei fino alla gestione dei rapporti con i territori limitrofi, risultando ad ogni modo decisamente semplici da completare e piuttosto lineari nel loro sviluppo. L’interfaccia mostrerà di volta in volta la posizione degli obiettivi da raggiungere e spiegherà con precisione, tranne rari casi nei quali le indicazioni saranno fin troppo vaghe, cosa fare, lasciando al giocatore ben poca libertà sul come portarle a termine. Come se fossimo in un racconto di Lupo Solitario (per chi non lo conoscesse è il protagonista di una famosa serie di libri game a bivi nata negli anni 80) potremo invece decidere in alcuni casi quali azioni intraprendere durante le quest e le conseguenze scaturite dalle nostre scelte si ripercuoteranno direttamente sul carattere e sullo stato umorale del nostro Sim. The Sims Medieval non ha abbandonato infatti lo spirito da simulatore di vita che da sempre ha caratterizzato la serie e lo ripresenta anche in questo nuovo capitolo in una versione alleggerita e rivisitata. Durante lo scorrere delle giornate l’alter ego da noi impersonato accumulerà fatica e fame, fino a rendere indispensabile tornare negli alloggi e recuperare tutte le energie perse, dormendo e mangiando succulenti pranzetti. Ignorando queste necessità di primaria importanza la concentrazione verrà a meno rendendo difficile completare le azioni più semplici, demoralizzando ancora di più il nostro personaggio e trascinandolo in un circolo vizioso che potrebbe portare addirittura al fallimento della missione o, in situazioni estreme, alla morte permanente dell’eroe, facendo perdere così ogni progresso ottenuto in precedenza. In questo ambito entrano in gioco i tratti caratteriali scelti durante la creazione del personaggio: riuscendo a soddisfare queste necessità, che spaziano dalla voglia irrefrenabile di giocare d’azzardo, al socializzare con le altre persone, flirtare, o sfogare la propria rabbia repressa su ignari cittadini, potremo mantenere alta la concentrazione e scongiurare così le peggiori sventure. Con il completamento delle missioni verremo ricompensati con punti esperienza e Punti Reame: i primi permetteranno di far salire gli eroi fino al decimo livello, garantendo loro abilità aggiuntive nei combattimenti e capacità extra, mentre i secondi daranno la possibilità di comprare edifici ed espandere il villaggio. La costruzione di ogni struttura principale porterà con sé un nuovo eroe Sim, che andrà creato seguendo i dettami già visti in precedenza con il re, e che potrà prendere parte alle quest e completarle in maniera autonoma o parteciparvi come supporto per un altro personaggio. Sarà possibile dare vita a cavalieri abili nell’uso della spada, maghi, curatori, preti, bardi, fabbri e mercanti, con abilità e professioni che andranno a coprire con completezza tutti i ruoli presenti nell’antico medioevo. Purtroppo le meccaniche principali, a prescindere da quale dei dieci eroi a disposizione si andrà ad utilizzare, rimarranno immutate per l’intero decorso del gioco e tutto quello che sarà richiesto verterà semplicemente sul cliccare il prossimo obiettivo da raggiungere, raccogliere gli ingredienti necessari per creare un oggetto specifico e poco più. La reale differenza tra i personaggi e le avventure da questi vissute la farà dunque la narrazione degli eventi, ben scritta e decisamente piacevole da leggere, con storie divertenti e originali in grado di tenere alta l’attenzione del giocatore in un contesto che di per sé non richiederebbe alcun tipo di impegno mentale. Questo continuo saltare da una missione all’altra è tuttavia privo di un un unico filo conduttore e porta ad un alternarsi di storie slegate fra loro, marcando in maniera evidente come queste vengano raccontate solo per poter arrivare ad ottenere le ricompense e non perché spinti a proseguire nell’avventura per conoscerne il finale o risolvere qualsivoglia mistero.

Semplicemente The SimsDal punto di vista tecnico The Sims Medieval si è assestato sui canoni che hanno caratterizzato The Sims 3: modelli poligonali dei personaggi curati, buone animazioni e ottime texture. Il fiore all’occhiello del titolo risulta senza ombra di dubbio la possibilità di ridecorare completamente interni ed esterni delle abitazioni dei nostri eroi. Con i soldi guadagnati dal commercio e dalle missioni potremmo acquistare mobilio, utile anche per recuperare energie più celermente, luminarie, decorazioni e centinaia di altri oggetti. La personalizzazione non si limita all’arredamento ma verrà data la possibilità di modificare completamente le texture di pavimenti e pareti grazie ad un editor speciale incluso nella modalità Arreda. Passeggiare con il proprio Sim per la città è piacevole: gli scorci sono decisamente caratteristici e attinenti all’epoca, con case in pietra e mura fortificate a farne da cornice. Le ombre lasciate dal passaggio delle nuvole si riflettono in maniera convincente sulle frasche mosse dal vento ma, per qualche strano motivo, non appaiono sui muri degli edifici; l’illuminazione interna, invece, è di ottima fattura con punti luce che possono essere adattati a piacere dal giocatore in base alle luminarie utilizzate. Un vero peccato a questo punto che non sia possibile modificare strutturalmente le varie costruzioni, ma che ci si debba appoggiare ad un solo modello prefabbricato e che questo non possa nemmeno essere posizionato a proprio piacere sul territorio, limitando così l’esperienza di costruzione vera e propria della roccaforte e dando al giocatore un senso di déjà vu alla creazione di ogni nuovo villaggio.

Requisiti Hardware:The Sims Medieval richiede la seguente configurazione minima:Windows XPProcessore Pentium 4 a 2 GHz o equivalente1 GB di RAMScheda video con 256 MB che supporti Pixel Shader 2.0La più recente versione di DirectX 9.0cMicrosoft Windows XP Service Pack 2Almeno 5,3 GB di spazio libero su disco rigido, più almeno 1 GB di spazio per il materiale personalizzato e i salvataggi

Windows Vista/7Processore Pentium 4 a 2,4 GHz o equivalente1,5 GB di RAMScheda video con 256 MB che supporti Pixel Shader 2.0Microsoft Windows Vista Service Pack 1Almeno 5,3 GB di spazio libero su disco rigido, più almeno 1 GB di spazio per il materiale personalizzato e i salvataggi

Mac OS X Mac OS X 10.5.8 Leopard o superiore Processore Intel Core Duo 2 GB di RAM ATI X1600 o NVIDIA 7300 GT con 256 MB di memoria video, oppure Intel integrata GMA X3100 Almeno 5,3 GB di spazio libero su disco rigido, più almeno 1 GB di spazio per il materiale personalizzato e i salvataggi

– Grandissima libertà di personalizzazione

– Narrazione divertente e leggera

– Centinaia di ore di gioco

– 10 eroi differenti da utilizzare e sviluppare

– Nuova ambientazione

– Gameplay alla lunga ripetitivo

– Sporadici problemi con le quest

– Qualche problema con la telecamera

– Molti elementi trattati con superficialità

8.0

La creazione e lo sviluppo quasi maniacale del proprio alter ego sono gli elementi che da sempre hanno spinto i milioni di fan della serie di The Sims a macinare ore ed ore di gioco. Per la prima volta, con The Sims Medieval, i giocatori non solo potranno dare vita al loro Sim prediletto ma saranno in grado, servendosi della loro creazione, di far crescere un intero regno in un contesto completamente nuovo ed originale rispetto all’era moderna a cui gli sviluppatori Maxis ci avevano abituato. Le feature offerte dal gioco, sebbene fin troppo basilari e lineari, riusciranno a garantire diverse ore di divertimento per tutti gli appassionati di vecchia data e risultano essere un buon incentivo per far avvicinare qualche nuovo giocatore. Il titolo è decisamente semplice, quindi se siete alla ricerca di un gameplay complesso, di una trama profonda o di combattimenti dinamici tenetevi alla larga, se invece il vostro interesse è quello di prendere in mano le sorti di un intero regno medioevale e guidarlo verso una nuova luce attraverso decine di ore di gioco, avendo la capacità di modificare l’arredamento di ogni elemento che lo compone in maniera certosina, The Sims Medieval è il titolo che fa al caso vostro.

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