Recensione

The Sims 3

Avatar

a cura di Darkzibo

Il Verdetto di SpazioGames

5.5

Sono ormai molti anni che il brand EA, The Sims, vaga tra PC, console casalinghe e portatili poi. In molti casi, soprattutto per quanto riguarda i computer casalinghi, i titoli dedicati ai Sims hanno sempre raggiunto un grande successo, catturando schiere di fans desiderosi di vivere un’esistenza alternativa. Un gradino sotto restano i giochi per le altre piattaforme che, vuoi per l’impraticabilità delle console sprovviste di mouse, vuoi per una ricerca dell’immediatezza da parte dei programmatori, non hanno mai raggiunto il fascino dei titoli per PC. Come successe per Nintendo DS, che propose come uno dei primi titoli The Urbz (cugino dei Sims), adesso EA si butta a capofitto sulla nuova console tridimensionale prodotta dalla grande N e regala (si fa per dire) The Sims 3 su Nintendo 3DS. Vediamo come si comporteranno i simpatici avatar in questa nuova ‘dimensione’.

Sims in treddìCome nelle altre versioni, la prima cosa che sarete chiamati a compiere sarà quella di creare un nuovo personaggio sfruttando il completo editor presente nel gioco. Cambiare la forma degli occhi, delle orecchie, delle labbra, scegliere la corporatura, lo stile e via dicendo, saranno operazioni ben conosciute dagli appassionati della serie. Più semplicemente vi sarà consentito di scattare una fotografia con l’obbiettivo frontale di Nintendo 3DS e inserire proprio il vostro volto in – game. Ovviamente, dovrete anche dare un nome e un cognome al vostro alter ego virtuale (diciamolo quanti di noi hanno già provato a riproporre sé stessi nel mondo virtuale creato da EA?), e successivamente anche deciderne difetti e pregi morali, attitudini di vario genere e capacità peculiari. Non mancheranno i punti Karma visti nelle versioni delle console casalinghe che serviranno, una volta accumulati, per sviluppare i poteri sovrannaturali. Oltre a questi, dovrete decidere i tratti del Sim, le sue abilità principali, i desideri cui esso dovrà puntare e gli stati umorali. Questi, se negativi, saranno rappresentati nelle icone sul touch screen, con il colore rosso, se positivi con quello verde. Dopo aver creato il Sim sarete catapultati nella scelta della prima casa da acquistare e da qui avrà inizio il vostro percorso di gioco. Il tutorial vi spiegherà le funzionalità principali, come, per esempio, provvedere ai bisogni del vostro personaggio, curarlo sotto tutti gli aspetti, compreso quello igienico, e rendendolo, sostanzialmente, felice. Anche la Carriera giocherà un ruolo importante nella vita del vostro Sim considerato il fatto che lavorando guadagnerete simoleon che vi serviranno per acquistare mobili per la vostra casa o altri oggetti. Per lavorare al meglio, però, il Sim dovrà essere riposato e divertirsi almeno una volta al giorno, proprio come dovrebbe accadere in una vita ‘normale’: non assolvere ai bisogni primari danneggerà il vostro protagonista e si ripercuoterà in maniera negativa su di lui. Applicandosi ogni giorno al massimo, poi, la carriera del Sim nella sua attività, lo porterà a scalare una graduatoria che gli permetterà di guadagnare sempre di più.Le relazioni giocheranno ancora una volta un ruolo molto importante, visto che sarà vostro compito cercare di annoverare tra i vostri amici il maggior numero di persone presenti a River’s Bend e svolgere per loro alcune attività: sarà quindi importante diventare sempre più popolare tra gli abitanti della ridente cittadina e riscuotere la loro fiducia.Passando al gameplay, la prima cosa che balza all’occhio è il diverso approccio che il giocatore avrà con il titolo. Se su Nintendo DS avevate la possibilità di interagire direttamente con il Sim e tutto ciò che gli stava intorno tramite il touch screen, nel caso della versione qui testata il vostro controllo sarà indiretto. Così come accade per Nintendogs, anche in questo caso il vostro ‘contatto’ con il mondo dei Sims sarà ‘di riflesso’, visto che l’azione si svolgerà sullo schermo tridimensionale, mentre i vostri comandi si esprimeranno tramite lo schermo tattile che, oltre alle icone umorali e al catalogo dei mobili, proporrà una mappa interattiva tramite la quale potrete far compiere tutte le azioni possibili al personaggio da voi governato. Potrete selezionare, dal catalogo, i mobili da inserire nella casa del vostro alter ego virtuale e, naturalmente, maggior disponibilità pecuniaria corrisponderà alla possibilità di comprare beni più costosi e preziosi. Per viaggiare da una parte all’altra della città, vi basterà cliccare sulla mappa con il pennino della console Nintendo anche se abbiamo notato come le aree sono fin troppo piccole e il passaggio da una zona all’altra sia soggetto a caricamenti troppo lenti.Come di solito accade nelle conversioni per console (sia casalinghe che portatili) le opportunità presenti rispetto alla versione PC sono ridotte drasticamente e il vostro diventerà quasi un percorso guidato piuttosto che l’occasione di vivere una vita virtuale e gestire i rapporti interpersonali e le situazioni familiari tra gli altri Sims. Trova spazio in The Sims 3 una delle funzionalità peculiari di Nintendo 3DS, ovvero lo StreetPass che, in questo caso, è però limitato al semplice scambio di Sims con altri giocatori. Sicuramente ci si sarebbe aspettato qualcosa di più, ma anche in questo caso la linfa del gioco si spegne in una banalità fin troppo già espressa fin qui. La durata generale del gioco sarà frutto della vostra inclinazione per questo genere, nel caso lo apprezziate vi occuperà molte ore, in caso contrario lo abbandonerete presto, senza la possibilità di alcuna mezza misura.

A River’s BendIl comparto grafico, pur godendo della buona visuale 3D che dona profondità a tutte le ambientazioni, non sembra sfruttare in maniera soddisfacente le caratteristiche tecniche del nuovo portatile targato Nintendo. Nonostante un soddisfacente editor, le texture che caratterizzano i personaggi sono poco curate, la palette di colori è molto limitata e anche le movenze sono piuttosto legnose. Le ambientazioni sono molto ristrette, poco curate e il passaggio da una zona all’altra, comporta, praticamente sempre, tempi di caricamento assurdamente lunghi per un titolo su cartuccia. Il sonoro offre tracce ripetitive, ma comunque rilassanti e adatte al genere, mentre gli effetti ripropongono il simpatico e ormai classico linguaggio dei Sims, fatto di fumetti e parole decisamente incomprensibili.

– Gli amanti della serie troveranno ciò che li appassiona

– Tante possibilità di personalizzazione

– Esperienza limitata

– Controllo “indiretto”

– Tecnicamente non al top

5.5

The Sims 3 per Nintendo 3DS offre una giocabilità diversa da quanto visto sulla console precedente, Nintendo DS, proponendo una grafica che sfrutta lo schermo tridimensionale, ma che, di contro, non permette di avere un contatto diretto con l’azione di gioco. Le azioni possibili, a differenza della controparte per PC, come di solito accade nella migrazione verso il mondo delle console, sono molto limitate. Tecnicamente vi ritroverete tra le mani un prodotto che probabilmente avrebbe fatto una buona figura su Nintendo DS ma che, in questo caso, non riesce a soddisfare. Il concetto fondamentale resta, comunque, lo stesso: i Sims piacciono o non piacciono, non esiste una via di mezzo infatti la filosofia di questa saga, che conta numerosi titoli sulle proprie spalle, non consente il libero accesso a chiunque. O lo adorate o lo odiate. Nel caso doveste appartenere al gruppo dei fans, un’occhiata potreste darla a The Sims 3 per Nintendo 3DS, in caso contrario vi consigliamo caldamente di risparmiare i vostri soldi.

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