Recensione

The Secret of Atlantis - L'eredita' Sacra

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a cura di Threepwood

Ce la faranno i nostri impavidi eroi…Sono passati quasi sette anni dalla nascita di questa saga che fin dal suo primo vagito è stata capace di raccogliere pochi consensi da critica e pubblico. Nonostante tutto ciò ha continuato la sua marcia con risultati mediocri, presentandoci un nuovo capitolo della serie. Ci resta solo una cosa da fare, cliccare sull’icona e vedere cosa sono riusciti a fare questa volta.

Ancora civiltà perdute…Il titolo è ambientato negli anni 30 e il protagonista è Howard Brooks un ingegnere aeronautico che viene assalito a bordo dello Zeppelin Hindenburg, un dirigibile che lui stesso ha contribuito a creare. Gli aggressori fanno parte di un organizzazione, la quale sta cercando tracce di una civiltà perduta di cui Howard sembra essere un discendente. La scoperta di queste nuove verità porterà il protagonista a viaggiare per il mondo, così facendo visiterà città e villaggi spettacolari passando da New York, dal Marocco alla Mesopotamia ecc.La storia sembra alquanto intrigante anche se sarebbe stato gradito uno sforzo maggiore per evitare di ritrovarci in un contesto del quale cinema e videogame hanno abusato un pò troppo.

Errare è umano perseverare è diabolicoLo stile di gioco della saga è rimasto praticamente identico, difatti ci viene riproposta la visuale in prima persona a 360 gradi interamente gestibile tramite mouse e come sempre i comandi sono ridotti al minimo. Come nei capitoli precedenti userete solo i due tasti del mouse. Il tasto sx servirà per interagire con i pochi personaggi all’interno degli scenari, muoversi, usare e raccogliere oggetti. Il tasto dx servirà per aprire l’inventario. Ovviamente anche la libertà di esplorazione è ridotta all’osso dato che possiamo muoverci solo su percorsi obbligati.L’eventualità di ritrovare un’impostazione di gioco invariata era stata messa già in conto, dandoci modo di credere che sarebbe stato migliorato sotto il profilo tecnico. Purtroppo non è stato così, la grafica non è certo delle migliori e ciò risulta essere un auto gol, considerando che la scelta di usare scenari statici impone la massima cura di questo aspetto. Oltretutto la risoluzione degli scenari e il livello dei dettagli restano anche quelli sotto la media, così facendo il titolo perde una parte importante del suo fascino. Non si può dire che non sia stato compiuto nessuno sforzo in quanto i paesaggi, gli interni e in generale la realizzazione delle schermate fisse sono stati molto ben curati, e in alcuni casi, nonostante la grafica, risultano alquanto spettacolari, ma per sfortuna non sono stati rifiniti come di dovere, facendo comparire a video immagini poco dettagliate e in certi scenari ci si accorge che i pochi elementi in movimento siano quadrettati, ricordando scenari accettabili ben sette anni fa. L’unica parte grafica a fare una buona figura, è quella dei brevi filmati che compaiono ogni volta che si risolve un enigma o che si procede con la storia.Considerando il reparto audio, possiamo solo fare un complimento speciale alla scelta delle musiche di sottofondo sempre adatte alla situazione. Al contrario invece il giudizio relativo al doppiaggio e agli effetti sonori che sono un qualcosa di raccapricciante, in particolare le voci dei personaggi.

Enigmi e misteriGiocando a questo titolo siamo riusciti a trovare una piccola nota di merito, riguardo agli enigmi da risolvere durante la nostra avventura. Alcuni, se pur alquanto banali, riescono a divertire il giocatore, altri invece sono ben fatti e potrebbero impegnare un giocatore esperto. Per sfortuna anche qui c’è una nota di demerito, alcuni enigmi faranno scaturire la vostra ira in quanto a volte capiterà di non riuscire a progredire nell’avventura. Ciò avviene in quanto alcuni indizi e oggetti al passaggio del mouse non producono la comparsa dell’icona che indica la possibilità di poterli raccogliere. Se sarete fortunati riuscirete a individuarli semplicemente muovendovi molto lentamente su di loro. In definitiva l’insieme di enigmi e puzzle si tiene in equilibrio fra la decenza e l’indecenza, fra l’assurdo e il reale con qualche schizzo di serietà, tutti questi elementi compongono un disegno ed una storia già vista.

Qualche piacevole istante…non basta piùThe Secret of Atlantis garantisce una discreta longevità, data principalmente da una mediocre realizzazione di enigmi e indovinelli e dei loro difetti, come esposto poco fa. Procedendo con la trama, potreste appassionarvi ai piccoli intrecci che si andranno a creare strada facendo, ma non aspettatevi niente di più, al primo capitolo potevamo dire che poteva essere un piacevole passatempo, ma arrivato al quinto non è più accettabile.

HARDWARE

Windows 98SE/2000/XPPentium III 1GHz265Mb di ram2gb liberi su Hard DiskScheda video da 32MBDirect X 9.0c incluse nel cd

MULTIPLAYER

Assente

– Belle ambientazioni…

– Dialoghi decenti

– …ma curate al minimo

– Doppiaggio da dimenticare

– Enigmi ridicoli o assurdi

5.2

The Secret of Atlantis – L’eredità Sacra è stato capace di deluderci ancora una volta, presentandosi male fin dalle prime battute. Sono riscontrabili difetti praticamente ovunque risultando ancora una volta mediocre. Gli sviluppatori hanno realizzato degli ottimi scenari e le idee non sono mancate, peccato che non abbiano voluto fare nessuno sforzo per sviluppare al meglio questi punti di forza del gioco.

In sostanza il titolo non è in grado di divertire un pubblico esperto, mentre per i nuovi arrivati si rivela un pessimo mezzo di pubblicità per il genere che rappresenta.

Voto Recensione di The Secret of Atlantis - L'eredita' Sacra - Recensione


5.2

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