Recensione

The Mummy

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a cura di Ryuken

Era ora. Dopo la versione videoludica dedicata a PS2 tocca al piccolo mostro portatile di casa Nintendo il compito di ospitare l’aspra ed avvincente avventura della Mummia!Bhè, i due lungometraggi cinematografici con protagonisti Rick O’Connel, la moglie Ivy ed il pargoletto Alex (quest’ultimo solo nel secondo film) sono noti ai più, com’è nota la grande popolarità di cui gode il primo episodio al quale la seconda puntata fa da eco.Vi dico subito che, fortunatamente, non ci troviamo di fronte al classico tie-in che cerca di riproporre pari pari le vicende cinematografiche, bensì, i ragazzi italiani di Ubi Studios, hanno mutuato soltanto alcuni elementi fondamentali dei lungometraggi (i protagonisti e l’ambientazione Egiziana) inserendoli in un action adventure, farcito da elementi da RPG, davvero interessante.

I tre dall’Ave MariaLe vicende che stanno dietro a The Mummy riguardano solamente lo scontro fra i nostri tre beniamini ed il demone rappresentato dalle leggende come un insieme di garze putrefatte, ma per l’occasione, nei film e nei videogiochi, in carne ed ossa. A differenza di molti altri titoli, nei quali l’utilizzo di tre personaggi si risolve nel classico completa un livello con uno per poi passare all’altro e così via, il team di sviluppo ha voluto creare qualcosa di davvero originale ed innovativo. In sostanza potremo prendere indistintamente il comando di uno dei tre sprite principali in qualsiasi momento del gioco. Gli ostacoli che troveremo, i nemici, gli enigmi da risolvere, saranno tali da costringerci ad utilizzare le diverse capacità offerte dai membri dell’allegra famigliola: Rick O’Connel è molto abile nei combattimenti, Ivy è in grado di decifrare gli antichi scritti egizi posti sulle lapidi e ha la capacità di raggiungere alcune locazioni precluse al marito ed al figlio, il piccolo Alex è specializzato nello scassinare forzieri contenenti chiavi che apriranno la strada a nuove locazioni e a lanciare ben quattro differenti tipi di sortilegi contro i nemici.

Imhotep sei finito!The Mummy è un gioco dal gameplay di riprovata efficacia: momenti tipici dei picchiaduro a scorrimento danno il cambio a sezioni esplorative da adventure che a loro volta si alternano ad attimi di riflessione e conversazione con altri individui tipici dei giochi di ruolo, cosa molto positiva e che dona una certa alternanza di situazioni che solitamente si può trovare solo in produzioni dedicate a console maggiormente potenti.La varietà d’azione è sufficientemente elevata da garantire una sufficiente longevità e il buon sistema di controllo, dal canto suo, dona alla giocabiltà una marcia in più. Dovrete vagare fra le locazioni alla ricerca di monete d’oro, contenute in forzieri, pozioni magiche in grado di fornirvi nuove abilità, geroglifici da decifrare e combattimenti da sostenere con i seguaci della Mummia o con degli scorpioni molto cresciuti. Detto questo il prodotto Ubi Soft non è esente da difetti, primo fra tutti il sistema di salvataggio! Già nella recensione di Tomb Rider ho avuto modo di disprezzare la scelta delle password, in primo luogo per la scomodità di doversi segnare su carta ogni codice per non dimenticarselo e poi, fatto ancor più grave, l’impossibilità di ricominciare il gioco da dove lo si era lasciato con tutti gli oggetti raccolti: conserverete solamente gli items più importanti, mentre tutte le monete d’oro guadagnate, e che servono per acquistare alcuni poteri ed oggetti, andranno riconquistate dalla prima all’ultima. La pecca più grave è questa. Evidentemente scelte di marketing (una save ram costa di più che inserire un sitema di password, con conseguente aumento di prezzo della cartuccia) hanno determinato tale decisione. Perciò tant’è.Dal punto di vista grafico il lavoro, pur non eccezionale, è più che discreto: la visuale implementata è quella dall’alto, a volo d’uccello, che fornisce una buona panoramica su buona parte del terreno d’azione. I fondali sono ben riusciti e definiti, anche se alcuni non brillano per particolare originalità. Positiva la realizzazione dei tre protagonisti pre-renderizzati per benino ed animati in maniera soddisfacente. Altrettanto ben fatti non sono parsi i nemici su schermo (forse un po’ pochini ad essere sinceri), meno definiti e dotati di un arsenale d’animazioni assai esiguo. Per finire, i colori: questi sono presenti in buon numero e globalmente ben accostati fra loro, ad ogni modo non mancano dei contrasti cromatici fastidiosi che a volte non consentono di visualizzare al meglio una determinata porzione di stage. Nella media le colonne sonore che non sono certo dei capolavori compositivi, ma comunque orecchiabili; mentre tutto ok sul fronte campionamenti digitalizzati (voci, urla, etc.).

Idea di base davvero ottima.

Tre differenti personaggi da controllare.

Buona varietà di situazioni.

Le password!!

Pochi nemici.

La grafica meritava una cura maggiore.

6.5

Un gioco concettualmente molto divertente che è macchiato da alcuni difetti di programmazione (primo fra tutti le password) che ne limitano la longevità sul lungo periodo. Difetti che non impediranno, soprattutto agli amanti del film, di portare a termine il titolo. Una volta finito però dubito lo rigiocherete.

Voto Recensione di The Mummy - Recensione


6.5

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