The Minis: Nani a canestro
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a cura di Emptiness
Nell’angolo dell’universo dei videogiochi ove si nascondono quei titoli nati dalla licenza di un film in uscita, approdano ad intervalli regolari esemplari biechi e poco raccomandabili; creature dal buon potenziale, ma dalla realizzazione repressa, titoli che invece hanno solo questa e, infine, rarissimi titoli di livello accettabile che neanche meriterebbero di autoesiliarsi in quel ghetto di deformi. Come avrete intuito dando un’occhiata alla pagella, The Minis appartiene senza troppi dubbi alla seconda specie.Nato in seguito all’acquisizione della licenza di un film brutto già di suo, con fondi limitatissimi ed un team nemmeno segnalato nel gioco (avranno pure una dignità quei disgraziati, no?), fin dall’installazione….anzi no, dall’apertura della custodia, si comincia a sospettare di avere in mano un potenziale sottobicchiere, piuttosto che un titolo per PC: la copertina è presa pari pari dal film -con la sola aggiunta della scritta “Il Videogioco” come sottotitolo- e, cosa alquanto inquietante, l’assenza di una qualsivoglia scartoffia all’interno, manuale compreso. Tutto il gioco, addirittura forse senza nessun tipo di compressione, entra interamente su CD, cosa ancora più preoccupante, viste le dimensioni di un gioco “medio” attuale. Se ancora avete il coraggio, nonostante questi presupposti, di conoscere il seguito di questa storia…non vi resta che continuare a leggere.
Nani…in panchinaEscludendo il menu principale, che è la parte che si presenta più gradevole, nonostante ci sia una sola canzone di sottofondo ripetuta in continuazione, abbiamo un gioco di basket dall’impronta arcade, un torneo e un campionato. Fosse tutto qui, sarebbe pure catalogabile come uno sportivo qualunque, ma purtroppo io andrei più sull’horror: è l’unico gioco arcade mai provato dal sottoscritto che riesca a mettere ansia, giuro, oltre che un’incessante sensazione di frustrazione, specie per apprendere i controlli.La prima sessione a The Minis per un utente medio si svolge nel seguente modo: scelta delle squadre del giocatore e dell’avversario (molte non sono disponibili all’inizio, e comunque non avrete mai voglia di tentare di sbloccarle, neanche una, a giudicare dall’appeal globale), inizio della partita a centrocampo, tentativo di apprendere qualche mossa – corsa fortunatamente esclusa-, evidente frustrazione per quest’ultimo motivo, chiusura del gioco. La cosa veramente assurda è che nel menu delle opzioni a partita non avviata (insomma, quello che appare appena fatto partire il gioco) permette di personalizzare i comandi a proprio piacimento, in modo sano e normale, come ogni bravo gioco di ogni genere; quello a partita in corso mostra degli assegnamenti di tasti con nomenclature assurde: riferisce, ad esempio, il passaggio con la lettera “B”, qualunque sia il tasto assegnato, senza specificarlo. Ciò obbliga un comune giocatore ad uscire dalla partita, andare al menu delle opzioni, memorizzarsi con carta e penna le varie assegnazioni, tornare a giocare e tentare di capire il meccanismo di gioco, anch’esso tremendo.Ammesso e non concesso che tale meccanismo sia stato vagamente appreso, il nostro povero giocatore medio sarà costretto a sorbirsi la telecronaca di Dan Peterson: ripetitiva, banale, inespressiva e perfettamente inconcludente.
BiancaTecnica e i quattro naniOra, vi starete chiedendo, ma c’è un dannato punto a favore per questa carcassa (escluso il menu principale)? Se proprio, visto che siamo nel paragrafo giusto, faccio notare che la grafica è carina. È in cel shading, ha dei bei colori, da notare le superfici riflettenti. È comunque roba che poteva prendere un bel voto solamente molto tempo fa, a giudicare dalla qualità delle texture e dei modelli tridimensionali e dalle inquadrature (queste ultime si riducono ad una sola, quella dal fianco).Il sonoro è discreto, diciamo, per via delle canzoni presenti in quantità accettabile e degli effetti sonori se non altro ascoltabili. Nient’altro da segnalare, assoluta mediocrità, quasi.Come già accennato i controlli sono orribili, il mordente offerto impalpabile. Sfido chiunque a resistere più di quindici minuti su un gioco del genere, ad esclusione del sottoscritto che, per ovvi obblighi, è stato costretto a provarlo il più a fondo possibile.
HARDWARE
Requisiti Minimi:Microsoft Windows XP/VistaCPU: 1,2GhzRAM 256 MBCD-ROM 8xScheda grafica con acceleratore grafico 3D con 64 MB di memoria e compatibile con le DirectX 9.0c800MB liberi su Hard DiskRequisiti consigliati:CPU: 1,6GhzScheda grafica con acceleratore grafico 3D con 128 MB di memoria e compatibile con le DirectX 9.0c
MULTIPLAYER
Multiplayer online/LAN assente. Disponibile solo una modalità a due giocatori sullo stesso PC che rende solo più ostici i controlli già quasi impossibili.
– Grafica carina
– Sonoro accettabile
– C’è Dan Peterson alla telecronaca
– Prezzo budget (cons. 19,90 Euro)
– Controlli astrusi
– Appeal globale insulso
– C’è Dan Peterson alla telecronaca
4.0
Avete dei figli ai quali è piaciuto il film e vorreste comprargli il gioco? E’ piaciuto a voi stessi e volete divertirvi un po’ con la squadra dei nani? Compratevi le action figures, spenderete di meno e avrete qualcosa di molto più utile di questo obbrobrio che si spaccia per un gioco. Non ci sono molte parole per descriverlo, a parte il fatto che un’idea partita da un film malformato non può che sfociare in un’altra anomalia. Da evitare.
Voto Recensione di The Minis: Nani a canestro - Recensione
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