Recensione

The Matrix - Path Of Neo

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a cura di Rasta

Welcome to the real worldLa trilogia cinematografica di Matrix, ed in particolare il primo film, rappresenta una della pietre miliari del cinema di fantascienza. Uscito quasi in sordina nel 1999, grazie al passaparola tra gli appassionati (320 milioni di dollari in videocassette e dvd), in pochi anni è diventato un fenomeno culturale, reso un vero e proprio cult dagli ultimi due capitoli del 2003 che hanno completato la trilogia. Alla base della trama fantascientifica del film, l’apocalittica prevalsa sull’umanità da parte delle macchine, che si sono ribellate all’uomo grazie allo sviluppo della loro intelligenza artificiale. In questo futuro allucinante, gli esseri umani vengono utilizzati come fonti energetiche dalle macchine, che li tengono in uno stato di quiescenza, sospesi all’interno di una sorta di vasche criogeniche, in continua fase rem. Ed in questo concetto risiede il genio dei fratelli Wachowsky, autori della saga: la normalissima realtà quotidiana che viviamo non è che una neuro-simulazione collettiva gestita da macchine senzienti, che ci vede inconsapevoli schiavi di quella IA che avrebbe dovuto servirci. Ma alcuni esseri umani sono riusciti a liberarsi da questa tecno-prigione mentale e a risvegliarsi nella vera realtà, in una terra avvolta nelle tenebre, città ridotte a cumuli di macerie, in cui l’unico posto vivibile è nelle profondità del sottosuolo vicino al centro della terra, dove questi ribelli si sono uniti e hanno fondato Zion, la città degli uomini liberi. Il loro obiettivo è ora quello di entrare nella realtà simulata e cercare di liberare quante più persone possibili, ma le macchine hanno predisposto entità informatiche note come Agenti, che grazie alle loro capacità illimitate all’interno della realtà simulata, danno la caccia agli hacker in Matrix. La svolta per il destino dell’umanità risiede in una profezia riportata dagli oracoli, che predice l’avvento di un eletto, che grazie ad un livello di consapevolezza superiore riuscirà ad affrontare anche gli imbattibili agenti e a restituire la libertà al genere umano. Questo, in breve, l’incipit di una delle più belle saghe mai concepite, che deve il suo fascino ad una sapiente miscela di filosofia (temi profondi che pervadono la trama complessa e criptica), fantascienza (genere cinematografico a cui il film ha donato una nuova dignità superiore), azione (fissando nuovi standard e creando innovazioni rivoluzionarie) e glamour (estetica da videogame con influenze su marketing e moda).

Follow the White RabbitLa natura di Matrix è sostanzialmente quella di una realtà simulata al calcolatore, in cui i ribelli entrano tramite connessioni telefoniche, proprio come accade con i computer che accedono alla rete. I leader dei ribelli sono hacker abilissimi che si danno nomi di divinità (Neo, Morpheus, Trinity) e che in Matrix hanno capacità superiori grazie alla loro maggior consapevolezza della struttura del mondo virtuale in cui si introducono. Queste caratteristiche rendono Matrix naturalmente adatto alla conversione videoludica, ed infatti “Path Of Neo” è solo uno dei giochi dedicati alla saga. “The Matrix Online” era un deludente MMORPG della Monolith Productions, penalizzato da una struttura di gioco poco innovativa e ripetitiva, da un sistema di combattimento per niente entusiasmante e dalla ingombrante presenza di tantissimi bug. “Enter The Matrix” era invece un gioco d’azione che poteva vantare di un feeling cinematografico particolare, grazie alla trama scritta appositamente dai fratelli Wachowski e alla presenza di numerosi filmati inediti che approfondivano alcuni aspetti di “Matrix Reloaded”. Purtroppo il gioco era riuscito a metà, avendo un gameplay non proprio solidissimo e un motore grafico un po’ approssimativo, ma gli Shiny Entertainment (autori di titoli come MDK, Messiah, Sacrifice…) avrebbero potuto mostrare le loro capacità con un secondo titolo dedicato a Matrix, in cui finalmente i videogiocatori avrebbero potuto impersonare l’eletto: “Path Of Neo”.

Look CinematograficoDiciamo subito che il punto di forza di “Enter The Matrix” è stato confermato e rafforzato in questo nuovo titolo. Innanzitutto, come l’intera platea videoludica attendeva ansiosamente, vestiremo finalmente i panni di Neo, seguendo tutto il suo processo evolutivo attraverso la storia narrata nei tre capitoli cinematografici e i corti di Animatrix. Potremo rivivere tutte le memorabili sequenze della trilogia, in particolare gli esaltanti combattimenti di Neo (ormai entrati nella storia del cinema), a partire dai primi scontri in Matrix, fino allo spettacolare duello finale con l’Agente Smith di Revolutions. Ad integrare l’esperienza il tocco dei fratelli Wachowski, che hanno personalmente rimontato le principali sequenze della saga, producendo filmati di alta qualità (praticamente da dvd) come intermezzi tra i vari livelli. Da precisare che tutta la storia narrata nel gioco è una rivisitazione dell’intera trilogia dal punto di vista di Neo, comprendendo anche numerosi passaggi non visti nei film, che vanno a regalare una maggiore varietà al gameplay. Inoltre, come già anticipato dalle preview e dalle notizie in anteprima, la trama, in base alle nostre scelte e alla risoluzione dei vari livelli, subirà sviluppi anche diversi da quelli a cui abbiamo assistito al cinema, arricchiti da sequenze inediti e da, udite udite, un finale alternativo… E ciò non deve stupire: la trama criptica, i numerosi enigmi irrisolti, le spiegazioni che devono ancora essere fornite danno la possibilità ai Wachowski brothers di sbizzarrirsi come più aggrada loro, cambiando e manipolando (ad arte) le intricate maglie narrative della loro creazione. E questa possibilità di cambiare il corso degli eventi ci apparirà palese fin da subito. Ad esempio, ricordate una delle prime scene di Matrix, in cui Morpheus contatta Neo negli uffici per farlo scappare dagli Agenti, ma dopo un tentativo di fuga viene catturato? Ora potrete riuscire a farla franca e a mettervi in fuga assieme a Trinity che vi aspetta (proprio come nel film) con la sua moto… Ma questo è solo uno dei tanti “what if” inseriti dai registi nel gioco, e se alcuni potrebbero considerare blasfemi questi cambi narrativi, personalmente li trovo originali e stimolanti, riaccendendo l’interesse per una storia che altrimenti conosceremmo già in ogni suo passaggio… Contribuisce a creare l’immersiva atmosfera cinematografica del gioco il fatto che tutti i personaggi del film sono stati riprodotti molto fedelmente nel gioco dal punto di vista grafico e gli attori stessi (per la versione italiana i doppiatori originali) hanno prestato la voce ai loro alter-ego digitali, fattore che impreziosisce ulteriormente il prodotto finale, conferendogli la possibilità concreta di divenire il videogioco definitivo di Matrix. Ma andiamo con ordine…

Vivere nella matrice“Path of Neo” è un gioco d’azione, condito con minime fasi di eplorazione/adventure ed elementi RPG, che si snoda attraverso circa 40 livelli di gioco. Avviata una nuova partita, verremo spediti in un’area di Matrix che ricorda la scena dell’atrio del primo film, in cui dovremo difenderci da ondate di nemici che giungono dagli ascensori. Questa piccola introduzione è un’originale stratagemma che serve a testare la nostra abilità, in modo che il programma possa suggerirci il miglior livello di difficoltà adatto al nostro stile di gioco (decisamente più divertente della classica freccetta da muovere tra easy, medium e hard). Dopo questa procedura iniziale, verremo catapultati nel monolocale dell’hacker Neo, nel momento in cui egli riceve il primo contatto da Morpheus, fino alle prime fasi di gioco, in cui guideremo l’impiegato Thomas Anderson braccato dagli Agenti, nella fuga dagli uffici della Metacortex. Va apprezzata la bravura e l’originalità degli sviluppatori nell’offrire quello che poteva essere un banale tutorial, attraverso i primi livelli di gioco. Infatti, se nella fuga dagli uffici impareremo i comandi base di movimento, una volta liberati dalla matrice, attraverso le simulazioni di addestramento dei ribelli di Zion, impareremo tutto quello che c’è da sapere sul combattimento, le abilità speciali, i livelli di consapevolezza (equivalenti a quelli di esperienza di un RPG). E fin dai primissimi livelli ci renderemo conto delle numerosissime aggiunte apportate alla trama, rivisitata dal punto di vista di Neo. Oltre agli addestramenti visti nel film (celebre la sfida a kung-fu con Morpheus), ce ne sono numerosi altri, grazie ai quali impareremo a padroneggiare i numerosi stili di combattimento, l’uso delle più svariate armi e a familiarizzare col sistema di controllo. Croce e delizia di ogni titolo che voglia rappresentare la celebre saga cinematografica (e nota dolente dei precedenti videogiochi) è appunto il controllo del giocatore. Le possibilità superiori degli hacker in Matrix consentono loro di compiere gesta acrobatiche, spettacolari, oltre il limite del reale, ad alto tasso adrenalinico, ma anche estremamente complesse e per niente immediate. Concepire un sistema di controllo che realizzi queste possibilità è un’impresa non certo facile, ma con “Path of Neo” gli Shiny Entertainment hanno compiuto grossi passi avanti rispetto al loro precedente “Enter The Matrix”. Ben sette stili differenti di combattimento da apprendere nel corso del gioco (dal kung-fu allo stealth), a cui va aggiunto l’uso dell’arma bianca e delle armi da fuoco, oltre alle numerose abilità dell’eletto (tra cui schivare le pallottole, visione codice, telecinesi, volare), il tutto viene gestito con pochi semplici tasti. Nel caso giochiate con mouse e tastiera, ad esempio, il controllo nelle fasi di combattimento sarà gestito principalmente tramite combinazioni dei due tasti del mouse (con i quali è possibile realizzare le numerose combo per stendere gli avversari) e il tasto maiusc sulla tastiera (che attiva il bullet time, qui chiamato concentrazione). In ogni caso, sia che preferiate tastiera/mouse o joypad, l’importante è impratichirsi molto col tipo di controller scelto, per gestire al meglio anche le situazioni e gli scontri più caotici, altrimenti potremo ritrovarci a gestire i combattimenti in maniera casuale, “premendo a casaccio” i tasti e (quando ci va bene) risolvendo gli scontri in maniera fortuita. Va reso merito, però, agli Shiny di aver escogitato un ottimo sistema di controllo, che dopo un approccio iniziale (che alcuni potrebbero trovare un po’ complesso) risulta abbastanza intuitivo e molto versatile. Come accennato, oltre all’impostazione classica dei giochi d’azione, il gameplay presenta alcuni elementi RPG. Il personaggio di Neo, infatti, prenderà via via coscienza delle proprie capacitò accumulando esperienza (sconfiggendo nemici, completando i livelli, trovando in numerosi bonus segreti disseminati nel gioco) e passando di volta in volta ad un nuovo livello di consapevolezza, che sbloccherà nuovi tipi di abilità di cui usufruire. Quando ciò accade, verremo portati ad una suggestiva schermata in cui ci viene rappresentato il percorso dell’eletto e tutte le abilità con i relativi livelli che potremo raggiungere nel corso del gioco. Potremo, ad esempio, accrescere la concentrazione, lo stato in cui Neo riesce a vincere le leggi di Matrix e tutte le normali capacità vengono amplificate (salti più lunghi, combo più devastanti, nemici più lenti). Infine da apprezzare gli sforzi del team di sviluppatori per rendere l’esperienza più varia possibile: i numerosi livelli di gioco concepiti, riescono a tenere sempre vivo l’interesse e alto il coinvolgimento, grazie ad una varietà e ad un’originalità di situazioni che non è sempre riscontrabile, nemmeno negli action-game più blasonati.

Grafica Dopo i risultati poco convincenti egli altri titoli dedicati a Matrix, finalmente un motore grafico all’altezza della situazione. Sebbene i modelli poligonali non siano estremamente complessi, il risultato finale è pregevole, grazie ad una scelta sapiente delle texture, mai ripetitive e sempre varie e realistiche, il notevole rendering degli attori, i cui altrer-ego digitali sono riconoscibilissimi (Morpheus ha una somiglianza impressionante, forse è stato più facile per via della pelata…). Un po’ ripetitivi il resto della popolazione del gioco (poliziotti, i vari nemici di base, gli agenti), ma costituendo essenzialmente “carne da macello”, non intaccano la pedissequa corrispondenza con i personaggi della trilogia cinematografica. Di prim’ordine le animazioni, in particolare nelle sequenze di lotta, i cui le acrobazie possibili sembrano illimitate e tutte spettacolari, vantando a quanto pare, di specifiche coreografie concepite da esperti di Hollywood ingaggiati dagli sviluppatori per conferire maggior realismo ed un elevato tasso di spettacolarità agli scontri. Impiegato fruttuosamente anche il motore fisico Havoc (ormai una costante nei giochi migliori), che garantisce, più che altrove, una quasi totale interazione con gli elementi ambientali: potremo distruggere praticamente tutto, scaraventare nemici contro pilastri e notare la conseguente frantumazione, anche se non manca qualche reazione esagerata, ad esempio ci basterà correre contro una sedia per frantumarla… L’aspetto che penalizza un po’ il gioco è la gestione delle telecamere, che non sempre riescono ad inquadrare al meglio i vari momenti (particolarmente in prossimità di angoli), ma questo difetto è la spina nel fianco di ogni action game, causata dalla natura stessa di questo tipo di giochi. Nota di merito finale alle tantissime sequenze (cinematografiche e in computer grafica) che ci condurranno da un livello all’altro, in grado, grazie alla loro alta qualità, di elevare a livelli assoluti il grado di coinvolgimento del gioco.

SonoroBuon lavoro anche sul fronte audio. Oltre allo sconfinato parco di effetti sonori, sempre realistici, ottimamente campionati e riprodotti con una fisica acustica credibile, mi preme far notare come la colonna sonora del film sia stata integrata con numerose tracce aggiuntive, che si inseriscono perfettamente nel mood delle musiche originali della trilogia. Altro fattore qualitativamente fastoso è la presenza al doppiaggio degli attori (Keanu Reeves, Carrie Ann Moss, Lawrence Fishburne, Hugo Weaving…). Ovviamente la versione italiana ci offre le voci dei doppiatori originali del film, figli di quel doppiaggio italiano che non ha rivali al mondo per qualità, credibilità e spessore. Nonostante ciò, sarebbe stato bello poter scegliere di giocare anche in lingua originale, per poter apprezzare il lavoro degli attori del film, ma questo rimane un desiderio pretenzioso…

In definitiva…Oltre al supporto di una valida realizzazione tecnica, molto fedele alla saga di Matrix, gli Shiny Entertainment stavolta hanno saputo tener testa alla loro fama, regalando emozioni (non manca un gradevole tocco di humour qua e là) e grandissima varietà all’esperienza di gioco, riducendo drasticamente la monotonia, che rappresenta il nemico dietro l’angolo dei giochi d’azione, ma che alla lunga, però, potrebbe subentrare anche con “Path of Neo”. Inoltre il gioco ha anche una sezione extra, in cui è possibile rivedere i filmati del gioco, sequenze nascoste che possono essere sbloccate trovando opportuni bonus nascosti e vario materiale relativo alla realizzazione del gioco. Infine, il tocco dei fratelli Wachowsky è determinante nel garantire una totale immersione cinematografica al gioco, grazie alle tante sequenze rimontate, a quelle inedite e alle variazioni apportate al corso della storia, che non ne stravolgono il senso, ma offrono la possibilità di intriganti “whati if” e rendono più originale l’esperienza di gioco anche per coloro che conoscono a memoria la saga di Matrix.

HARDWARE

Ecco i requisiti minimi di sistema:– Windows 98/ME/2000/XP– Pentium o AMD Athlon 2 Ghz – 512MB RAM– 6 Gb di spazio libero su hard disk– Scheda video Nvidia Geforce FX 5700 o ATI Radeon 9500– DirectX 0.9c– Scheda audio compatibileVa precisato che per il comparto grafico è richiesto necessariamente il supporto per il Pixel Shader, dunque restano (come al solito) esclusi i possessori di schede come le GeForce 4 MX o la famiglia Intel Extreme. E’ consigliato caldamente a tutti di applicare subito dopo l’installazione la patch 1.1, che sistema diversi problemi apparsi con qualche scheda grafica (rendering/lighting, frequenza video, texture, modellizzazione dei personaggi, visualizzazione di particelle/effetti, interfaccia e icone dei menu), problemi di indirizzamento di qualche periferica per PC, problemi relativi alla risoluzione video e alla regolazione delle opzioni ed infine alcuni problemi di traduzione.

MULTIPLAYER

Assente.

– Cinematografico ed immersivo

– Doppiaggio

– Sistema di controllo

– Interazione con l’ambiente

– Gestione telecamere

– Alla lunga potrebbe stancare

7.5

Siamo di fronte ad un prodotto soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Il titolo definitivo dedicato a Matrix? Probabilmente, per ora è sicuramente il miglior gioco disponibile sul mercato dedicato a questo film. Qualità e varietà i punti forti di questo action-game, arricchito da spunti RPG che fanno sempre bene alla longevità. Chiaramente, come per ogni altro gioco d’azione, col tempo potrebbe subentrare una certa ripetitività (in fondo l’obiettivo è solo dar mazzate, anche se con molto stile), ma questo titolo rimane un must per gli appassionati del film e un gioco d’azione piacevole per tutti gli altri.

Voto Recensione di The Matrix - Path Of Neo - Recensione


7.5

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