Recensione

The Legend of Kage 2

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a cura di Mauro.Cat

The Legend of Kage è un action game lanciato nel lontano 1984 da Taito. Lo scopo dell’avventura, vissuta nei panni del Ninja Kage, consisteva nel salvare la principessa Kiri dal solito manipolo di cattivoni. Pur non raggiungendo mai la notorietà di altri titoli del genere, TLOK è stato convertito per numerosi formati ed inserito in alcune raccolte di vecchi arcade Taito per PSP e PS2. La particolarità più interessante era strettamente legata alle impressionanti doti atletiche del protagonista in grado di compiere balzi prodigiosi. A distanza di ventiquattro anni, Taito ha pensato di dare un seguito al primo capitolo e di svilupparlo su Nintendo DS. Il discreto successo di alcuni titoli in due dimensioni sul portatile Nintendo, primo tra tutti l’immortale Castlevania, e la presenza dei due schermi, che di fatto permettono di esaltare ancor di più le acrobazie dei protagonisti, sono state forse decisivi per la scelta della console che doveva ospitare il titolo. The Legend of Kage 2, sviluppato e distribuito in Giappone da Taito, giunge in Europa sotto etichetta Square Enix.

Una leggenda lunga molti secoliQuesto nuovo episodio della serie permette al giocatore di controllare due differenti personaggi: il solito Kage o la dolce ma letale Chihiro. Lo spunto narrativo, assai modesto in quanto ad originalità, è il solito rapimento della Princessa Kirihime. Scopo dell’avventura è, ancora una volta, percorrere i tredici livelli di gioco allo scopo di portarla in salvo. Anche la struttura generale risulta inficiata da una certa banalità di fondo. TLOK 2 è un action game classico nel quale il protagonista, o la protagonista, deve raggiungere la fine di un livello per combattere contro il solito boss. Il tutto è sorretto, almeno in parte, da un abbozzo di trama narrata attraverso delle pregevoli scene in stile manga. Le animazioni in queste scenette di intermezzo sono pressoché inesistenti, ma le scelte cromatiche e lo stile appaiono comunque gradevoli.I livelli sono costruiti in maniera piuttosto lineare e, nonostante alcuni accenni allo stile esplorativo reso celebre dalle serie di Metroid e dal già citato Castlevania, tutto appare piuttosto semplicistico. L’azione risulta tra l’altro molto spezzettata a causa dello scarso livello di sfida offerto dagli anonimi ninja avversari. In molte occasioni ci si ritrova a saltellare allegramente tra un albero ed un altro fino all’incontro con il solito ostico boss. I nemici di fine livello, che spesso pretendono di non essere sottovalutati, possono essere considerati i veri punti di forza del gioco. Pur non richiedendo quasi mai eccessivi sforzi mentali da parte del giocatore, necessitano perlomeno di una discreta tattica di per essere sconfitti. Piuttosto interessante è l’utilizzo delle magie. Esplorando a fondo i livelli possiamo raccogliere diciassette sfere Ninjutsu da disporre su una pergamena in una sorta di minigioco utile per ottenere particolari magie. Questa idea garantisce un minimo di profondità ed offre ai due Ninja, forse troppo simili a livello di arsenale, una valida alternativa ai soliti shuriken ed alla personale arma da taglio.

Questione di tecnicaFin dalle prime battute di gioco si rimane impressionati dal ritmo dell’azione e dalla fluidità generale. I salti del nostro ninja e la buona quantità di avversari su schermo sono gestiti con poche incertezze. Ponendo una maggiore attenzione ai vari dettagli non possiamo però che segnalare la scarsa qualità grafica generale che ha sacrificato fondali ed animazioni forse proprio a favore della fluidità. Le ambientazioni, oltre che troppo prevedibili per un gioco ambientato nel Giappone medievale, appaiono davvero spoglie e soprattutto ripetitive. In alcuni stage i fondali si ripetono in maniera imbarazzante e l’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un mediocre titolo dell’era 16-bit. Anche le animazioni risultano piuttosto rigide.Le scelte sonore riescono a ricreare lo stile giapponese tipico dei titoli del genere e gli effetti sono nella media degli action game.Il fattore longevità è invece influenzato dall’abilità personale e dalla voglia del giocatore di portare a termine il titolo con entrambi i personaggi, oltre che di completare varie modalità bonus. Il gioco, costituito da tredici stage, permette di sbloccare un livello di difficoltà superiore, un Boss Rush, un Sound Test e moltissimi artwork. L’avventura principale può durare circa cinque ore, se non ci si arena su qualche boss troppo coriaceo. Un tempo solo discreto che può comunque aumentare ulteriormente con le modalità extra.La giocabilità di Legend of Kage 2 è invece discreta. Il divertimento non manca ed il senso di sfida è piuttosto invitante, ma tutto è parzialmente rovinato da una costante sensazione di già visto, oltre che da un livello di difficoltà scostante e da una certa ripetitività di ambienti e situazioni. TLOK 2 è un titolo onesto che potrebbe essere apprezzato da chi ama gli action game semplici strutturalmente ma al tempo stesso impegnativi, ma forse, a causa di una struttura globalmente datata, non risulta adatto a chi si è avvicinato da poco al mondo dei videogiochi.

– Due personaggi giocabili

– Buona fluidità generale

– Interessante utilizzo delle magie

– Fondali ripetitivi

– Maccanica datata

– Livello di difficoltà mal calibrato

7.0

The Legend of Kage 2 riparte esattamente da dove ci aveva lasciato il titolo precedente. I ventiquattro anni trascorsi dal primo episodio avrebbero potuto indurre gli sviluppatori a inserire qualche novità in più. La scelta di rimanere fedeli alle origini della saga potrebbe convincere i non molti appassionati della serie a rivestire i panni di Kage, ma gli altri potrebbero trovare troppo datato lo stile di gioco. L’introduzione di un secondo personaggio giocabile e un buon utilizzo delle magie non sono sufficienti a rendere questo action game un prodotto da avere a tutti i costi. Chi ama gli action game in due dimensioni, i ninja ed apprezza i titoli vecchio stile, troverà in TLOK 2 un prodotto veloce, impegnativo ed immediato; gli altri potrebbero farsi scoraggiare dalla ripetitività di fondo e da una difficoltà talvolta un po’ troppo scostante.

Voto Recensione di The Legend of Kage 2 - Recensione


7

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