Recensione

The King of Fighters '94 Re-Bout

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a cura di Tsubasa

Quando si parla di picchiaduro bidimensionali saltano inevitabilmente fuori i nomi di Capcom o SNK. Quando si parla di SNK si parla, tra le varie serie che l’hanno resa famosa, della saga di King of Fighters. Quando si parla di King of Fighters (KoF) si parla di una saga iniziata 10 anni fa (un’eternità applicata al campo videoludico) che ha prodotto episodi a volte impeccabili a volte non proprio ai massimi livelli, a volte innovativi, a volte meri update. E nonostante siano 10 gli anni che ci separano dalla sua nascita ancora oggi KoF rimane un titolo che diverte, e non poco.Saranno contenti i possessori di Ps2 votati ai picchiaduro bidimensionali e saranno contenti i videogiocatori votati al retrogame, mentre la cosa non cambierà una virgola nella vita di chi non ha mai adorato il genere dei picchiaduro.Ma cosa diavolo è questo KoF ’94 re-bout? Un remake di un gioco di 10 anni fa con una grafica rimodernata ma che mantiene la stessa struttura dell’originale.

King of Fighters ’94: un po’ di storiaSupponiamo che veniate da un luogo dove non esistono i videogiochi e quindi non abbiate la minima idea di cosa sia KoF. Si tratta di un picchiadurro alla Street Fighter 2 che ha inaugurato il genere dei picchiaduro a squadre, ovvero al posto di selezionare un personaggio selezioneremo una squadra precostituita composta da tre personaggi (la squadra italiana ha l’onore di essere rappresentata da Terry Bogard, Andy e Joe). Si gioca con 4 tasti, due per i pugni e due per calci (veloci o potenti). Premendo A+B (pugno+calcio deboli) si schivano le fireball mentre premendo C+D (pugno+calcio potenti) utilizzeremo un attacco, solitamente calcio o pugno, che fa parecchio male. L’utilizzo di 3 giocatori diversi invece di uno soltanto varia, e non di poco, l’esperienza di gioco anche perchè l’ordine col quale verranno utilizzati è un elemento strategico essenziale per il successo. KoF ’94 introduce inoltre la Power Gauge a caricamento. Si tratta di una barra in basso a sinistra dello schermo caricabile con la pressione dei tre tasti A+B+C (attenzione a ricaricarsi quando non si è a portata del nostro avversario!) che, una volta piena, permette l’esecuzione delle Desperation Move. Le Desperation Move sono mosse speciali che spaccano parecchio e sono il più delle volte una versione potenziata di una delle mosse speciali del nostro personaggio (pensate al Power Wave di Terry che esplode a terra estendendosi per tutta l’altezza di Terry!). Per la cronaca le Desperation Move sono eseguibili, in maniera illimitata, anche quando siamo in fin di vita (esattamente come accadeva in Fatal Fury 2) e ciò permette di capovolgere le sorti di incontri la cui sorte sembra ormai segnata. Se pensate che il tutto sia banale, trito e ritrito pensate che i maggiori esponenti all’epoca erano Super Street Fighter 2 e Fatal Fury Special (ai quali va profondo rispetto) quindi King of Fighters ’94 ha portato effettivamente delle innovazioni significative.

King of Fighters re-boutBene, ora vi chiederete “ma ‘sta roba cos’è? Lo stesso minestrone di 10 fa riscaldato?”. Sicuramente è lo stesso minestrone, ma con un sapore molto diverso di quello di un minestrone riscaldato.Il gioco si apre con un’introduzione a cartone animato sullo stile di KoF ’98 per Dreamcast, sottolineata da una musica rokkeggiante jappo che illustra i concorrenti mentre ricevono l’invito al torneo: non male anche se quella per Dreamcast era meglio.Passando al gioco vero e proprio il numero dei personaggi selezionabili è pressoché identico a quello dell’originale (8 squadre per 3 personaggi: 24 più due personaggi segreti, Rugal e Kusanagi), le mosse speciali sono le stesse (5 o 6 per ogni personaggio più la Desperation Move).Cosa cambia allora? Udite udite la grafica è stata portata in ALTA RISOLUZIONE e i fondali (affollati da diversi personaggi dell’universo SNK) sono tridimensionali e veramente dettagliati (alcuni sono in completo movimento), quando schiverete una fireball il fondale ruoterà dando il senso della profondità! La pulizia grafica è finalmente ai livelli di Gulty Gear (mai vista una cosa del genere in un episodio di KoF). Inoltre c’è la possibilità di editare i team (cosa che non si poteva fare nella versione originale) e utilizzare così Terry, Kyo e Ryo assieme. Altra chicca è il Neo Geo mode, ovvero la possibilità di giocare all’o-r-i-g-i-n-a-l-e KoF ’94 senza che cambi una virgola (ovviamente qui potete scordarvi di editare i team). Degna di nota è la possibilità di giocare con i personaggi “rifatti” utilizzando i fondali originali. Personalmente trovo che questo sia il modo migliore di giocare perchè, seppur ben costruiti, i fondali “rimasterizzati” non trasmettono la stessa atmosfera di quelli originali.

Mmm, ma allora ne vale la pena?Basta tutto ciò a giustificare l’acquisto di un titolo del genere? Sì eccome, ora vi spiego il perché.Primo, abbiamo finalmente l’occasione di avere sulla nostra PS2 il capostipite dei KoF. Certo qualcuno potrebbe obiettare che 26 personaggi sono pochi. Penso che sia invece uno stimolo per imparare ad usarli tutti. Ne ho giocati parecchi di KoF ma mentirei se dicessi di saper utilizzare (e per utilizzare intendo conoscerli veramente a fondo) più di dieci personaggi, mentre avere 26 personaggi con 5 o 6 mosse speciali è uno stimolo per imparare ad utilizzarli tutti con tutte le mosse. Anche perché la meccanica di gioco è abbastanza semplice ma vi assicuro che il gioco invece è mooolto difficile quindi se non imparate a utilizzare al meglio tutti i tipi di attacco non andrete proprio da nessuna parte.Secondo, abbiamo questo gioco in due versioni: una originale ed una “rimasterizzata”. Quella originale mantiene lo stesso fascino di 10 anni fa mentre quella rimasterizzata lo rende appetibile sia agli amanti della pulizia grafica che agli amanti della versione originale. Se vogliamo c’è una piccola pecca: la grafica ha una risoluzione di una pulizia fenomenale però i frame dei personaggi sono rimasti pressoché gli stessi. Un aumento del numero delle animazioni dei personaggi avrebbe reso il tutto ancor più spettacolare senza intaccare la meccanica di gioco.Terzo, mi sento di consigliare questo gioco anche ai ragazzi, un po’ più giovani di me, cresciuti sotto le ali di Tekken e Virtua Fighter che non conoscono il genere del 2-D se non per sentito dire. Potreste scoprire un modo diverso di giocare ai picchiaduro, magari senza poligoni, magari senza le prese spaccaschiena di Heihachi, ma con mosse ugualmente spettacolari ed un sistema di gioco comunque tattico.Quarto, non mi risulta che KoF ’94 sia stato convertito per alcuna console (oltre ovviamente al Neo Geo), quindi questo è il primo porting su una console casalinga.Concludendo, finalmente possiamo scoprire o ri-scoprire questo titolo sulla nostra PS2 con un restyling grafico veramente accattivante e con la giocabilità che l’ha sempre contraddistinto.Una piccola nota: la versione originale di KoF presente in questo re-bout è ovviamente un arcade perfect…

– Mai vista una grafica così pulita e colorata in un KoF

– Fondali tridimensionali

– Mantiene intatto il fascino dell’originale

– Contiene la versione neo geo!

– Struttura ludica ormai datata

– Pochi personaggi

– Fotogrammi pari a quelli di 10 anni fa…

8.0

Il titolo confezionato da Playmore è un omaggio alla grande SNK! Playmore rispolvera un titolo che fece storia e, mantenedone intatto il gameplay, gli da la rinfrescata giusta per farlo brillare ai gioni nostri. Un must per i cultori della saga ed un ottimo titolo per gli tutti gli altri.

Voto Recensione di The King of Fighters '94 Re-Bout - Recensione


8

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