Recensione

The King of Fighters 2002

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a cura di Tsubasa

La saga di King of Fighters ha ormai superato i dieci anni e, oltre al Neo Geo dove è nata originariamente, non c’è stata console che non abbia ospitato qualcuno dei suoi episodi dal Saturn al Dreamcast passando per PSX e addirittura Game Boy B/W. Quello qui presente è l’episodio 2002, il secondo sviluppato dalla Eolith dopo il fallimento di “mamma SNK” e l’acquisizione dei diritti da parte di Playmore.

Riassunto delle puntate precedenti… La prima edizione di King of Fighers risale al ’94 e, seppur antiquata, ha gettato le basi dei successivi King of Fighters, ovvero lo scontro 3 contro 3. Le cose si sono poi evolute portando a nuovi tipi di super (le Desperation Move) e a diversi stili (vedi l’Extra e Advanced Mode dell’edizione ’98) fino all’introduzione nel ’99 del quarto personaggio, lo Striker, da utilizzare in concomitanza con gli altri per performare combo devastanti. Purtroppo l’utilizzo dello striker non è amato dai puristi perché permette di eseguire combo un po’ troppo facilmente: la Eolith ha pensato quindi, nell’edizione 2002, di eliminarlo e per tornare ai primordi. E stando al risultato finale sembrano aver fatto bene.

Ma quanti bei personaggi…La prima cosa che salta all’occhio è il numero considerevole di personaggi. Sono raccolti in questo King of Fighters 2002 ben 39 lottatori selezionabili fin dall’inizio più 4 segreti. La cosa bella è che, a differenza di Tekken o Soul Calibur, non ci sono personaggi cloni: ognuno ha il suo stile e mosse speciali e dopo un po’ di pratica non sarà difficile trovare i 3 che meglio si adattano alle nostre esigenze. Come nell’edizione ’98 si tratta di un Dream Match, vale a dire che non c’è alcuna (inutile) storia dietro il gioco e ciò fa sì che siano presenti personaggi di un po’ tutti gli anni. Oltre a Rugal (il primo storico Boss), Kusanagi e la versione Orochi di Tashiro, Chris e Shermie questi sono i team:Japan TeamKyo, Benimaru, Goro

Fatal Fury TeamTerry, Andy, Joe

Art of Fighting TeamRyo, Robert, Takuma

Ikari TeamLeona, Ralf, Clark

Psycho Soldiers TeamAthena, Kensou, Chin

Women’s Fighting TeamMai, Yuri, May Lee

Korea TeamKim, Chang, Choi

Kof 96 teamIori, Vice, Mature

Kof 97 teamYamazaki, Blue Mary, Billy Kane

Kof 98 teamTashiro, Chris, Shermie

Kof 99 teamK’, Maxima, Whip

Kof2000 TeamVanessa, Seth, Ramon

Kof 2001 TeamKula, K9999, Angel

La modalità classica è quella 3 contro 3, è possibile poi giocare con un personaggio solo (alla Street Fighter 2) in scontri uno contro uno. Abbiamo poi il VS. Mode per giocare in due ed il Pratice Mode dove potremmo provare le mosse di tutti i lottatori, riportate nell’apposito menù al quale possiamo accedere in ogni momento mettendo il gioco in pausa.

Ready… Fight!King of Fighter 2002, al contrario di quanto ci si possa aspettare, è invecchiato stupendamente. Al caricamento della Power Meter (eseguendo le mosse speciali) è possibile eseguire le classiche Desperation move, oppure attivare il Max Mode, frangente di tempo nel quale siamo più potenti. La Power Meter è caricabile fino ad un massimo di 3 stock per il primo personaggio, e fino a 4 o 5 stock per il secondo e terzo personaggio. Con più stock pieni è possibili eseguire le Super Desperation Move o le HSDM se siamo in fin di vita: non sono altro che Super ancora più letali. Una volta appresi a fondo i meccanismi i match diventeranno veramente tattici: sarà fondamentale non solo la scelta del nostro trio, ma anche l’ordine e il tipo di mosse che intenderemo utilizzare. Se a tutto ciò aggiungiamo la mole enorme di personaggi enorme capiamo che abbiamo tra le mani un titolo che non solo è apprezzato dagli appassionati ma consigliabile a tutti gli amanti dei picchiaduro e dei videogiochi.L’unico difetto se vogliamo è la grafica che sente il peso degli anni, nonostante i personaggi siano splendidamente animati appaiono un po’ seghettati, colpa forse anche dell’aliasing tipico della PS2.Ma una volta fatto l’occhio rimane solo il divertimento di un titolo che non ha nulla da inviare ai suoi colleghi poligonali come Tekken o Dead or Alive e che, anzi, è a tratti più impegnativo e tecnico.

– Una marea di personaggi

– Uno dei migliori KoF

– Ottimamente bilanciato

– Tecnicamente datato

– Identico all’originale

7.0

The King of Fighters 2002 a mio avviso è il migliore della saga dopo il ’98. La conversione su PS2 è ovviamente perfetta e ci dà l’opportunità finalmente di giocare ad un picchiaduro vecchio stile con la tecnicità a cui SNK ci ha abituato e con personaggi carismatici come Terry Bogard e Company. Inoltre ha una mare di personaggi e un sacco di mosse. Buon divertimento!

Voto Recensione di The King of Fighters 2002 - Recensione


7

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