The King of Fighter - Maximum Impact
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a cura di Chomog
Dal 2D al 3DDopo la scomparsa della storica SNK, i personaggi creati da questa casa giapponese sono passati nelle mani della nuova e commercialissima Playmore, ribattezzatasi poi SNK-Playmore.Basandosi sul “modello Capcom” e seguendo la linea degli altri produttori di picchiaduro ad incontri di proporre sul mercato la propria serie, originariamente con grafica bidimensionale, rivisitata in formato 3d, SNK-Playmore ci propone questo episodio tridimensionale di The King of Fighters.
Newcomers alla ribaltaLa storyline che ha fatto da sfondo ad ogni episodio di The King of Fighters è sempre stata incentrata principalmente sui personaggi specificamente creati per questa saga; anche per questo episodio in tre dimensioni è così e la SNK-Playmore ha presentato, per commemorare la nascita di questa serie ben 10 anni fa, nuovi personaggi ed una storia che li metta al centro dell’attenzione del videogiocatore.Il plot che regge il tutto gira intorno a due nuovi guerrieri, personaggi creati su un modello estetico più recente ed alla moda capace di catturare anche l’attenzione delle nuove generazioni di videogiocatori di picchiaduro ad incontri maggiormente abituate ed amanti della modellazione in 3D: parliamo di Alba e Soiree Meira, fratelli uniti per combattere e liberare la città dalla malavita organizzata infiltrandosi nella banda del boss locale, tale Duke, per distruggerla dall’interno.A loro si affiancano le nuove Lien Neville and Mignon e parte dei vecchi personaggi; purtroppo in totale sono disponibili, in un primo momento, solo 19 personaggi, numero di certo non poco consistente, ma, se lo si confronta con gli episodi in 2D di KoF, il titolo non può che perdere quella sua varietà di stili e differenti personaggi che da sempre hanno caratterizzato la serie originale.Questo episodio si contrappone sicuramente ad un esperimento già tentato in passato da Capcom e dalla stessa SNK, e cioè il voler portare una serie famosa e sviluppata concettualmente in due dimensioni nella forma sempre più ricercata al giorno d’oggi, ovvero in grafica tridimensionale.Street Fighter aveva presentato la serie Plus Alpha, con un ottimo livello di gameplay e carisma, grazie anche alle stupende musiche che ricreavano quelle atmosfere bidimensionali viste in Street Fighter 2.
Our reign begins today…Il titolo si apre con un esaltante filmato in computer grafica che mostra i quattro nuovi personaggi ed il susseguirsi di alcune carte da gioco riportanti, da un lato, le immagini dei già conosciuti eroi della serie come Terry, Athena e via dicendo.Il filmato è di ottima qualità, con una musica che prepara al meglio al gioco vero e proprio, e si conclude con un pregevole “tocco di classe”: un getto di metallo liquido sull’asfalto ed i characters di KoF che si posano su di esso.La grafica in game è di ottima fattura, realizzata con la tecnica del renderware che permette un ottimo compromesso tra fluidità di gioco e poligoni utilizzati.I personaggi appaiono molto curati, specie nei particolari; per tutti i lottatori sono disponibili due tipologie di costumi: Terry, ad esempio, ha sia quello di Fatal Fury che quello di Garou: Mark of the Wolves.Pur essendo costruiti con pochi poligoni, i personaggi appaiono ben realizzati ed animati in modo da riportare alla mente le stesse movenze viste negli episodi 2D della saga.Sembra quindi, in un primo momento, di trovarsi in una versione evoluta, graficamente parlando, della serie SNK, anche se ci sentiamo di segnalare una certa discontinuità nella realizzazione dei combattenti: alcuni di loro sono infatti animati ottimamente, altri invece presentano movenze davvero ridicole e, per certi versi, a volte scattose e legnose. Discontinuità riscontrata anche nell’animazione di vestiti e capelli: per alcuni personaggi sono fluenti ed animati, per altri, invece, sono praticamente attaccati e rimangono rigidi.I colori utilizzati sono brillanti ed accesi; molto carini anche gli stages che fanno da contorno al torneo e che sono pieni di dettagli come foglie che cadono, luci di discoteca che illuminano con le loro particolari colorazioni la pista da ballo ed i personaggi, macchine che si spostano nel parcheggio dove combattiamo: Stupendo, infine, il legame tra alcune tracce sonore e gli stage di appartenenza, come la chiesa.Il titolo presenta un ottimo uso dell’anti-aliasing, solo pochissime e velate scalette risultano all’occhio. Gli effetti luce presenti nel titolo sono di buona fattura e particolare menzione meritano le esplosioni e le scie della corsa.I caricamenti del gioco sono leggermente più lenti di titoli come Soul Calibur 2 di Namco ma rimangono accettabili e non fanno annoiare il videogiocatore grazie alle schermate che riportano i nomi dei personaggi con alcuni effetti grafici.Segnaliamo, infine, un rallentamento nello stage della discoteca: quando due personaggi si trovano agli estremi dello schermo ed almeno uno di questi lancia un attacco di energia, come ad esempio quello di Iori o di Terry, il gioco tende a rallentare quando sulla scia dell’attacco si posano i riflettori della discoteca. Ma comunque, ai fini stessi del gioco, questo piccolo difetto è ininfluente mentre reputiamo la grafica di Maximum Impact di discreto livello, pur non raggiungendo quello di capolavori grafici come Soul Calibur 2 e Dead or Alive 3.La colonna sonora del gioco è molto esaltante, con motivi rockeggianti che fanno sentire il videogiocatore coinvolto in quello che accade sul suolo di combattimento. Le voci digitalizzate, in inglese-giapponese (i dialoghi durante il gioco sono in giapponese ma in questa versione americana presenta i sottotitoli in inglese) sembrano le stesse della serie 2D e gli effetti sonori sono di buona fattura.
The frigid femme fataleLa giocabilità del titolo si attesta su livelli medio-alti e il feeling che si prova fin dai primi momenti di gioco è incredibilmente familiare ai vecchi titoli della defunta SNK; la risposta ai comandi è perfetta, anche se a volte ci sembrerà di subire in modo incessante i colpi dell’avversario per molti secondi senza poter far nulla per contrattaccare.Nel menù di scelta potremo selezionare le modalità Story, Versus e Challenge. La prima è incentrata sui fratelli Meira e sui nuovi personaggi, lasciando a quelli provenienti dagli episodi bidimensionali la parte di comprimari; scegliendo quindi un solo personaggio ci vedremo catapultare in incontri all’ultimo sangue contro temuti e conosciuti rivali, grazie ad un agente dall’imbarazzante viso e con una pettinatura di arakiana memoria.La modalità Versus, invece, ci permette di scontrarci contro un avversario umano, potendo usufruire anche di tre personaggi per videogiocatore.La modalità Challenge, infine, è composta da missioni che il giocatore dovrà compiere per sbloccare costumi, stage ed altre features nascoste del gioco, missioni che si traducono in colpire l’avversario in un certo modo, con combo, special attack o distruggendogli la barra che indica per quanto tempo l’avversario possa ancora parare (la quale indubbiamente aggiunge un tocco di strategia al titolo, anche se abbiamo trovato che sia abbastanza facile annullarla ed eseguir subito dopo una special move).Nel menù principale, oltre le opzioni, troviamo anche la sezione profile, che riporta info sul personaggio usato nella modalità challenge.
– Immediato e giocabile
– Musiche e grafica di buona fattura
– Personaggi carismatici
– Incostanza nella realizzazione
– Solo 19 personaggi per KoF
7.0
Questo prodotto SNK-Playmore si presenta come un riuscito esperimento che cerca di rendere appetibile ai più giovani la ormai decennale saga di KoF, ma potrebbe anche essere un tentativo basato su un titolo famoso per poi confezionare un gioco da zero utilizzando l’esperienza formatasi da questo Maximum Impact, così come è accaduto tempo addietro per Street Fighter Ex Plus Alpha e Project Justice/Rival School.
Pur non presentando sostanziali novità estetiche e contenutistiche, questo titolo si colloca tra i prodotti interessanti nell’offerta dei picchiaduro ad incontri per Playstation 2 grazie all’intuitività ed alla giocabilità che il videogioco trasmette.
In conclusione: The King of Fighter Maximum Impact è un titolo discreto, un buon acquisto per gli amanti del genere, anche se non dubitiamo che i puristi della saga originale in due dimensioni possano storcere un po’ il naso.
Voto Recensione di The King of Fighter - Maximum Impact - Recensione
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