Recensione

The Initiate, recensione di un puzzle game intriso di mistero

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Sebbene non parta esattamente dall’incipit più originale della storia dei videogiochi e dei media d’intrattenimento in generale, The Initiate riesce a instillare grande curiosità sin dal primo istante. Aprirete gli occhi in una camera da letto, immersi in un silenzio surreale e con solo il vago ricordo sul perché vi troviate lì dentro. D’improvviso, una voce dall’interfono piazzato nella stanza vi comunica qual è la vostra missione: dovrete scappare e superare gli enigmi che un uomo ha creato per voi. Siete l’iniziato, e prima di voi ce ne sono già stati tanti.

L’enigmistaCi troviamo ad Astoria, nell’Oregon. Nathan Rockford, il protagonista, non ha la più pallida idea del perché si trovi in una casa piena di trappole e puzzle che gli sbarrano la strada, non sa chi sono i suoi rapitori, non ha memoria di nulla e avrà – suo malgrado – la possibilità di entrare in una misteriosa organizzazione e conoscere tutta la verità. The Initiate non vuole dirvi più di questo e vi lascia nel dubbio, nell’angoscia di non sapere cosa potrà accadervi, cosa troverete nella stanza successiva e con quali parole il vostro aguzzino vi provocherà o “giocherà” con la vostra pazienza. Attorno a voi ci sono telecamere, dispositivi per la diffusione della voce e strani simboli sulle pareti che sono visibili tramite una lampada a ultravioletti che reperirete molto presto. E c’è anche un senso di minaccia la cui fonte non riuscirete fino in fondo a individuare, perché l’atmosfera di The Initiate, nonostante sia un puzzle-game, ha delle lievissime venature da thriller che riescono a mantenervi costantemente sul chi va là. D’altra parte, chi vi ha catturato vi sta costantemente osservando, vi farà i complimenti quando supererete una stanza, si produrrà in vani soliloqui e, attenzione, vi darà anche qualche dettaglio in più sulla storia e sul perché vi sta succedendo tutto questo. La trama regge fino alla fine, funziona, mette in scena quel pizzico di cospirazionismo che per un’opera del genere non guasta mai e viene raccontata attraverso questa tecnica narrativa per nulla scontata, né tanto meno semplice da utilizzare. Rimane volutamente vaga e lascia spazio alla vostra immaginazione. Di certo, da The Initiate non ci si può aspettare una sceneggiatura complessa o che sia davvero in grado di spingersi oltre il contesto casalingo che vi accompagnerà dall’inizio alla fine. Ciò, in un certo senso, è anche testimoniato dai due finali che potrete ottenere dopo le circa tre-quattro ore passate (la durata varia parecchio da persona a persona, a seconda del vostro grado di abilità). Gli epiloghi previsti sono infatti entrambi piuttosto deludenti, sbrigativi e non danno le spiegazioni che vorreste davvero sentire. E questo è un gran peccato. Davvero.

Breaking HomeThe Initiate è fondamentalmente un puzzle game in prima persona che potrebbe essere ricondotto alla corrente degli walking simulator, ma la presenza di un’inventario e la diversa concezione di gioco rispetto a questo sottogenere, lo distinguono in maniera importante da tutti gli altri titoli. Si pensi infatti al modo in cui è stata implementata l’interazione e alla quantità elevata di oggetti effettivamente esaminabili, che sono davvero molti. E beninteso, non si tratta di qualcosa fine a se stessa, ma è legata a doppio filo al senso d’immersione, al reperimento di tutti gli elementi a disposizione nelle stanze per venire a capo degli enigmi e al grado di attenzione richiesto al giocatore affinché possa proseguire senza sentirsi aiutato in alcun modo. 

È interessante, a tal proposito, che gli sviluppatori ne abbiano “nascosti” alcuni, spingendo il giocatore a trovarli tutti se vuole davvero ottenere il massimo dall’esperienza di gioco. 
L’obiettivo era quello di coinvolgere l’utente e mantenerlo in costante tensione, invogliandolo a osservare tutte gli oggetti minuziosamente ricostruiti all’interno degli scenari e prestare attenzioni ai suoni. Si potrebbe quasi parlare di una naturale evoluzione delle avventure grafiche, laddove le schermate fisse vengono sostituite da un’inquadratura dinamica che segue il protagonista lungo le stanze. E in effetti non c’è alcun motivo per pensare il contrario, soprattutto se si prende in considerazione la rigida impostazione che Deceptive Games ha pensato per il suo titolo. 
Un plauso va fatto per le musiche atmosferiche, capaci di immergere il giocatore in un mondo dove ci si sente incatenati come dei ratti in gabbia. Si tratta di un elemento di primo piano e non di un contorno, vista la natura di The Initiate, ed è chiaro che una poca sensibilità nella composizione di suoni e musiche avrebbero rappresentato un motivo di fastidio per l’utente, legittimato in quel caso a non sentirsi pienamente coinvolto dalla vicenda.
The Initiate soddisfa anche dal punto di vista tecnico e usa degli shader che per qualità si avvicinano a quelli usati da un titolo tripla A. Naturalmente stiamo parlando di un indie dove tutti gli ambienti sono al chiuso, e sarebbe stato disarmante assistere a problemi grafici, dovendo gestire molte meno variabili rispetto a scenari all’aperto.
MINIMI:
Sistema operativo: Windows 7, 64-bits
Processore: Intel i7 4790k
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 680 or AMD equivalent
DirectX: Versione 9.0c
Memoria: 7 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Compatible Sound Card
CONSIGLIATI:
Sistema operativo: Windows 10, 64-bits
Processore: Intel i7 7700k
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1080 or AMD equivalent
Memoria: 7 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Compatible Sound Card

– Misterioso e accattivante

– Ottimi enigmi

– Breve

– Qualche cambio di ritmo non avrebbe guastato

– Finali sin troppo sbrigativi

7.0

Nonostante l’esigua durata, The Initiate è riuscito a intrigarci e a farci chiedere dall’inizio alla fine verso quale destino saremmo andati. Si tratta di un puzzle game che saprà mantenervi in sospeso e vi farà chiedere costantemente cosa stia davvero succedendo. Con dei finale più strutturati e qualche cambio di ritmo in più, la valutazione avrebbe potuto essere migliore.

Voto Recensione di The Initiate, recensione di un puzzle game intriso di mistero - Recensione


7

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