Recensione

The Incredible Hulk

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a cura di Star Platinum

Da sempre i personaggi dei fumetti hanno riscosso grande successo tra gli appassionati di videogames, nonostante rappresentazioni videoludiche a volte assai discutibili. Negli ultimi anni, con l’arrivo di numerose produzioni ricche di effetti speciali e gradevoli anche a livello narrativo, il cosiddetto genere dei tie-in ha acquisito nuova linfa, sfornando una lunga serie di titoli dedicati a tutti i sistemi videoludici esistenti, senza però proporre molti elementi positivi in termini di qualità ma anzi associando quasi sempre a nomi altisonanti prodotti tecnicamente insufficienti se non addirittura mediocri. Di che pasta sarà fatto questo titolo? Scopritelo insieme a noi.

Fedeltà mancataCome era già accaduto con Iron Man, anche per The Incredible Hulk vi ritroverete solo in parte coinvolti da una trama realmente ispirata al lungometraggio, mentre per il resto del tempo gli sviluppatori hanno pensato che sarebbe stato sufficiente proporre una serie di missioni legate tra loro da una serie di avvenimenti studiati appositamente per l’occasione piuttosto che affidarsi ad una storia abbastanza collaudata e interessante sotto molteplici punti di vista. Scoprire insieme le origini dell’eroe Marvel e seguirlo nella sua infinità ricerca di autocontrollo e libertà avrebbe senza dubbio caratterizzato in modo più accurato l’intera vicenda, al contrario del risultato finale sotto i vostri occhi. Ad eccezione della sequenza introduttiva iniziale, presentata come una sorta di tutorial contraddistinto da alcune sequenze cinematiche, l’avventura vera e propria si snoderà partendo dalla fuga di Hulk e conseguente inseguimento dell’esercito. Rispetto ad alcuni titoli ispirati al gigante verde pubblicati in passato, questa volta non vi saranno sessioni esplorative da affrontare con l’indifeso Dottor Banner ma controllerete direttamente il suo alter ego verde, che dovrà misurarsi con una lunga serie di nemici umani e non, all’interno di circa una decina di missioni di stampo fondamentalmente action. L’ambientazione principale corrisponde a New York, rappresentata in modo sufficientemente curato e visitabile attraverso una mappa ben studiata e ampia, tanto da permettervi di calarvi con discreto coinvolgimento all’interno di quei paesaggi ammirati decine di volte in film di stampo americano, tra grattacieli di enormi proporzioni e via dense di traffico con conseguenti poveri cittadini da cercare di lasciare incolumi. Nonostante l’interazione con l’ambiente risulti molto elevata, a livello di cittadini sembra che ci sia stata una parziale fuga della metropoli, altrimenti non si giustificherebbe un numero così ridotto di ignari civili anche nei centri nevralgici della città.

Quando il Wii Remote non serveAnalizzando il gameplay in maniera approfondita è immediatamente possibile notare come sia stato sfruttato davvero in modo superficiale il Wii Remote. Come al solito, mentre vi muoverete attraverso lo stick analogico del Nunchuk, eseguendo alcuni semplici comandi con il telecomando produrrete diversi effetti quali scuotimenti assortiti, potenti pugni e onde d’urto di notevoli dimensioni. Scordatevi però un utilizzo innovativo o articolato del controller, in quanto le cose da fare si riducono sempre alle solite mosse (decisamente semplici e banali), senza dimenticare che non vi sono mai nemici davvero impegnativi da eliminare e per portare a termine l’avventura dovrete semplicemente annientare tutto ciò che si opporrà alla vostra avanzata, spazzando via tutto con l’enorme forza di cui Hulk dispone, oltre che di doti atletiche ben oltre il livello umano. Se da un certo punto di vista fa piacere ritrovarsi una volta tanto con un approccio semplice e lineare in cui tutto ciò che bisogna fare e premere i tasti a caso sperando di fare più danni possibili, il rovescio della medaglia è ovviamente costituito da una profondità di gameplay praticamente inesistente e che quindi mal si adatta a chi sperava in qualcosa di più articolato. Premesso questo, l’interazione a livello di ambientazioni è decisamente notevole e fare a pezzi (letteralmente!) qualsiasi ostacolo,essere vivente o struttura presente all’interno di uno scenario, dona un senso di onnipotenza indubbiamente piacevole, almeno nelle fasi iniziali. Rispetto alle altre versioni, l’utilizzo di Wii Remote e Nunchuk dona al gioco un approccio leggermente più immersivo ma questa sensazione tende a sparire nel giro di poco tempo, lasciandovi a fare i conti con i numerosi problemi che affliggono il gioco.Il punto debole di TIH si manifesta anche a causa di un livello di difficoltà non sempre blianciato e che potrebbe permettervi di completare l’avventura relativamente presto, se deciderete di affrontarla lasciando poco spazio all’interazione con l’ambiente e ai vari esperimenti effettuabili. Senza dimenticare l’assoluta mancanza di modalità supplementari in grado di stimolare il coinvolgimento verso il gioco, né di una possibile alternativa in multiplayer.

Ritorno al passatoAnche questa versione Wii si dimostra decisamente mediocre in termini qualitativi, proponendo nel complesso una struttura che sfigurerebbe persino sul GameCube, quindi figuratevi su Wii. Le ambientazioni sono ampiamente visitabili e distruggibili, ricche di elementi poligonali sufficientemente solidi, ma carenti nei modelli dei vari personaggi, che risultano spigolosi e con texture improponibili nel 2008. La palette grafica è l’unico aspetto che si salva, ma come per la versione PS2 le compenetrazioni poligonali non sempre appaiono ottimali e la stessa gestione delle telecamera occasionalmente non è puntuale nei cambi di visuale.Sufficiente il sonoro, con effetti nella norma, musiche discrete e qualche voce che richiama almeno vagamente al doppiaggio del film.La meccanica fin troppo lineare limita fortemente il giudizio verso un prodotto sicuramente non in grado di aspirare a grandi traguardi, ma che avrebbe almeno raggiunto la sufficienza se non vi fossero stati i problemi tecnici segnalati poco sopra. Il sistema di controllo avrebbe garantito al gioco maggiore fortuna ma si basa su una rivelazione dei movimenti non perfetta e davvero poco coinvolgente.Nel complesso si tratta di un prodotto che potrebbe piacere quasi esclusivamente ai sostenitori del gigante Marvel, ma considerando la qualità media delle produzioni Wii degli ultimi mesi ve ne sconsigliamo caldamente l’acquisto.

– Sistema di controllo discreto

– Inizialmente divertente

– Ottima interazione con gli ambienti

– Tencicamente medicore

– Meccanica noiosa

– Longevità condizionata da fattori soggettivi

5.0

Tirando le somme, come da previsione The Incredible Hulk si dimostra come l’ennesimo tie-in scontato, carente di idee e tecnicamente indecente. Gli unici elementi positivi risiedono in un’interattività con gli scenari davvero convincente e in un sistema di controllo tutto sommato senza gravi difetti. Nonostante tutto sicuramente questo prodotto potrebbe trovare il gradimento di numerose persone, tuttavia dubitiamo che qualcuno possa ritenersi soddisfatto di un’esperienza di gioco così superficiale e poco accurata, considerando le aspettative che tutti riponevano in Hulk dopo il precedente fallimento di Iron Man. Purtroppo anche questa volta ci ritroviamo a commentare l’ennesimo flop, preoccupantemente ispirato ad una pellicola cinematografica. Il binomio appare già scontato, a quando il prossimo “dramma” videoludico?

Voto Recensione di The Incredible Hulk - Recensione


5

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