Recensione

The Bug Butcher

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a cura di FireZdragon

L’immediatezza e la semplicità sono due chiavi estremamente efficaci per aprire le porte del divertimento. Blizzard di questa strategia fa uso ormai da anni e non deve essere sicuramente un caso se due suoi ex dipendenti, Till Aschwanden e Rainer Zoettl, hanno dato vita ad un videogioco capace di ricalcare fedelmente tale mantra, rifacendosi ai giochi arcade dei primi anni 90. Anche allora, come oggi, due tasti, buone animazioni e un’idea originale erano sufficienti per dare vita ad un capolavoro. Possiamo dire lo stesso di The Bug Butcher?

IndivaloreLo diciamo sempre: la grafica conta relativamente. Quando però su Steam ti trovi a sfogliare decine di giochi al giorno, la prima cosa che attira l’attenzione è senza ombra di dubbio il trailer di presentazione che corre in evidenza e non c’è nulla da fare, se le animazioni e il design sono eccellenti, quel gioco va provato assolutamente. Una regola che spesso porta a giocare zozzerie inimmaginabili e a lasciare in secondo piano indie anche di valore assoluto sicuramente maggiore, ma da qualche parte, quando si brancola nel buio, bisogna pur iniziare e affidarsi alle recensioni degli early access non è sempre una grande idea. Chiusa la parentesi sul come spesso i giochi vengano scelti per apparire su queste pagine, vogliamo tranquillizzarvi: questa volta ad un design di valore corrisponde un gioco assolutamente all’altezza delle aspettative.The Bug Butcher, come dicevamo, si rifà alla filosofia dei giochi anni ’90, in particolare a quel Pang che nelle sale giochi ci faceva divertire come pazzi.Il concept è esattamente il medesimo, solo che questa volta, al posto dei palloncini, il nostro protagonista si troverà a dover combattere contro una vera e propria invasione aliena, con esserini di diversa forma e colore ma anche ben variegati in termini di abilità offensive.Zigzagando tra proiettili, laser e boli di bava dovremo superare 30 livelli nel minor tempo possibile, il tutto per entrare nelle solite classifiche online mondiali. Un elemento importante, ma non unica soluzione per fornire rigiocabilità a un titolo che altrimenti andrebbe a esaurirsi piuttosto in fretta.Trenta livelli non sono poi molti a ben guardare e a difficoltà normale, nel giro di un paio d’ore, potrete portare a termine l’intera campagna singleplayer. Discorso ben diverso invece se volete tentare di collezionare tutte le stelle degli stage e svettare tra amici e altri disinfestatori.Due i fattori che determinano la vostra prestazione: il tempo impiegato per completare il livello e ovviamente il numero di combo concatenate, che vanno per l’appunto a moltiplicare lo score finale.Un compito sulla carta abbastanza facile ma che si complica quando alla prevedibilità fisica degli alieni rimbalzanti vanno ad aggiungersi proiettili e pareti a scomparsa. Ciò che rende The Bug Butcher estremamente semplice in realtà è l’altissima quantità di power up che compaiono a schermo, che possono andare da laser giganti a razzi a grappolo e riescono a liberare enormi porzioni di schermo senza troppi sforzi. Nonostante l’unica vita a disposizione per superare gli stage a difficoltà hard quindi, riuscendo ad alternare questi poteri con un ulteriore potenziamento base dell’eroe da attivare con la pressione di un semplice tasto, chiunque sarà in grado di portare a casa la pellaccia.

PerfectCon un gameplay così immediato era letteralmente impossibile mandare a gambe all’aria il progetto e se pensiamo che tutto il gioco arriva dalle menti, e dalle mani, di sole due persone lo sforzo va sicuramente premiato.Tuttavia ci aspettavamo qualcosa di più dal punto di vista del design dei livelli che ci è sembrato davvero troppo piatto. Se avete giocato almeno una volta nella vita a Pang, ricorderete quelle maledettissime barriere che andavano a proteggere i palloncini complicando enormemente gli stage, protezioni che in The Bug Butcher compaiono solo sul finire dell’avventura e più che complicare le cose vengono sfruttate dal giocatore come scudo per i colpi in arrivo.Le ambientazioni poi si contano sulle dita di una mano, fattore che lascia l’amaro in bocca alla fine dell’avventura. Con soli 8 euro (meno se approfittate degli sconti su Steam) vi porterete a casa ad ogni modo un gioco estremamente divertente, dotato tra le altre cose del supporto al controller e abilitato al multiplayer in locale per partite infinite da giocare spalla a spalla con i vostri amici.

– Il gameplay di Pang, riadattato alle esigenze attuali

– Animazioni e stile eccellenti

– Veloce e frenetico al punto giusto

– Scarsa varietà nelle ambientazioni

– Il design dei livelli è lontano dall’eccellenza

– Menù da rivedere

– Pochi contenuti

7.5

The Bug Butcher è un gioco arcade estremamente divertente e curato ma che mostra il fianco quando si parla di design dei livelli e varietà delle ambientazioni. L’idea originale di Pang trova nuova vita in questa produzione, con un gameplay che ne esce approfondito ma non per questo di più difficile approccio. Non avremmo disdegnato più contenuti e una cura maggior cura per i menù e la gestione del pad, questo è vero, ma per ora possiamo ritenerci soddisfatti.

Voto Recensione di The Bug Butcher - Recensione


7.5

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