Recensione

Tembo: The Badass Elephant

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a cura di LoreSka

Il fatto che SEGA non sia più l’azienda che aveva fatto sognare una generazione di giovani crescuti a Mega Drive e Game Gear è ormai assodato, ma ciò non significa che sotto questo grande marchio non possano nascere ancora degli ottimi prodotti.
L’azienda nipponica si è circondata di sviluppatori di tutto rispetto, creando sodalizi importanti, l’ultimo dei quali ha chiamato in causa nientemeno che i Game Freak, i creatori dei Pokémon. A questo storico team giapponese è stata affidata la creazione di Tembo: The Badass Elephant, un platform 2.5D che sembra chiamare in causa svariati titoli del passato e che, per nostra fortuna, si rivela sin da subito un prodotto degno dei propri sviluppatori.
Ramboelefante!
Il titolo ci mette ai comandi di Tembo, un ex elefante da guerra richiamato in servizio da un suo ex commilitone, determinato a fermare la conquista della Terra da parte di un misterioso esercito. Il pachiderma si comporta esattamente come ci si aspetterebbe da un animale di quella stazza: carica i nemici, li travolge, sfonda muri e vetrate e, in generale, combina una serie di disastri a catena causando un sacco di chiasso e frantumi.
Lo scopo del gioco consiste nel mettere la parola fine all’esistenza degli invasori, il tutto salvando dieci ostaggi disseminati nei vari livelli di gioco e, spesso, ben nascosti. L’uccisione dei nemici e il salvataggio degli ostaggi sono determinanti per accumulare un punteggio necessario a sbloccare il penultimo livello di ogni mondo, il quale si conclude con un boss finale. Vi sono in totale tre mondi più qualche livello aggiuntivo che si sblocca in seguito, ma non vi sveleremo cosa accade dopo la sconfitta del terzo boss.

Il gioco è strutturato come un platform della vecchia scuola, con una difficoltà tarata verso l’alto e una serie di bonus spesso ben nascosti e difficili da raggiungere se non prestando attenzione ai vari elementi che costituiscono il livello. Ad eccezione dei nemici base, che possono essere travolti senza troppa preoccupazione, ogni cattivo in Tembo: The Badass Elephant richiede di seguire un pattern ben preciso, e dirigersi verso destra come un caterpillar potrebbe non rivelarsi sempre la strategia vincente. 
Sono innumerevoli le citazioni e gli omaggi presenti nel gioco. Ritroverete tanti grandi classici del platform nel titolo e, in particolare, non potrete fare a meno di notare una certa somiglianza nel ritmo di gioco con i vecchi titoli della serie Sonic, saga peraltro citata esplicitamente sia nell’animazione della raccolta delle noccioline bonus – molto simile agli anelli del porcospino blu – sia in una particolare fase di gioco che richiama il vecchio Sonic Spinball.
Carisma e arachidi
Il carisma di Tembo: The Badass Elephant è uno dei suoi punti di forza. Lo stile artistico del titolo è eccellente, e in generale si ha la sensazione di avere a che fare con un prodotto molto ispirato, per quanto semplice. Le meccaniche, come detto, non apportano nulla di realmente nuovo alle formule viste nei platform dell’era classica, ma è il modo in cui le varie fonti di ispirazione sono state combinate a rendere tutto fresco e molto divertente.
L’esperienza di gioco non è straordinariamente longeva – parliamo di meno di quattro ore per completare il gioco – ma il tempo trascorso in compagnia di Tembo è davvero ben speso, con un ritmo di gioco che raramente rallenta.
Per allungare il brodo, tuttavia, gli sviluppatori obbligano il giocatore a trovare gran parte degli ostaggi al fine di giungere alle fasi più avanzate di gioco, costringendo spesso a rigiocarsi qualche livello per raggiungere un punteggio bonus sufficiente a proseguire. Se consideriamo che molti ostaggi sono celati da una fastidiosa meccanica di trial and error, questo aspetto può essere letto come un semplice mezzuccio per aumentare in maniera forzosa la longevità complessiva dell’avventura. Questa caratteristica, dunque, si classifica come uno dei pochi punti negativi del gioco.

– Tanto carisma

– Impegnativo

– Splendida direzione artistica

– Molto divertente

– Piuttosto breve

– Nessuna meccanica realmente originale

8.0

Troviamo strano, quasi ironico il fatto che il degno erede di Sonic The Hedgeog non sia un titolo della serie Sonic. Tembo: The Badass Elephant è un gioco capace di rievocare tante meccaniche del passato, e di farlo straordinariamente bene. Certo, non vi è nulla di realmente originale e il gioco è un po’ troppo breve, ma visto il prezzo estremamente contenuto e un personaggio di cui vi innamorerete a prima vista, ne vale sicuramente la pena.

Voto Recensione di Tembo: The Badass Elephant - Recensione


8

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