Recensione

Tekken Mobile, la recensione dello spin-off portatile

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Riuscire a convertire un picchiaduro su dispositivi mobile non si è mai rivelata un’impresa facile: per ovvi motivi, dovuti al sistema di controllo touch, si deve spesso sacrificare la giocabilità più elaborata, tipica del genere, in favore di una più semplice ed immediata. Bandai Namco non è certo estranea ai giochi mobile, e dopo una lunga fase di beta testing si è detta finalmente pronta per la release globale di Tekken Mobile. da noi uscito ufficialmente solo qualche giorno fa.
Get ready for the next battle
Per portare questa serie su smartphone e tablet sono stati necessari alcuni sacrifici: le battaglie si svolgeranno su uno sfondo bidimensionale (e quindi non tridimensionale come accade nei capitoli standard), inoltre avremo il totale controllo solo sulle parate, colpi standard e potenti grazie ai controlli touch; con semplici tocchi sulla parte destra dello schermo effettueremo attacchi standard, tenendo premuto caricheremo un colpo più potente (utile quando l’avversario penserà costantemente a parare), mentre con tocchi sulla parte sinistra gestiremo il movimento del personaggio e tenendo premuto pareremo i colpi; anche in questo capitolo sono presenti le Rage Arts (ma attivabili solamente dai personaggi con rarità a 3 o 4 stelle) quando la nostra vita raggiungerà il livello rosso, toccando un apposito pulsante che comparirà in basso sullo schermo per attivare la devastante combo. L’assenza dei tasti tradizionali ha quindi costretto gli sviluppatori ad ingegnarsi e trovare un modo per introdurre in maniera appropriata le mosse speciali iconiche dei personaggi, con relative combinazioni di attacchi.
Credo nel cuore delle carte
In nostro soccorso arrivano le Waza Cards, delle speciali carte che rappresentano diversi tipi di mosse speciali utilizzabili (spezzaguardia, stordimento, lancio e combo) con cui costruire un mazzo. Durante la partita si genereranno nella parte inferiore destra dello schermo 3 carte casuali (solo 2 in caso di utilizzo di personaggio con 1 stella di rarità) che utilizzate col giusto tempismo possono permetterci di infliggere danni devastanti (le carte combo serviranno principalmente come chiusura della combo, mentre gli altri tipi per iniziarle). Per poter sbloccare nuovi personaggi dovremo trovarli all’interno delle “lootbox” oppure trovare sufficienti frammenti di quel combattente; in caso trovassimo un frammento di un lottatore già in nostro possesso (o anche un combattente della stessa rarità duplicato), potremo convertirli per ottenere casualmente Waza Cards più potenti oppure dell’essenza, con cui poter creare noi stessi le carte desiderate.
Ogni lottatore sarà associato ad un elemento che renderà le sue mosse particolarmente efficaci contro l’attributo opposto (in totale sono 4, efficaci secondo questa scala: fulmine-acqua-fuoco-terra-fulmine), aggiungendo quindi un pizzico di strategia nella costruzione dei propri team (composti da 3 membri). Per rendere più forti i nostri lottatori sarà importante raccogliere sufficienti frammenti elementali dello stesso tipo, che non solo ci permetteranno di aumentare le statistiche di base, ma ci garantiranno un punto abilità da spendere per potenziare ulteriormente il nostro combattente (ad esempio, aumentando la potenza delle mosse con semplice tocco o accelerando la velocità di ricarica delle carte); potremo raccoglierli completando gli eventi a tempo giornalieri o avanzando nella modalità storia.
Quando il torneo si fa portatile
Nel gioco non è presenta una barra della stamina, ma vi è invece un controllo sulla vita rimanente dei combattenti: ogni volta che subiremo dei danni, sarà necessario aspettare diverso tempo prima che la vita ritorni al 100%, oppure utilizzare delle apposite pozioni curative (che, attenzione, sono accumulabili solo in piccolissima parte) per riportare subito i lottatori in perfetta salute. Lo stesso discorso vale per quando un combattente viene messo KO: sarà necessario prima aspettare una quantità di minuti in base alla rarità del personaggio (per esempio 15 se ad una stella, 30 se invece è a due stelle) per riportarlo in vita con 1 solo PS, per poi aspettare il tempo necessario perchè si rigeneri la salute; anche in questo caso sono disponibili pozioni rigeneranti per riportarli immediatamente in vita, con 1 punto salute o più. Inoltre se i nostri personaggi sono attualmente impegnati in una modalità (come la storia) dovemo prima portarla a termine per rigenerare automaticamente la loro salute, costringendoci ad usare le pozioni tutte le volte che si riterrà necessario. Un meccanismo che darà non poco fastidio ai giocatori più casual, che aggiunta alla incredibile difficoltà di trovare combattenti superiori alle 2 stelle (senza spendere soldi, si intende) ed alla quasi totale assenza di attività potrebbero rappresentare difficoltose per l’app, durante il lungo periodo. Dobbiamo però elogiare una grafica decisamente all’altezza per i dispositivi mobile ed un buon roster di combattenti, che include anche personaggi assenti nell’ultimo capitolo della saga ufficiale.

Graficamente si difende bene

Un buon roster di personaggi

Le Waza Cards sono una buona idea

Microtransazioni spesso invadenti

Completata la storia, non c’è molto da fare

Non indicato per sessioni di gioco lunghe

6.5

Riteniamo, per concludere, che Tekken Mobile rappresenti un buon esperimento per la saga, che avrebbe però potuto essere molto di più. Vi sono titoli picchiaduro negli store usciti da più tempo e che sono riusciti ad offrire più contenuti, senza essere così esigenti sulle microtransazioni. Tekken dalla sua ha un brand importante ed una grafica all’altezza, ma potrebbero non bastare imporsi sul lungo termine.

Voto Recensione di Tekken Mobile, la recensione dello spin-off portatile - Recensione


6.5

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