Recensione

Teenage Mutant Ninja Turtles 2: Battle Nexus

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a cura di Fabfab

E’ un nuovo momento di spolvero per le tartarughe ninja mutanti: dopo il successo riscosso una quindicina di anni fa da fumetto e cartone animato, dai quali promanarono videogiochi ed addirittura due o tre (non ricordo bene) film dal vivo, oggi sono tornate in auge grazie ad una nuova serie animata molto apprezzata dai più giovani. Anche Konami si è rimessa all’opera e dopo i discreti tie-in programmati all’epoca per Megadrive e SNes ha pensato bene di riproporre il franchise in una nuova serie di picchiaduro a scorrimento di cui questo “Teenage Mutant Ninja Turtles 2: Battle Nexus” rappresenta il secondo capitolo.

Tartarughe ninja mutantiIl nuovo gioco Konami si limita a riproporre il precedente gameplay con due sole novità: l’introduzione dell’atteso multiplayer a 4 giocatori e l’aggiunta di fasi platform al meccanismo da picchiaduro a scorrimento orizzontale.La trama è estremamente banale, come da copione: il maestro Splinter (la pantegana gigante kimono-vestita) è stato rapito e i suoi quattro tarta-allievi (Donatello, Michelangelo, Raffaello e Leonardo) devono salvarlo. Molto intellettuale, vero?La prima cosa da fare nel gioco è scegliere la propria tartaruga preferita, che differisce dalle altre unicamente per il colore della bandana e il tipo di arma: si può giocare fino a quattro contemporaneamente (purché si abbiano sufficienti pad), ma la cosa strana è che anche se affrontate l’avventura in single player il gioco vi obbliga a selezionare comunque tutte e quattro i protagonisti. Questo perchè durante il gioco potrete skippare liberamente dall’uno all’altro per una ragione molto semplice: non è possibile completare il gioco senza usare tutte e quattro le tartarughe. Ognuna di essere ha una specifica abilità che si rende indispensabile per superare determinati passaggi, pertanto se vi trovate davanti ad una porta serrata elettronicamente, solo Donatello potrà aprirla, i blocchi più pesanti li può spostare solo Raffaello e così via. Purtroppo si tratta di situazioni in cui solo un’abilità specifica permette di proseguire, ma sono del tutto assenti momenti in cui sia richiesta la collaborazione tra le varie tartarughe, che avrebbero reso ben più divertente l’esperienza di gioco in multiplayer…

Noia verdeI livelli sono poco interattivi e lineari come nel precedente capitolo; per cercare di renderli meno prevedibili i programmatori hanno pensato bene di inserire molte sezioni in cui saltare da una parte all’altra, oppure più di una possibile strada per livello. Peccato che, comunque, quella giusta sia una sola, quindi non è che si possa spaziare granché. Inoltre le fasi propriamente platform, che richiedono in genere salti con la giusta tempistica e precisione, appaiono decisamente fuori luogo in un contesto da picchiaduro a scorrimento, senza contare che vengono complicati da controlli non proprio impeccabili e reattivi. Inoltre proprio le fasi platform risultano a dir poco deleterie in caso di multiplayer, visto che di solito basta che uno salti senza aspettare i compagni che questi rimangono fuori visuale, in balia degli avversari!I nemici che affollano le varie aree non spiccano per intelligenza o abilità: tratti direttamente dalla serie televisiva, si limitano a pattugliare ed attaccarvi quando vi individuano. La maggior parte può venire semplicemente aggirata, ma alcune volte occorrerà eliminare tutti i nemici di una determinata zona per poter procedere; in alternativa troviamo i prevedibili, tosti boss di fine livello. Presi singolarmente gli avversari sono tutti stupidi e facili da battere, ma quando attaccano in gruppo possono diventare molto difficili da fronteggiare, anche a causa di controlli imprecisi e della mancanza del lock-on. Ogni tartaruga dispone di due attacchi, debole e forte, e del salto: purtroppo il grosso problema è che i quattro protagonisti sono costruiti in maniera assolutamente sbilanciata e nelle situazioni di combattimento il solo Michelangelo è realmente in grado di farsi valere, mentre uno come Donatello risulta assolutamente inutile a causa dell’inefficacia dei suoi attacchi. Il problema è rilevante soprattutto in multiplayer, nel quale alcuni personaggi finiscono col risultare vere e proprie palle al piede, ancora più penalizzanti perchè la barra di energia è unica per tutti e quattro e quindi basta che uno subisca per danneggiare tutto il gruppo.

Tartarughe disegnateIl gioco presenta lo stesso look in cel-shading che se poco aveva impressionato nel primo capitolo, ora non può che apparire decisamente datato e spoglio. Il character design è molto fedele a quello della serie televisiva, ma i modelli dei personaggi non appaiono particolarmente dettagliati né fluidi nei movimenti. Gli ambienti sono colorati, ma anche freddi e spogli, con pochi dettagli e quasi nulla di interattivo: nonostante questo il motore grafico fatica molto a reggere fluidamente le situazioni più affollate. La telecamera, discreta in single player, non riesce chiaramente a gestire più di un giocatore contemporaneamente, a volte allontanandosi troppo dall’azione e rendendo difficoltosa la comprensione degli avvenimenti, per non parlare dell’incapacità di inquadrare tutti e quattro i personaggi in ricorrenti circostanze.L’audio presenta il solito, limitato campionario di frasi che vengono ripetute fino alla nausea ed una colonna sonora del tutto trascurabile.

– 4 giocatori contemporaneamente

– Multiplayer male implementato

– Noioso e prevedibile

– Tecnicamente scarno

4.5

Teenage Mutant Ninja Turtles 2 è un gioco troppo simile al predecessore per meritarsi una valutazione anche solo sufficiente: le uniche novità introdotte – le fasi platform e il multiplayer esteso a 4 giocatori contemporaneamente – sono state male implementate e non fanno altro che aumentare il rammarico per l’ennesima delusione. L’unica nota positiva è il fatto che, una volta completato, si sblocca l’originale uscito a suo tempo nei cabinati da sala giochi: decisamente poco anche per un inconsolabile nostalgico della serie (esistono?). Provaci ancora, Konami…o magari no, lascia perdere le tartarughe verdi e pensa solo a sfornarci un nuovo capitolo di Rumble Roses!

Voto Recensione di Teenage Mutant Ninja Turtles 2: Battle Nexus - Recensione


4.5

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