Recensione

Talkman

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a cura di Fabfab

Indubbiamente alcuni dei maggiori successi riscossi dalla PS2 durante i suoi setta anni di vita sono ascrivibili a semplici e geniali idee in grado di rivolgersi indifferentemente ai videogiocatori più accaniti e alla massa inesperta. Titoli come EyeToy e SingStar hanno contribuito, nella loro semplicità, ad allargare il mercato dell’utenza del monolite nero.Oggi la casa giapponese ha evidentemente deciso di tentare di esportare la stessa formula anche sulla sua console portatile: nasce così Talkman, un prodotto che è un po’ gioco, un po’ corso di lingua ed un po’ traduttore… finendo per fare male tutte e tre le cose!

TalkmanLa prima cosa da fare, una volta aperta la confezione, è recuperare il microfono ad essa allegato ed incastrarlo nella parte superiore della console. L’oggetto è piccolo e leggero, quindi non ingombra, ma è anche interamente di plastica e trasmette una certa sensazione di fragilità. Anche il colore grigio non appare del tutto indicato, finendo per stonare sia con la Psp nera che con quella bianca..Appena avviato il gioco faremo la conoscenza con il nostro anfitrione, un buffo uccello tutto blu di nome Max che ha il compito di condurci attraverso le diverse possibilità messe a disposizione da questo Talkman.

Cominciamo parlando della funzione principale del prodotto che è quella di Traduttore per chi viaggia all’estero. Max è molto abile ad interloquire nei principali idiomi mondiali – Inglese, Giapponese, Tedesco, Francese, Spagnolo ed Italiano – e può dunque venirvi in soccorso nei casi più casi di imbarazzo: siete in Germania e volete ordinare un pasto oppure volete rimorchiare una bellezza nipponica a spasso per le vie di Parigi? Non sarà più necessario gesticolare come delle scimmiette per farvi comprendere perché grazie a Talkman potrete scegliere tra ben 3000 frasi preimpostate per tentare di coprire 28 possibili scenari, che spaziano dall’aeroporto, all’hotel allo shopping. Naturalmente se la frase non è presente ci sarà ben poco da fare. Allo stesso modo anche i tempi di caricamento rappresentano un problema non trascurabile perché tra l’inserimento dell’Umd di Talkman e l’avvio dello stesso passano almeno un paio di minuti (per non parlare poi della navigazione tra i menù, per poter trovare la frase adatta), avrete tutto il tempo di morire annegati nel Tamigi prima di poter gridare “HEEEEEELP!“. Naturalmente il problema è ovviabile lasciando perennemente in stand-by la console, ma in questo caso entra in gioco il fattore della scarsa durata delle batterie della Psp.

Oltre che come traduttore, Talkman può essere utilizzato anche per Imparare – ma forse sarebbe meglio dire “approfondire” – le varie lingue. Se vorrete, infatti, Max può impegnarvi in un paio di Mini giochi (ognuno contraddistinto da una ventina di livelli di difficoltà) basati essenzialmente sulla pronuncia e l’ascolto di frasi nella lingua prescelta. Nel primo dovremo ripetere una frase a Max rispettando a pieno la pronuncia originale: purtroppo il microfono ed il software di riconoscimento vocale non paiono troppo reattivi ed occorrono ambienti silenziosi e molta pazienza per riuscire a farsi comprendere dall’uccellaccio, che inizialmente non capirà nulla di quanto gli diciamo, anche se selezioniamo la lingua italiana!In alternativa potremo indovinare il significato delle frasi pronunciate da Max nella lingua prescelta.Come si vede si tratta di semplici esercizi fonetici che possono anche intrattenere per qualche tempo, ma solo se si conosce già la lingua in cui ci si è decisi di esercitarsi. Naturalmente il divertimento è di brevissima durata e difficilmente questi mini-giochi intratterranno il giocatore per più di un paio di giorni.

Concludo un accenno all’aspetto tecnico, che per quanto secondario è pur sempre presente.Da questo punto di vista i programmatori di Sony hanno lavorato davvero bene: Max è molto simpatico, buffo da guardare e con un rilevante numero di espressioni e costumi diversi, che assume ed indossa a seconda delle situazioni. Peccato per i davvero troppo lunghi tempi di caricamento, che rendono difficile e tedioso ogni tentativo di utilizzare Talkman nel corso di una conversazione con un interlocutore estero che non sia un cameriere a cui chiedere un bicchiere d’acqua…

– Max è davvero simpatico

– Fondamentalmente un prodotto inutile

– Costa come un gioco

4.5

Talkman non è un gioco, visto che le poche opzioni presenti sono poco divertenti e dalla longevità inesistente, ma non è nemmeno un traduttore né un insegnante di lingua: è solo una sorta di frasario d’emergenza per chi viaggia all’estero, penalizzato dagli eccessivi tempi di caricamento. Molto meglio comprarsi un volumetto tascabile, date retta a me, costa meno e funziona meglio…

Voto Recensione di Talkman - Recensione


4.5

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