Tales of the World: Radiant Mythology
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a cura di BerryVox
Il JRPG diventa un genere per tutte le tascheGli amanti dei giochi di ruolo giapponesi non potranno che essere contenti, nonostante questo genere sia poco presente all’interno del parco giochi della piccola di casa Sony e ultimamente scarseggi anche sulle altre piattaforme, non sono di certo pochi i videogiocatori che potranno mostrare più di un qualche timido interesse verso questo Tales of the World: Radiant Mythology(TotW: RM abbreviato). Il titolo Bandai/Namco propone una formula stra-consolidata, un JRPG con combattimenti in tempo reale e sviluppo del personaggio tradizionale attraverso punti esperienza accumulati durante il corso dell’avventura. L’ossatura di TotW: RM è affidata quindi a un sistema del tutto collaudato, ma che allo stesso tempo propone alcune interessanti novità.
Il Descender, l’albero del Mondo e un pianeta da salvareTerresia era un pianeta perfetto, i suoi abitanti vivevano pacificamente nella piena armonia reciproca e ogni cosa andava per il verso giusto. Venne però il giorno in cui questa felice quotidianità si spezzò. Un demone alieno meglio conosciuto come “il Divoratore” stava attaccando Terresia e ne distruggeva gran parte dei territori, l’albero del Mondo che donava energia vitale al pianeta cercava di proteggere Terresia, ma si indeboliva sempre di più. Con la poca forza vitale rimasta l’albero del Mondo creò un Descender, ovvero il nostro personaggio, al quale venne affidato il compito di salvare il pianeta. E’ questa a grandi linee la storia che fa da contorno alla nostra avventura in TotW: RM, dal punto di vista narrativo non si grida di certo al miracolo, ma durante il gioco qualche spunto interessante saprà impreziosire la trama e rendere piacevole il nostro “soggiorno” su Terresia.
Self-Made ManLa prima novità che incontreremo in TotW: RM riguarderà la creazione del nostro personaggio, strano a dirsi per un JRPG, ma è così. Grazie a un fin troppo elementare editor di personaggi(che più o meno ricorda quello presente nella fortunata serie Capcom Monster Hunter)sarà possibile scegliere le caratteristiche morfologiche e fisiche essenziali del nostro personaggio(nome, viso, colore dei capelli, vestito, voce) e anche la classe di appartenenza. I mestieri di Guerriero o Ladro sono consigliabili se si è alle prime armi o da un po’ di tempo a digiuno di RPG, mentre i mestieri da invocazione come il Mago o il Sacerdote richiedono una certa abilità data la loro naturale difficoltà iniziale. Andando avanti nel gioco si potranno poi sbloccare ulteriori classi, le quali potranno essere sviluppate dal proprio personaggio ognuna dall’inizio, ma senza perdere l’esperienza acquisita nelle precedenti già sviluppate. E’ quindi raccomandabile avere un buon team se si intende cambiare classe perché all’inizio sarà difficoltoso portarla a un buon livello poiché sarà necessario ripartire da zero, poter ritornare però quando si vuole alla classe precedente e riottenere tutta la rispettiva esperienza accumulata è decisamente confortante.
Ad Libitum: salvare il mondo non è così complicatoFaremo immediatamente la conoscenza di Mormo, una specie di felino volante dalla loquacità spinta che ci spiegherà in circa due minuti lo scopo della nostra esistenza e quello che nel mondo è successo fino a quel momento. Nei 120 secondi televisivi concessi riesce anche a dirci qualcosa della sua vita, che anche lui nonostante la sua apparente inoffensività è un Descender di un altro pianeta e che è lì per guidarci nel compimento del nostro destino. Pubblicità! A parte gli scherzi nel breve giro di una mezz’ora entreremo a far parte di un’organizzazione cittadina segreta, meglio conosciuta come Ad Libitum che ha come scopo principale la salvezza del pianeta e l’indipendenza dei cittadini i quali sono costretti a non uscire dalla città per volere di una losca figura governativa. Entreremo quindi a far parte di una vera e propria gilda la quale ci affiderà delle quest, risolvendo questi compiti la trama si svilupperà e il nostro personaggio progredirà e acquisirà Punti Fama. La fama è importante in TotW: RM e ci permetterà di invitare determinati personaggi nel nostro party, alcuni di questi non ci degneranno nemmeno di uno sguardo finché non avremo acquisito un numero abbastanza sufficiente di punti fama. Le quest della “gilda” sono brevi e numerosissime, la portabilità di TotW: RM è assicurata e sarà possibile giocarci anche se si dispone di poco tempo.
JRPG re-mix, tutto in uno!Partiamo dal sistema di combattimento. La Bandai/Namco ha pensato bene di affidare il Battle System al suo Flex Range Linear Motion Battle System(FR LMBS), ovvero quando si è in presenza di uno scontro lo scenario acquisisce una fisionomia 2D lineare, mentre i personaggi rimangono totalmente in 3D. E’ una sorta di ibrido tra un picchiaduro a scorrimento e un GDR vecchio stampo, ma in questo caso con i poligoni dei personaggi che non rinunciano alla tridimensionalità!(Avrete intuito che è molto più facile a vedersi che a spiegarsi). Questa caratteristica rende i combattimenti molto rapidi e dinamici, i personaggi si muovono velocemente e altrettanto velocemente sarà necessario “picchiare” o scegliere le arti magiche da utilizzare. Il tasto X servirà per gli attacchi normali, il tasto cerchio per utilizzare le arti, il tasto triangolo per aprire il menù di combattimento, il tasto quadrato per mettersi in guardia o annullare un incantesimo. Con il tasto dorsale L premuto potremo utilizzare una “scorciatoia” per l’utilizzo delle arti le quali verranno poi selezionate grazie al D-Pad ricordando più o meno un tipo di controllo simile a quello utilizzato in Kingdom Hearts nel quale si assegna un tasto a una magia per eseguirla velocemente con una combinazione rapida di tasti. Il tempo reale del Battle System è garantito, ma sarà comunque possibile “strutturare” alcune caratteristiche dei nostri personaggi come ad esempio il loro orientamento comportamentale in determinate situazioni in una sorta di Gambit preso in prestito da FFXII e di gran lunga semplificato. Oltre alle quest è poi possibile dedicarsi alla creazione di oggetti, alla cucina, al “crafting” di nuove armi, insomma ad altri passatempi decisamente divertenti e particolarmente indicati ai maniaci dell’oggettistica che spesso si divertono a spolpare gli RPG, anche i più immensi, in totale sintonia con l’approccio giapponese a questo tipo di giochi.
Tales of re-mix, tutti in uno!TotW: RM è una piccola enciclopedia dedicata al mondo Tales of, durante la nostra avventura incontreremo infatti numerosi personaggi presi da altri capitoli della serie, alcuni di questi addirittura mai usciti nel Vecchio Continente. Per gli appassionati della serie Namco è questo un appuntamento immancabile visto che una buona parte di questi personaggi sarà giocabile. I Tales of in questione sono: Tales of Phantasia, Tales of Destiny, Tales of Eternia, Tales of Rebirth, Tales of Legendia, Tales of the Abyss. I relativi personaggi non li menziono e li lascio scoprire a voi!
Semplicità tecnicaGraficamente TotW: RM è piacevole, non presenta lacune evidenti e allo stesso tempo non propone sconvolgenti dettagli poligonali. Mantiene una qualità semplice e lineare, coloratissima e che ben si adatta allo schermo della PSP. Molto pregevoli sono le animazioni d’intermezzo e gli effetti speciali delle invocazioni magiche, senza troppe pretese Bandai/Namco ha creato un comparto tecnico più che sufficiente e che non vi farà certo rimpiangere un eventuale acquisto. Ovviamente le potenzialità della PSP potrebbero spingersi ben oltre, ma data la giocabilità variegata e l’ampiezza del titolo, una resa grafica di altissimo livello forse non sarebbe stata nemmeno del tutto giustificata. Il comparto audio è, come sempre in questo genere di giochi, molto buono e le musiche accompagneranno felicemente lo svolgersi della trama.
Qualche difettuccio non mancaSostanzialmente i “grossi” difetti di TotW: RM sono due: ripetitività alla lunga delle quest e la mancata localizzazione in italiano. Purtroppo la natura di certi JRPG li porta ad essere dei “database” di considerevoli dimensioni da spulciare in lungo e in largo dal giocatore che da bravo Japanese Boy(Aneka e gli anni ’80 non c’entrano nulla) non vorrà farsi mancare tutti gli oggetti, tutte le armi e tutte quelle cose che servono per completare al 100% il gioco. Dicevamo purtroppo perché spesso si sviluppano delle dinamiche molto ripetitive che potrebbero alla lunga stancare oppure leggermente attenuare l’esperienza di gioco, che rimane comunque piacevole per tutta la durata del titolo. La mancata localizzazione è ormai un discorso al quale forse ci si dovrebbe rassegnare, puntualmente anche TofW: RM è un gioco ricchissimo di dialoghi i quali saranno totalmente in inglese sottotitolati sempre in inglese. A mio avviso è molto più semplice imparare la lingua britannica piuttosto che sperare in una sempre pronta localizzazione dei titoli europei la quale sarebbe in ogni caso lecita e doverosa.
– Un Tales of … totalmente nuovo
– Interessanti spunti narrativi
– Tanti personaggi tratti da altri episodi della serie
– JRPG solidissimo
– Mancata localizzazione
– Ripetitività intrinseca
– Comparto tecnico migliorabile
7.5
TofW: RM è un ottimo JRPG, differisce abbastanza dai precedenti titoli della famosa serie Namco e allo stesso tempo risulta essere un punto d’incontro tra personaggi di diversi episodi molti dei quali saranno giocabili. A un semplice, efficace quanto essenziale, comparto tecnico si aggiunge una buonissima longevità alimentata dalle numerosissime quest e da tutta la componente oggettistica tipica dei giochi di questo genere. L’intrinseca ripetitività di molte delle missioni e la mancata localizzazione minano l’esperienza di gioco e non rendono giustizia a un prodotto altrimenti pregevole e interessante sotto più punti di vista. Se siete appassionati del genere o addirittura della serie Tales of ovviamente non potrete non comprarlo, a chi invece è alla ricerca di novità assolute e comparti tecnici da capogiro consiglio una prova prima di un eventuale acquisto.
Voto Recensione di Tales of the World: Radiant Mythology - Recensione
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