Recensione

Tales of the Abyss

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a cura di Crazy Burst

Anche se non ha ricevuto molte attenzioni rispetto ad altri produttori di RPG, il franchise della Namco Bandai Tales of è già stracolmo di fan per quanto riguarda i titoli prodotti. Sebbene ci si sia ritrovati spesso in contrasto fra giochi amati da tutti (Symphonia) oppure selvaggiamente discussi (Legendia), si può facilmente dire che ogni titolo nella serie è stato altamente apprezzato. I fans di questa saga prenderanno di certo a cuore l’ultimo capitolo, Tales of The Abyss, ed andiamo quindi a vedere come sia effettivamente allor.

La tramaIl gioco gira attorno a Luke fon Fabre, un giovane nobile proveniente dal regno di Kimlasca Lanvaldear. Viziato e ingenuo sono due termini che descrivono perfettamente il protagonista, infatti non ha una concezione di come il mondo esterno funzioni e di come interagire propriamente con le persone al di fuori del suo castello. Come risultato di ciò, lui semplicemente si aspetta che le altre persone lo riveriscano ed obbediscano alla sua volontà, dato che ogni altro servitore e attendente si è sempre comportato così per tutta la sua intera esistenza.Luke da bambino è stato rapito e portato via dall’affetto dei suoi cari, e il trauma che ne scaturì ha completamente cancellato la sua memoria. Come risultato è stato confinato in un rifugio sicuro del suo castello fino a quando non sarebbe stato completamente deciso di tornare a visitare il mondo esterno. Così Luke rimane segregato nel suo castello, interagendo con il suo servitore più fedele Guy, ricevendo l’allenamento nell’arte della scherma dal suo precettore Van, annoiandosi insensatamente la maggior parte del tempo.Un giorno la vita al sicuro di Luke viene completamente stravolta quando una misteriosa donna di nome Tear invade il castello e cerca di uccidere Van durante una delle sue sessioni di allenamento. Quando Luke cerca di salvare il suo maestro, una distorsione spaziotemporale trasporta tutti i presenti all’interno dell’impero di Malkuth, una nazione nemica che si trova ai ferri corti con Kimlasca in termini di pace. Trovandosi finalmente nel mondo reale per la prima volta e sentendosi potenzialmente in pericolo, Luke cerca di tornare al suo castello. Il suo viaggio però sarà travagliato e colmo di imprevisti e nuovi incontri fortuiti o meno, come l’Ordine di Lorelei, un’antica setta che si basa su un’antica profezia riguardante la salvezza del mondo grazie all’avvento di un prescelto. Fra guerre e conflitti, il povero Luke è tirato in mezzo a tutto questo quando fino a poco tempo prima viveva beato nel suo castello privo di qualsiasi preoccupazione. Il resto naturalmente starà a voi scoprirlo, non è il caso di rovinare una storia trascrivendola nel dettaglio, no?La trama potrebbe suonare un pò generica, persino un deja vu di altri RPG, in particolare la faccenda del prescelto che avrete visto chissà in quanti altri giochi. Tales of the Abyss punta ad allontanarsi da questi standard con un svariati cambi di direzione e sconvolgenti risvolti che muoveranno il gioco in direzioni inaspettate. Il gioco peraltro ha molti personaggi che si uniranno al protagonista durante la sua missione, come ad esempio una giovane ragazza che usa marionette e pupazzi come armi, e un infido necromante al servizio della milizia. Naturalmente quelli che non mancano mai sono le infinite schiere di nemici, pronti a rendere difficile la vita del protagonista e del giocatore che lo manovra. Forse una delle più interessanti sfaccettature del gioco viene dalle percezioni di Luke riguardo agli altri personaggi e al resto del mondo. Proseguendo in maniera più approfondita nel gioco in sè, vi troverete a dovervi abituare alle inadeguatezze sociali del protagonista per riuscire a mettersi nei suoi panni, imparando più cose su questa nuova terra da esplorare.

L’esplorazione e QuestFortunatamente molte caratteristiche rendono il fattore esplorazione coinvolgente per i giocatori, in particolare le numreose missioni e storie secondarie man mano che si procede lungo la trama principale. I giocatori possono letteralmente spendere dozzine di ore collezionando materie prime da vendere nelle città, accettare compiti e fare favori per NPC o altre mansioni. Potrebbe sembrare un lavoro impegnativo detto in questi termini, rimarrete sorpresi di quanto siano utili queste missioni per cambiare il mondo circostante, ad esempio per far aprire nuovi negozi nelle città. L’unica pecca abbastanza gravosa in tutto ciò sta che una volta completate alcune missioni e non avendone altre al momento, certe sezioni del gioco possono essere estremamente lineari, proibendo il giocatore a rivisitare città in favore di far scorrere la trama. Questo potrebbe rivelarsi particolarmente deludente specialmente quando sai di aver bisogno di portare a termine delle missioni secondarie, e di sapere che dovrai tenere duro e aspettare prima di poterle completare.

Battle SystemParlando degli scontri, le caratteristiche di Tales of The Abyss offrono un innovativo sistema di battaglia. I personaggi hanno regolari e speciali attacchi differenti, e naturalmente l’opzione di potersi difendere dagli attacchi incombenti. Quest’ultima opzione non prevede di sfuggire completamente al danno, diminuisce solamente l’impatto del colpo ricevuto. In ogni caso, passate queste opzioni generiche si giunge alla possibilità di muoversi per il campo di battaglia, posizionando il tuo personaggio di lato o dietro ai mostri per infliggere un danno maggiore o combinare determinati attacchi con gli altri componenti del gruppo. Procedendo passo passo, inoltre si scopriranno nove abilità chiamate artes che si possono assegnare a uno degli otto shortcuts che possono essere utilizzati in battaglia, e le speciali gemme che possono essere equipaggiate in posti conosciuti come Fon Slot allo scopo di aumentare l’effetto di un’arte attivata. E’ possibile anche aumentare la potenza del tuo party attraverso l’uso dei Capacity Cores, oggetti speciali che incrementano i parametri del tuo personaggio come i colpi sferrati o la difesa magica ad esempio. Probabilmente non riuscirete a sbloccare ogni Capacity Core o Arte, dandovi una ragione in più per rigiocare a questo titolo per collezionare gli attacchi più potenti e le abilità disponibili.Per la maggior parte del tempo, sarete alternati fra gli attacchi speciali e gli attacchi regolari, sferrando colpi e proteggendo voi stessi con l’opzione difensiva. Comunque c’è un’altra caratteristica conosciuta come Terreno di Fonons, basato attorno al concetto dei sei elementi(terra, vento, acqua, fuoco, luce e oscurità). Durante la battaglia, uno dei seguenti terreni, si manifesteranno con uno specifico elemento focalizzato, permettendo di portare a segno attacchi speciali su un nemico. Purtroppo ci sono anche dei potenziali difetti in tutto ciò elencato finora. Prima di tutto, l’ammontare di spazio che questi terreni spesso occuperanno sarà così incredibilmente piccolo che avrete bisogno di essere nel posto giusto al momento giusto perché l’attacco vada a buon fine. Questo spesso può risultare una opportunità mancata per liberare questi attacchi combinati. Peraltro, dovrete aspettare fino a quando questi terreni avranno il colore che delineeranno un particolare elemento. Se appaiono e sono incolori, sono inutili per il tuo gruppo. Infatti la maggior parte dei terreni che che compariranno saranno incolori, riducendo la possibilità di attivare il trigger per connettere un FOF attack. Un altra pecca da prendere in considerazione è situata nell’IA degli alleati, infatti i membri del vostro party faranno esattamente il loro ruolo secondo come li avrete impostati, utilizzando attacchi speciali e abilità in modo effettivo. Qui giunge il punto dolente, infatti ci saranno dei momenti in cui la rabbia si impadronirà di voi e vi verrà voglia di colpire i vostri stessi alleati perché corrono ad esempio nella vostra stessa direzione impedendovi di raccapezzarvi, non si curano con un oggetto o con un’abilità per curare sè stessi, o a volte girano a vuoto senza alcuno scopo. Un altro elemento che può rivelarsi fastidioso sta nei tempi di caricamento, dato che vi accorgerete che certe battaglie dureranno meno o quanto il tempo che ci è voluto per caricare.

E quando tutto sembrava perduto a causa di nefasti difetti nel battle system, ecco che giungono grafica e sonoro a salvare la giornata!Per somma fortuna il lato visivo è reso decentemente, così come sono dettagliati i personaggi che incontrerete e quelli che utilizzerete. Disegnati da Kosuke Fujishima (rinomato disegnatore di entrambi Tales of Symphonia e Tales of Phantasia, e autore delle serie manga Oh My Goddes e Sakura Wars), i giocatori finiranno spesso e volentieri per prendere in simpatia le personalità dei personaggi, particolarmente grazie ai vari sketch e scene. Tutto ciò è sostenuto da un doppiaggio ottimo, e sentirete che questo aspetto è presente a ritmo sostenuto nell’intera esperienza di gioco, e la cosa risulta impressionante considerando la quantità di dialoghi presenti in ToA. Sfortunatamente dal punto di vista grafico ci ritroveremo invece degli scenari di battaglia estremamente generici, ma la cosa è facilmente sorpassabile e occultata dai character models del vostro gruppo, i modelli grafici dei nemici che affronterete e gli effetti delle vostre abilità. Il suono infine è reso splendidamente con musiche adatte ad ogni evenienza e a momenti particolari della trama, misto a un doppiaggio da 5 stelle.

Piccole chicche per un degno RPGIn ToA troveretei anche elementi classici come cucinare per ripristinare la salute e gli skill points (conosciuti in Abyss come TP) , dei personaggi si riveleranno più abili di altri nella preparazione delle ricette, aggiungendo una nuova serie di oggetti generici come ad esempio i sandwiches. I giocatori potranno anche svagarsi con divertenti e vari minigiochi: casinò, puzzles, e battaglie nell’arena per allenare significativamente il party o vincere premi (vi ricorda qualcosa?).Scene divertenti e parodie sono inclusi per rendere conscio il player di ciò che pensano i membri del party in specifici eventi durante l’avventura. Questo particolare aggiunge un tocco in più all’esperienza di gioco.

– Grafica ben realizzata

– Comparto sonoro stupendo

– Ottima longevità

– Caratterizzazione dei personaggi

– Scenari di battaglia troppo generici e anonimi

– Estremamente lineare in certi punti

– Battle System lacunoso

– Lunghi tempi di caricamento

7.8

Tales of the Abyss è uno dei giochi che faranno felici i Tales fans duri a morire. Il numero spropositato di eroi e nemici, missioni principali a tono sommate a quelle secondarie, un ammontare incredibile di obiettivi da raggiungere che spingeranno il giocatore a rigiocare più volte a questo titolo aggiungono quel qualcosa in più per renderlo un RPG apprezzabile di longevità incredibile. Nonostante la linearità in certi frangenti, i lunghi tempi di caricamento e un battle system certamente non privo di lacune, Tales of The Abyss rimane godibile in tutti i suoi aspetti e il dettaglio nel rendere trama e personaggi è senza dubbio la caratteristica meglio riuscita. Se i giochi di ruolo sono il vostro pane e non potete farne a meno, questo è un gioco che vale la pena di essere perlomeno provato, anche se non è certo un capolavoro.

Voto Recensione di Tales of the Abyss - Recensione


7.8

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