Recensione

Taito Memories Vol.1

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a cura di Tsubasa

Ormai è una moda che dilaga e ha preso piede nel Sol Levante, si tratta delle collezioni di retrogaming. Secondo alcuni inutili giochini dal gameplay limitato, secondo altri, i puristi, classici del passato e pietre miliari nell’evoluzione videoludica. Taito Memories Joukan è l’ennesima collection di vecchi successi da sala giochi, nonchè alternativa validissima alla nostrana “Taito Legends”, collection europea con differente selezione dei giochi. Trattasi questa volta di una raccolta che spazia dal lontano 1978, con la genesi ludica Space invaders Colour fino al recente 1997 con lo sconosciuto Puchi Charat, riuscitissimo connubio tra Puzzle Bobble ed Arkanoid.

Scusi mi cambia un gettone?Andando subito al sodo quì di seguito riporto la lista dei giochi inclusi in queasta collection. Da notare che 5 giochi (tra cui Bubble Bobble) sono inizialmente da sbloccare previa un quantitativo ingente di ore di gioco: per fortuna un comodo cheat mode è possibile rendere subito fruibili i giochi segreti:

– Space Invaders Colour [1978]– Lunar Rescue [1980]– Alpine Ski [1982]– The Fairyland Story [1985]– Kiki Kaikai [1986]– Bubble Bobble [1986]– Rastan Saga [1987]– Kuri Kinton [1988]– Syvalion [1988]– Jigoku Meguri [1988]– Cameltry [1989]– Don Doko Don [1989]– Flipull [1989]– Kyuukyoku Harikari Koshien [1990]– Majestic 12 – Space Invaders Part IV [1990]– Runark [1990]– PuLiRuLa [1991]– Metal Black [1991]– Grid Seeker [1992]– Space Invaders DX [1994]– Darius Gaiden [1994]– Lightbringer [1994]– Elevator Action -Returns- [1994]– Cleopatra Fortune [1995]– Puchi Carat [1997]

Il parco giochi è ottimo e, a differenza di Taito Legends vanta un quantitativo di giochi recenti più elevato. E’ questa è un’ottima notizia perchè, tra i giochi più recenti, troverete degli ottimi prodotti che meritano di essere giocati ancora oggi. Per quanto riguarda il fattore conversione vale lo stesso discorso fatto per le altre recenti produzioni: tale raccolta presenta assoluti arcade perfect emulati su PS2 e non riprogrammati, con L2 inserite la virtuale monetina e con il tasto Start inziate a giocare…

ShootersIl gioco più antico di questa Collection è Space Invaders Colour, praticamente identico (colore a parte ovviamente) alla originale versione in bianco e nero, il primo sparattutto grezzo quanto volete ma che sa ancora dire la sua. Troviamo poi Lunar Rescue, “fratello” di Space Invaders e Majestic Twelve e Space Invaders DX, sparatutto che ripropongono la struttura del vecchio Space Invaders, non male per gli appassionati. Ma il piatto forte per gli amanti degli shooters arriva con il trio Grid Seeker: Project Storm Hammer, Metal Black e Darius Gaiden, davvero ottimi per chi ama lo sparatutto duro e puro. Il primo a scorrimento verticale, mentre gli altri a scorrimento orizzantale vantano una realizzazione tecnica e un fattore adrenalina davvero notevoli. Si tratta purtroppo di una concezione di gioco che è andata perdendosi negli anni ma, probabilmente, oggi come oggi riesce, ancor più di prima, a regalarci fiumi di adrenalina. Ovviamente l’uso di un Arcade Stick (anche uno per PSX reperibile a buon mercato e, ad esempio quello Namco, comunque di ottima qualità) è fortemente consigliato.

Action GamesA costo di ripetermi uno dei pezzi forti della collection è Rastan probabilmente è il sunto audiovisivo della classe “Taitina”. Un gioco tanto semplice quanto epico, tanto difficile quanto divertente (una volta appresi i meccanismi), tanto immersivo quanto graficamente sbalorditivo. Nei panni del barbano Rastan (emulo dello Swarzi Conan) ci muoviamo in livelli a scorriento orizzontale e verticale armati della nostra spada e delle armi che raccoglieremo in seguito. Graficamente è molto bello (gli sfondi risiedono su diversi livelli di parallasse e cambiano di tonalità a seconda del livello), le musiche sono davvero epiche (vi rimarranno in testa, ve l’assicuro) ed il gioco in sè è difficile, perchè dovremo affrontare ogni livello studiandone ogni singolo pixel ed ogni singolo avversario, ma gratificante perchè è quel genere di gioco dove la perseveranza è ricompensata. La vera chicca però, qui presente ma assente in Taito Legends è Elevator Action Returns, splendido splendente action game dove, nei panni di uno tra tre agenti dovremo muoverci tra livelli disseminati da nemici armati della nostra fedele pistola. Il gioco, seguito del più vecchio Elevator Action, propone una grafica sbalorditiva che, nonostante gli sprites molto piccoli, mostra un dettaglio e delle animazioni davvero stupende (le foto rendono l’idea ma bisognerebbe vederlo di persona). Inutile dire che, nonostante non lo avessi mai provato in sala giochi, me ne sono innamorato subito…

Beat’ em up and Slash ’em upCosì venivano chiamati una volta rispettiavente i picchiaduro a scorrimento ed i giochi in stile Golden Axe che, in questa collection, trovano i loro degni rappresentanti. Il primo è Runark picchiaduro a scorrimento, chiaramente ispirato ai film di Indiana Jones, dove possiamo fare a botte, randellare ed usare qualsiasi tipo di arma (da fuoco e non), divertente anche se, soprattutto graficamente, è lontano dai mostri sacri di Capcom (vedi Cadillac And Dinosaurs, Final Fight o The Punisher). Per quanto riguarda invece lo Slash ’em up quì troviamo Light Bringer che, nonostante sia praticamente sconosciuto in Europa, si rivela davvero stupendo. Si tratta di “affetta tutto” con varie componenti RPG visto in assonometria isometrica: possiamo definirlo la versione Taitiana di “Dungeons And Dragons”, e non è affatto male perchè è audiovisivamente gratificante, abbastanza vario e dal punto di vista della difficoltà è ben bilanciato. Chiude la catena dei picchiaduro, anche se il termine forse improprio, PuLiRuLa buffo gioco dove nei panni di un bambino andiamo in giro per ambienti da cartoon tirando bacchettate ai nemici che si trasformano così in paffuti animaletti: davvero divertente soprattuto in multiplayer.

Pacioc gamesIn realtà il termine più adatto sarebbe quello dei platform, comunque tra i giochi “pacioccosi” troviamo probabilmente il più grande classico del genere ludico Bubble Bobble, assieme ad altri titoli come The Fairyland Story oppure Don Doko Don. Per quanto riguarda Bubble Bobble, per chi non lo conoscesse (e se non lo conoscete sappiate che è arrivato il momento di conoscerlo) Bubble Bobble è, a detta di molti, il miglior platform di tutti i tempi (anche se oggi la dicitura platform poco c’entra col gioco dei due dragetti). Nei panni di Bub e Bob dobbiamo superare 100 livelli infestati da mostriciattoli sparando bolle, imprigionandoceli dentro, e facendole scoppiare. Non mancano power up di ogni tipo, si va dai semplici bonus di punti agli “upgrade” che rendono il nostro draghetto più veloce e più potente. Ma la cosa degna di lode di Bubble Bobble è il level design di ogni quadro: ognuno dei 100 livelli è diverso dall’altro ed è progettato per essere completato in un preciso modo. E ancora, è impossibile completare il gioco in singolo perchè uno dei livelli finali è costruito (volutamente) in modo tale che si debba essere in due per portarlo a termine e che ci si divida i compiti. E non è poco perchè l’introduzione del gioco cooperativo aumenta il divertimento di gioco portandolo, probabilmente, alla perfezione ludica. Per quanto riguarda The Fairyland Story e Don Doko Don sono entrambi simili a Bubble Bobble ma con qualche variante: nel primo siete una stregetta che lancia incantesimi mentre nel secondo uno gnomo che prende a martellate i propri avversari (da provare, è spassosissimo).

Puzzle GamesConcludo questa breve rassenga di questa collection con i rompicapo, tra cui vi segnalo Cameltry, Cleopatra Fortune ed Puchi Carat. Mentre nel primo controlliamo una pallina in un labirinto dove dovremo muovere il labirinto stesso per muovere la pallina, il secondo è una variante dei classici Tetris e Columns, sicuramente apprezzato dagli estimatori dei rompicapo. Rimane Puchi Carat, il migliore a mio avviso, che si propone come connubio tra Arkanoid (perchè dobbiamo romper un muro) e Puzzle Bobble (perchè a seconda dei pezzi che prenderemo potremo innescare reazioni a catena)

– 25 giochi

– Diversi Generi

– Bubble Bobble

– Rastan

– Datato

7.2

Nonostante la presenza della collection europea Taito Legends, è degno di nota comunque questo Taito Legends Memories Vol.1 perchè racchiude una selezione di giochi da bar a mio avviso più accurata e completa di quella europea. Si va dagli action, ai picchiaduro fino agli sparatutto senza tralasciare i rompicapo: e sono quasi tutti giochi che, ancora oggi, hanno molto da dire e non sono audiovisivamente obsoleti. Potrebbe essere un modo diverso di spendere i vostri soldi, magari al posto dell’ennesimo update sportivo spacciato per gioco rivoluzionario ed innovativo. A voi l’ardua scelta…

Voto Recensione di Taito Memories Vol.1 - Recensione


7.2

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