Recensione

TOCA Race Driver 2

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a cura di Tyrandom

Poco più di un anno fa Codemasters regalò agli utenti PC, Ps2 e Xbox TOCA Race Driver, esponente a 128 bit di una grande dinastia di giochi di guida ispirati alle gare GT inglesi, ma i risultati non furono proprio lusinghieri.Il gioco in sé non era indecente, però peccava proprio in quello che era il marchio di fabbrica dei primi tre episodi (per PC e Psx), la simulazione, proponendo un modello di guida con forti influenze arcade.I ragazzi alla Codemasters si sono rimboccati sul serio le maniche per riportare in auge il proprio celebre franchise, capace, ai tempi della prima generazione macchine targate Sony di tenere testa ad un mostro sacro come Gran Turismo nei cuori degli appassionati delle simulazioni di guida.Gli utenti Xbox, avvezzi a ottimi racing game, ma a digiuno di titoli fedeli agli aspetti più realistici delle competizioni, saranno ben lieti quindi di assistere a questo glorioso ritorno.

Il garageAlla Codemasters devono aver pensato che sono passati i tempi in cui al grande pubblico bastava un tipo di competizioni monotematiche, basta vedere i vari Gran Turismo, Sega GT, Project Gotham Racing, e così hanno diversificato e ampliato lo spettro delle tipologie di guida in ben quindici categorie di cui i canonici trofei di ipervitaminizzate berline medie inglesi e tedesche costituiscono solo una piccola porzione, infatti il giocatore potrà mettersi al volante di Stock Car, camion, pick up, prototipi, supersportive e così via.Altra peculiarità consiste nelle due opzioni messe a disposizione, volte ad accontentare esigenze e palati differenti.La prima è la modalità carriera, la cui velleità principale consiste nel farci affrontare otto stagioni di gare con obbiettivi multipli e una trama di sottofondo che ci vedrà partire da umile pilota spiantato fino a diventare un astro mondiale delle quattro ruote (non proprio una novità: R:Racing di Namco, tanto per citare un titolo recente, ce l’ha già portata in dote, o addirittura c’è chi è andato oltre, come Racing Evoluzione di Milestone che ci vedeva nei panni di un novello Enzo Ferrari).A gratificarci delle numerose fatiche avremo una serie di filmati (di qualità opinabile) ma è indubbio che alla fine questa modalità costituisca solo una fase propedeutica al gioco vero e proprio; infatti non potremo settare nessun parametro dell’auto e ogni campionato equivarrà giusto a un assaggio dei percorsi e della profondità di guida dei modelli proposti.A soddisfare il pilota esigente esiste la seconda opzione, quella denominata Simulatore.Qui tutto è customizzabile, si possono organizzare tornei e utilizzare tutte le classi sbloccate nella Carriera, configurare assetti, impianti frenanti, trasmissioni, appendici aerodinamiche e altro (non si possono acquistare nuovi componenti, trattandosi di federazioni con regolamenti piuttosto severi); è possibile scegliere l’abilità degli avversari virtuali, fare il canonico Time Trial, correre nelle gare di qualifica (inspiegabilmente assenti nella Carriera) e soprattutto usufruire delle opzioni multiplayer di cui parleremo in seguito.

Simulazione, croce e deliziaCiò che è importante approfondire è un aspetto in particolare di TOCA Race Driver 2: quello simulativo. Finora i proclami, le preview e le dichiarazioni ufficiali della software house lo hanno esaltato molto e quello che abbiamo constatato alla fine è un ottimo lavoro capace di ricreare un modello di guida molto credibile, ma pur sempre addomesticato, probabilmente dettato dall’esigenza di rendere il gioco accessibile ai più.Per capirsi, la macchina ha sempre un’eccellente risposta ai comandi, le sospensioni seguono le asperità del terreno e si coricano realisticamente in curva, l’implementazione della frizione è davvero una ventata di aria fresca, la fisica dei mezzi è ben inserita nel contesto con danni visibili graficamente e influenti sulla guida, i mezzi rimangono coinvolti in incidenti con cambiamenti di traiettoria verosimili e molto altro ancora; inoltre, la guida sporca vecchia scuola – sportello contro sportello – in questo gioco è molto meno redditizia che in altri titoli dalle grandi ambizioni.Sul versante delle peculiarità che avrebbero forse tratto giovamento da una leggera limatura ci permettiamo di segnalare la resa della frenata piuttosto ovattata che non rende come dovrebbe la brusca ridistribuzione dei pesi e la perdita di aderenza dei pneumatici, la scarsa percezione in uscita di curva del sovrasterzo che dovrebbe caratterizzare le vetture a trazione posteriore con elevate potenze, alcuni settaggi ininfluenti (settando simulazione al 110% più che il modello di guida cambia la difficoltà nel battere gli avversari), avversari che rallentano o accelerano a seconda della nostra posizione, o ancora performance di veicoli che sinceramente ritengo quantomeno improbabili (una Land Rover che supera i 200 Km/h sullo sterrato tra dossi e buche da paura la si doveva ancora vedere… ndr).Tutto ciò comunque costituisce il classico pelo nell’uovo ed è percepibile solo in certe categorie minori, visto che il lavoro rimane su livelli eccezionali, soprattutto in vista delle diversificazioni dei trentacinque veicoli: ad ognuno corrisponde un feeling particolare, e questo crea un gioco dalla varietà davvero eccezionale.Acquisita la dovuta pratica il titolo riesce a regalare grandi soddisfazioni, modulare l’acceleratore e “pennellare” al centimetro le curve sarà vitale, impegnativo ma difficilmente frustrante; il brivido che si prova nel mantenere la prima posizione e la possibilità di poter perdere tutto alla fine di un rettilineo veloce spinge il giocatore motivato al perfezionamento certosino.La cosa più bella è che tale emozione può essere condivisa online con altri undici piloti: la realizzazione è molto convincente e, considerato il numero di macchine su schermo, è raro incappare in particolari problemi di lag; talvolta però si può verificare un lievo disturbo nelle comunicazioni. Nel complesso, tuttavia, l’esperienza è davvero ottima e completa, grazie alla profondità delle impostazioni messe a disposizione dei giocatori.Da tutti questi aspetti, in vista di tutti i campionati e gli eventi, nonchè della sostanziosa componente multiplayer possiamo garantirvi che se cercate un titolo longevo avrete sicuramente pane per i vostri denti (se non trovaste gli avversari abbastanza coriacei potete sempre settare il livello di simulazione al massimo e affrontarvi un torneo da dieci gare DTM, massacrante!, ndr)

Dal punto di vista tecnicoTOCa porta come biglietto da visita due numeri : un massimo di ventuno macchine su schermo e un frame rate ancorato a 60 fps, un obbiettivo centrato che si merita sicuramente un applauso !La resa a video è buona e anche la sensazione di velocità è apprezzabile, come la realizzazione delle quattro visuali (immersiva al massimo quella dentro all’abitacolo con tanto di montante), l’asfalto eccezionale e l’ottima profondità dell’orizzonte (con pop up inesistente), le carrozzerie deformabili e chicche come il parabrezza incrinato…Per avere tutto ciò purtroppo si è dovuto scendere a dei compromessi, per cui non aspettatevi i modelli delle vetture che avete amato in PGR2, i cerchi poligonali (!) o le ombre dinamiche all’interno dell’abitacolo.Se l’occhio si sofferma poi sul background scoprirà degli elementi realizzati piuttosto male, gli alberi in primis, e poi le tristi sagome degli spettatori bidimensionali, fino a giungere alle piatte texture del bordopista.Il verdetto comunque è molto positivo, anche perchè, in un racing game, fluidità, numero di macchine e tutto ciò che rientra nello stretto cono visivo della pista sono quello che conta.Dal punto di vista sonoro non possiamo certo lamentarci, con il rombo dei vari propulsori ben modulato, magari non corposo e potente come è possibile apprezzare in altri titoli di guida, ma sicuramente ben differenziato e credibile per ogni veicolo; l’attrito tra pneumatici e asfalto (o altri terreni) genera piacevoli rumori di sgommata e fischi proporzionali alla manovra effettuata, gratificando in particolar modo il seviziatore di copertoni che è in noi… Molto apprezzabile poi la variazione del rumore delle varie componenti della macchina in seguito agli urti: sarà facile riconoscere così gli eventuali danni alla trasmissione, al motore o alla gommatura (anche se per questo vi sono delle apposite spie nel tachimetro).Irritante invece la voce onnipresente del capo della scuderia, con le classiche frasi di routine di cui avremmo volentieri fatto a meno.Praticamente inesistente l’accompagnamento sonoro, è comunque possibile customizzare la propria song list dall’hard disk, ma probabilmente la maggior parte dei giocatori (come me del resto, ndTyrandom) preferirà sentire cantare i cilindri e i terminali di scarico.

– Fino a macchine su schermo ancorate a 60 fps !

– Profondo e longevo

– Spettacolare in Live!

– Modalità Carriera incompleta

– Alcune cadute di tono nella grafica

– Commento audio in game tedioso…

8.5

Era davvero un bel pezzo che non usciva sul mercato un titolo di guida così ben equilibrato tra realismo e puro divertimento, ottimo per gli smanettoni incalliti e per chi cominciasse a sentire il bisogno di un altro grande titolo da sfruttare in multiplayer.

Certo, in quanto a simulazione non siamo ai livelli dell’insuperabile F355, però per adesso il mercato console non offre titoli di molto migliori in questo senso, e credetemi, giocare a TOCA Race Driver 2 non significa di certo doversi accontentare e basta…

A parte alcuni peccati veniali (su tutti alcune pecche grafiche ed una modalità carriera incapace di sfruttare tutte le potenzialità del titolo), vi troverete tra le mani un gran gioco!

Voto Recensione di TOCA Race Driver 2 - Recensione


8.5

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