Recensione

Super Sidekicks

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a cura di Tsubasa

Uno dei meriti di SNK è certamente quello di rendere immediato e divertente l’approccio giocato a qualsiasi sport. Vale per il basket con il divertentissimo Street Hoop, per la pallavolo con Power Spikes 2 e, ovviamente, per il calcio con Super Sidekicks (ma si potrebba andare avanti con altri sport come golf o baseball). In un joystick e un paio di tasti è racchiuso un potenziale ludico immediato e coinvolgente. Primo capitolo di una serie calcistica secondo alcuni eccezionale secondo altri di “rara bruttezza”, Super Sidekicks è l’essenza del calcio Arcade. Immediato, semplice, spassoso e, diciamolo, anche irritante (contate le parole irripetibili che vi “scapperanno” durante ogni partita e mi capirete).

Scendiamo in campoPremessa: dato l’età del gioco potrete giocarlo su Neo Geo CD con caricamenti quasi nulli, quindi chi abbia solo la versione “proletaria” del Neo Geo può comunque godere di una conversione su CD pari alla controparte su cartuccia sotto tutti i punti di vista.Due tasti: uno per passare nella direzione della freccia (la distanza del passaggio dipende dal tempo di pressione del tasto), l’altro per passare in profondità se lontano dalla porta o tirare se nei pressi dell’area. Quando saremo senza palla con A andremo in scivolata e con B daremo una spallata violenta. Ogni squadra annovera tra le sue fila un giocatore denominato Ace che, ovviamente, è il figo di turno: corre più veloce, tira fucilate, è più bastardo sulle gambe altrui. E’ ovvio che la tattica vicente sia incentrare la manovra d’attacco su di lui. Non mancano gli artwork in stile SNK: dove il simbolo dell’italia è un tappetto dai capelli corti dalla faccia grintosa (il mitico Toto) l’Argentina è rappresentata da un’altro tappetto dai capelli ricci (Diego Armando).Le squadre disponibili sono 12 tra le migliori dell’epoca, suddivise in due gironi dove, guarda un po’, si avanza unicamente con la vittoria. Nel girone A troveremo Italia, Germania, Spagna, Inghilterra, Messico e Giappone (ok il Giappone non si qualificò ai mondiali ma il gioco l’hanno fatto i giapponesi). Nel girone B invece troverete Olanda, Argentina, Brasile, Corea, Francia e USA. I migliori sono ovviamente i Tedeschi campioni del mondo seguiti dagli Argentini e dagli Italiani.

Super Sidekicks graficamente si presenta bene. Il campo è semplice ma colorato, i giocatori sono piccoli ma ben animati, con i portieri di ogni squadra che sono dei perfetti connubi tra Ed Warner e Benji Price, con capelli lunghi e il cappellino. Il sonoro è orecchiabile con diversi motivetti nippo-rockeggianti durante le partite. Da segnalare che a volte si giocherà sotto la pioggia realizzata ottimamente. L’arbitraggio è all’inglese: fischia raramente ma quando fischia (specialmente se contro di voi) il turpiloquio è garantito.

– Grande giocabilità

– Infinito in due

– Repentini capovolgimenti di fronte

– Graficamente migliorabile

7.8

Nonostante in questo episodio siano assenti tutte le caratteristiche che hanno reso la famosa la serie (pavimentazione prospettica, grafica eccezionale, Chances e imprevisti durante la partita) probabilmente si tratta del migliore Super Sidekicks. Sarà perchè è molto meno casuale degli altri, forse perchè ci sono molti più capovolgimenti di fronte (passare dallo 0-1 ad un 3-1 è il massimo del godimento!), perchè è possibile imbastire azioni di gioco a prima vista impensabili. Sarà perchè raramente un calcio Arcade dà tali soffisfazioni quando si vince una partita. Sarà anche perchè l’immediatezza dei giochi da bar inizio anni ’90 è per molti la chiave del divertimento e Super Sidekicks ne è la incarnazione.

Come sempre l’apice del divertimento è raggiunto nel gioco a due ma chi ama gli Arcade difficilmente si annoierà giocando da solo.

Voto Recensione di Super Sidekicks - Recensione


7.8

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