Recensione

Super Robot Taisen Alpha

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a cura di Gatsu

Dai Ni Gi Super Robot Taisen Alpha (Super Robot Taisen Alpha) è il seguito di di Super Robot Taisen Alpha per PSX e non di Super Robot Taisen Impact uscito qualche tempo fa per Playstation 2. La mitica Banpresto, Software house che dedica le sue produzioni esclusivamente al Giappone, è nuovamente riuscita a creare un mondo meraviglioso dove è possibile veder combattere Jeeg Robot e Dairtan 3 spalla a spalla o magari utilizzare il MazinKaiser per attaccare Don Zauker e distruggerlo a suon di Atomic Punch. In Super Robot Taisen Alpha (per gli amici SRTA) sono presenti quasi tutti (e sono davvero molti) i robottoni giapponesi che hanno reso famoso il mondo dell’animazione nipponica fin dai tempi in cui passavamo interi pomeriggi a goderci una carrellata di cartoni che oggi possiamo solo sognare; durante lo svolgimento del gioco avrete modo di incontrare ed utilizzare i personaggi appartenti a svariate serie che più o meno conoscerete tutti: Gundam 0083, ZZ Gundam, Gundam Wing, Dairtan 3, Mazinga, Jeeg Robot, General Daimos, Combattler V, Gaogaigar e Getta Robot tanto per citarne alcuni… non mancheranno alcuni robots inventati per l’occasione dalla Banpresto (Zengar rulez ^_^).Come accennato sopra non è la prima volta che la Banpresto riesce ad amalgamare alla perfezione il mondo dei robottoni che hanno allietato la nostra giovinezza, infatti sono passati diversi anni da quando questa Soft-co diede al mondo il suo Super Robot Wars apparso per la prima volta su Snes e seguito da svariati titoli che in Giappone ottennero un enorme successo (i giapponesi sono sempre i più fortunati). Non dimentichiamoci dei due giochi ispirati disponibili per GBA e del terzo in uscita ad agosto.Beh che dire… basta con le chiacchiere e passiamo all’aspetto tecnico.

Me lo ricordavo più alto…Appena accesa la vostra Playstation 2 vi accorgerete subito della cosa che sicuramente ha reso famosa la saga di SRTA: l’aspetto caratteristico Super-deformed dei robot che potrete utilizzare. Vi assicuro che vedere i vostri robot preferiti tozzi e con il capoccione combattere contro le forze del male altrettanto deformi è divertentissimo e vi metterà di buon umore aumentando la vostra voglia di giocare ed andare avanti. Non sarà sempre così dato che nel momento in cui ne avrete la possibilità potrete eseguire le caratteristiche super-mosse che hanno reso famosi i robottoni che per l’occasione torneranno ad essere “alti e magri” esplodendo in tutta la loro potenza ed aggiungendo una dose di carisma non indifferente. Il risultato è geniale!!!oltretutto nelle missioni avanzate avrete la possibilità di pilotare il nuovissimo MazinKaiser ed il bellissimo Shin Getter…un sogno che diventa realtà!

Corri ragazzo laggiùùù…Tecnicamente parlando vi troverete di fronte un titolo validissimo che riesce a sposare una realizzazione grafica 2D con uno stile anime-manga che da sempre caratterizza la maggior parte dei videogiochi di produzione nipponica. Le ambientazioni e le mappe a “scacchiera” (un po’ come quelle di Final Fantasy Tatics e Vandal Hearts tanto per intenderci) pur essendo isometriche in 3D riescono ad adattarsi alla perfezione al 2D dei personaggi. Il risultato? è ottimo! In SRTA è la semplicità a dettare le regole e forse è proprio questo che lo rende un prodotto tecnicamente degno e godibile. I personaggi sono stupefacenti sia per il character-design puramente super-deformend sia per l’esorbitante numero di frames che compongono le animazioni di ogni singolo robot. Tutto è realizzato in maniera impeccabile dalle semplici mosse alle super-mosse che potranno essere eseguite sono in certi frangenti. Spesso, durante un’animazione, vi torneranno in mente i bellissimi effetti di rotazione che abbiamo imparato ad amare in Dracula X della Konami, o in quelle di Gundam Battle Master della Bandai, ricordate? i personaggi erano composti da un’insieme di sprites animati da diversi effetti di rotazione con un risultato incredibile! l’unica pecca è data da una leggera granulosità che sfocia in una bassa risoluzione video utilizzata per la resa grafica che però non mina affatto il voto globale del gioco.Per quanto riguarda il sonoro c’è poco da dire dato che il campionario di musiche scelte per questo titolo è lo stesso che accompagnava i rispettivi cartoni animati. Nel momento in cui dovrete utilizzare un certo robot partirà il motivetto che vi accompagnerà fino a quando non passerete ad un’altro personaggio (immaginate di usare Jeeg con la sua musica di sottofondo… spettacolare). Le “sigle” che così posso definire, sono fedelissime alle originali colonne sonore delle varie serie giapponesi e contribuiranno ad aumentare il livello già alto di esaltazione ed eroismo.Altrettanto galvanizzanti saranno le voci dei doppiatori giapponesi che daranno vita ad un vero e proprio episodio anime. Hiroshi, Koji Kabuto, Boss, Tetsuya, Haran Benjo, ci sono proprio tutti! immaginate Koji che grida “Roketto Panccc” o “Fair brastaaaaa” hehehe, davvero esltante, un must per gli amanti della serie.Ottima quindi la realizzazione tecnica come ottima è la giocabilità, c’è solo un “piccolo” problema…

MazinKaiser: istruzioni per l’usoIl “piccolo” problema, come accennato sopra e la lingua… purtroppo il gioco è totalmente in giapponese stretto; i menù, le opzioni, le scritte ed il parlato, tutto insomma. Questo taglierà le gambe ai molti sfegatati amanti di Mazinga, Jeeg, Dairtan e compagnia bella che si troveranno davanti un prodotto studiato per il Giappone che ignora completamente il resto del mondo, e questo per uno strategico può diventare un muro invalicabile. Non preoccupatevi, non tutto è perduto! se sarete tenaci, davvero tenaci potreste riuscire ad intuire la meccanica di gioco ed il sistema di upgrade dei vostri robottoni (io ho impiegato cinque giorni per capire la meccanica e il significato degli ideogrammi più strani), spesso saranno i numeri ad aiutarvi.SRTA può essere propriamente definito uno strategico a caselle basato sul concetto di turni, un po come Final Fantasy Tatics e non come Warcraft 3, tanto per intenderci.I comandi sono classici e questo, inizialmente, vi aiuterà parecchio ovviando al problema della lingua. Avrete la possibilità di attaccare i vostri nemici avvicinandovi quanto basta per attuare la strategia che desiderate: ogni robot ha diverse caratteristiche per quanto riguarda i movimenti e il tipo di attacchi. Se dovrete inseguire un nemico per evitare che questo scappi, sarete costretti ad utilizzare un robot agile che magari è in grado di trasformarsi in astronave ed aumentare ulteriormente l’area di movimento possibile. Ovviamente per attaccare un Boss utilizzerete un robot corazzato (il Mazinga e lo Zengar sono il top) per incassare meglio i colpi ed evitare di essere distrutti. Ogni unità potrà essere composta da un minimo di un robot ad un massimo di quattro, la prima scelta sarà il Leader del gruppo mentre gli altri faranno da scudo o attaccheranno insieme quando avrete la possibilità di effettuare uno Squad-attack. Esistono vari tipi di attacchi: in corpo a corpo, a distanza e i mitici attacchi MAP che vi permetteranno di colpire senza scrupoli tutto ciò che il vostro mega-raggio incontrerà sulla mappa di gioco, senza dare ai poveri malcapitati la possibilità di difendersi o di contrattaccare (il Gundam Wing e le varie fortezze volanti sono l’ideale). Quando arriverà il turno del nemico e verrete attaccati potrete scegliere se difendervi, accusare il colpo e contrattaccare o provare a schivare (tutto poi dipende dai parametri del robot). All’inizio ed alla fine di ogni missione avrete modo di organizzare le squadre, potenziare i parametri dei robot ed i loro attacchi e potrete aumentare lo status dei piloti guadagnando maggiore mobilità nei vari ambienti. Con i punti esperienza che accumulerete sul campo di battaglia potrete assegnare diverse abilità ai piloti che si riveleranno indispensabili in alcune missioni (riparare il robot, recuperare l’energia ecc). I controlli sono, per fortuna, intuitivi ed immediati: con la croce direzionale o l’analogico di destra muoverete il cursore per selezionare l’unità da muovere sulla mappa, con l’analogico di destra potrete ruotarla e zoomare in base alla vostra posizione. Il cerchio serve per dare e confermare un comando ed il tasto X per tornare indietro, il quadrato per selezionare il Leader della squadra e Start per individuare facilmente le unità alleate e quelle nemiche (Blue e rosse). Purtroppo vi capiterà di rimanere bloccati e di non riuscire a portare a termine l’obiettivo principale richiesto dalla missione a causa del solito problema… il giapponese, ma potrete farcela se terrete duro fino alla fine! sarà difficile portare a termine tutte le missioni ma ce la potete fare se il gioco vi piace davvero, ve lo assicuro!!!

LongevitàAnche questo dipende da voi… potrete andarne pazzi e non smettere mai oppure arrendervi a causa della incomprensibile lingua orientale. SRTA presenta tante di quelle varianti strategiche da far invidia anche a titoloni più commerciali e se riuscirete ad entrare nel “meccanismo” niente potrà fermarvi. All’inizio della vostra avventura avrete davanti ben 57 missioni che si differenziano per i nemici, obbiettivi e tipi di strategie da adottare. Dovrete tener conto dell’evoluzione dei vostri robot che diventeranno tanto più potenti quanta più esperienza e denaro riuscirete ad accumulare. SRTA potrebbe tenervi occupati per diversi mesi e non esagero col dire che almeno una volta al giorno prenderete in mano il pad per affrontare almeno una missione per progredire nella storia o potenziare i piloti. Come ho ripetuto svariate volte, il giapponese potrebbe essere un serio problema dato che la storia sarà incomprensibile e sarete costretti a subirvi diversi minuti di dialoghi composti unicamente da ideogrammi. Da segnalare è la possibilità di iniziare una nuova campagna con tre personaggi diversi (creati dalla stessa Banpresto) che hanno diverse storie e robot con diverse caratteristiche.

– Stile super-deformed esilarante;

– I frame e le animazioni sono spettacolari;

– Carisma e simpatia allo stesso tempo;

– Musiche remixate dai cartoni;

– tanti, tanti e tanti robots.

– Grafica in bassa risoluzione;

– Il voto Globale sarebbe 9 se non fosse per la lingua.

7.5

La Banpresto è sempre stata una delle mie Software house preferite e con SRTA non fa altro che aumentare la stima che provo nei confronti dei titoli caratteristici del Giappone… ma questo costituisce un serio problema. Se avete già letto il voto vi chiederete: “ne parla bene però gli da un voto basso!”, il voto deve essere oggettivo e non soggettivo, se dipendesse da me SRTA meriterebbe un bel nove.

Diciamo che il sette dato alla giocabilità ed alla longevità lievita magicamente verso nove se conoscete il giapponese alla perfezione o se siete tanto tenaci da provare e riprovate per capire il significato di ogni singolo ideogramma (come ho fatto io)… se riuscirete in quest’impresa il divertimento è assicurato e non potrete più fare a meno di dedicare tutto il vostro tempo a SRTA, credetemi.

Chi non ama il meraviglioso mondo dei robottoni jappo o chi non se la sente di improvvisarsi perfetto conoscitore di giapponese può anche lasciar perdere e orientarsi verso qualcosa di più accessibile, ma ricordate che il nuovo titolo della Banpresto non arrivarà mai ne in America ne tanto meno in Europa, quindi è inutile aspettare una vesione localizzata per l’Italia (è il mio sogno proibito di sempre). Per tutti gli altri, amanti del Giappone e degli strategici a turni, è giunto il momento di scendere in campo per contrastare le forze del male e proteggere una volta per tutte il nostro tanto amato pianeta terra…

Voto Recensione di Super Robot Taisen Alpha - Recensione


7.5

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