Super Punch-Out!!
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a cura di Mauro.Cat
Nintendo, forse allo scopo di preparare gli utenti al lancio dell’attesissimo Punch-Out!! per Wii, ha da pochi giorni pubblicato su Virtual Console il quarto episodio di questa famosa serie. Super Punch-Out!! è un simulatore di boxe lanciato nel lontano 1994 per Super Nintendo e riproposto nel 2005 come bonus all’interno del simulatore di pugilato firmato Electronic Arts ed intitolato Fight Night: Round 2 per GameCube.Il gioco è scaricabile dal Wii Shop al costo canonico di 800 Wii Points ed è giocabile in maniera soddisfacente soltanto utilizzando il Classic Controller. Super Punch-Out!! è il seguito di due titoli rivolti al mercato arcade, ma più direttamente di quel Mike Tyson’s Punch-Out!! che spopolò letteralmente all’epoca dorata del NES. Andiamo a presentare le caratteristiche di questo stralunato simulatore ponendo grande attenzione sulle differenze tra i due capitoli più noti della saga.
Un mondo di pugiliSPO!! è un titolo sportivo che trova la propria forza grazie alla originale miscela di elementi che lo contraddistingue. Per quanto sia evidente l’ambientazione pugilistica, Nintendo ha costruito il tutto intorno ad una meccanica di gioco da Rhythm game. Il nostro pugile, infatti, gestisce l’incontro in una sorta di balletto contro l’avversario ed i suoi peculiari movimenti. I nostri poco canonici rivali combattono seguendo una sorta di sequenza di passi e gesti ai quali noi prontamente dobbiamo associare la contromossa migliore. Questa meccanica molto particolare, pur risultando distante dai più seriosi titoli di boxe, riesce al tempo stesso a mantenere sempre credibile l’incontro. La caratteristica giocabilità di molti titoli sportivi firmati Nintendo, che unisce spensieratezza e simulazione in maniera ineguagliabile, è espressa perfettamente in Super Punch-Out!!.Il nostro pugile è rappresentato come una sorta di sagoma quasi trasparente vista di spalle. Di fronte si pone il nostro, solitamente ben piazzato, avversario. Due tasti servono a portare i colpi di destro o di sinistro. Grazie alla freccia direzionale è possibile schivare di lato, allontanarsi all’indietro, parare e variare l’altezza del colpo; il personaggio, appena terminata lo schivata o il colpo, torna sempre in una posizione di riposo fissa al centro dello schermo. A queste mosse va aggiunto una sorta di colpo speciale. Questo diventa utilizzabile soltanto dopo aver riempito una barra sottostante che resta carica fino a quando non si viene colpiti. La barra del colpo speciale svolge la funzione delle stelline del capitolo per NES. L’approccio al titolo è semplice grazie ad un paio di avversari che, specialmente per chi ha giocato l’episodio precedente, risultano fin troppo abbordabili. Proseguendo si cominciano ad incontrare le prime difficoltà anche a causa di alcune scelte di design poco ispirate.
Perché no!!Nonostante l’enorme attesa da parte degli appassionati il titolo per SNES non spopolò come il predecessore. Le cause sono da ricercare in una certa mancanza di originalità, ma soprattutto in alcune scelte stilistiche e tecniche se non totalmente sbagliate, perlomeno discutibili.La prima critica riguarda la spersonalizzazione del personaggio principale e la perdita della figura rilevante del coach. Eliminare il mingherlino Little Mac per sostituirlo con un ragazzetto biondo da copertina non ha certamente giovato. Il look generale del gioco si è poi spostato verso toni più seriosi. Pur mantenendo sembianze assurde e colorate gli avversari hanno sempre un’espressione da “duri” (per quanto alcuni siano davvero improponibili) che toglie molto all’atmosfera generale. Ulteriore segnale è dato dalla poco condivisibile eliminazione del tozzo Mario dal ruolo di arbitro. Un generale inasprimento dei toni, anche se a prima vista poco percettibile, è reso quasi fastidioso da alcune cadute di stile che non sono proprie di Nintendo. Alcuni personaggi, troppo scorretti, sono dipinti non solo sbeffeggiando alcune caratteristiche tipiche dei cittadini di varie nazionalità come nel capitolo precedente, ma insistendo su aspetti di scarso gusto. Il pugile messicano che sputa letteralmente negli occhi o quello irlandese rissoso che scorrettamente assorbe la nostra energia potevano francamente essere evitati. Sarebbe stato meglio insistere più sulle caratteristiche differenti dei vari paesi d’origine in modo ironico piuttosto che dipingere con connotazioni negative certi personaggi.
Colpo di genioGli ultimi difetti sono legati ad alcune meccaniche di gioco leggermente modificate. I match ora tendono a concludersi in un solo round e per questo si perde parte della strategia costruita intorno alla difesa tipica del titolo precedente. Il peggior aspetto è però legato a nostro parere alle tecniche speciali. Già dal secondo circuito si osserva come i nostri avversari abusino delle loro mosse “extra”. Questi colpi, che talvolta richiedono una lunga fase di studio, tempismo e fortuna per essere evitati, in molti casi provocano un knock out istantaneo. Quando negli incontri più difficoltosi, dopo una lunga fase di costruzione dell’incontro si perde a causa di tre colpi speciali quasi consecutivi, la frustrazione spinge ad abbandonare il titolo prima del previsto.Pur avendo insistito sui difetti, sempre paragonati al titolo per NES, non possiamo esprimere un giudizio negativo su SPO!!. Tecnicamente questo simulatore pugilistico è veramente pregevole grazie ad una risposta ai comandi eccellente e ad una presentazione grafica semplice, ma di grande impatto.Se si eccettuano i difetti elencati precedentemente, non si può trascurare l’ottimo senso di sfida generale che scaturisce in loop la classica frase “una partita e poi smetto”.Alcuni potrebbero apprezzare il look leggermente meno bambinesco, ma chi ha giocato al primo episodio potrebbe soffrire alcune novità a livello di giocabilità. Un titolo peggiore del predecessore, che però era davvero un capolavoro assoluto, che diverte ed impegna offrendo una meccanica di gioco realmente originale.
– Molto appagante
– Graficamente eccellente
– Meccanica di gioco tipica della serie
– Non ripete la magia del titolo precedente
– Manca Little Mac
– Esagerato utilizzo delle tecniche speciali
7.3
Super Punch-Out!! non è riuscito ad eguagliare il successo del titolo per NES. Forse la mancanza del traino dato dal nome di Mike Tyson ha avuto un ruolo rilevante, ma in generale il titolo soffre realmente il paragone con l’illustre predecessore. SPO!! preso singolarmente è un simulatore quasi unico e geniale che vi impegnerà a lungo e darà grande soddisfazione ai giocatori più coriacei. Il passo indietro piuttosto evidente è comunque da segnalare sia a livello stilistico che strutturale. Se non conoscete la serie buttatevi sul primo episodio, altrimenti acquistate questo seguito consapevoli dei piccoli, ma significativi cambiamenti inseriti. Questo resta comunque uno dei migliori titoli pubblicati su Virtual Console negli ultimi mesi e pertanto va tenuto in seria considerazione almeno fino a maggio, quando finalmente torneremo ad indossare i guantoni di Little Mac grazie al nuovo episodio per Nintendo Wii.
Voto Recensione di Super Punch-Out!! - Recensione
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