Recensione

Super Mario World

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a cura di Mauro.Cat

Il mondo di MarioÈ l’autunno del 1990 e Nintendo, fresca del predominio nel mondo dei videogiochi grazie allo straordinario successo del Famicom o Nintendo Entertainment System, lancia in Giappone (e negli anni a seguire in tutto il mondo) il suo successore a 16 bit. La console, nota con il nome di Super Famicom (l’abbreviazione di Family Computer) nella terra del Sol Levante e Super Nintendo fuori dai confini del Giappone, ottiene subito consensi grazie allo straordinario titolo di lancio: Super Mario World. Il quarto episodio della serie mariesca su console da casa appare subito come il platform definitivo per quanto riguarda le due dimensioni all’epoca dell’uscita e probabilmente anche oggi.Come era logico attendersi, questo titolo non poteva mancare nella ludoteca della Virtual Console (al prezzo di 800 Wii Points) ma già nel recente passato su GBA, con il titolo di Super Mario World: Super Mario Advance 2, era riuscito a lasciare segno del suo glorioso passaggio, nonostante stranamente a livello storico questo non sia stato il titolo di Mario di maggior successo in termini di vendite. Nell’ultimo periodo, grazie all’uscita di Super Mario Galaxy su Wii e di Super Mario Bros 3 per Virtual Console, si è risvegliato il mio spirito da “idraulico italico” ed in parte per il desiderio di rigiocare il glorioso titolo, ho deciso di acquistare il titolo scaricandolo nella mia cara console bianca.

La vacanza dei dinosauriQuegli sfaticati di Mario e Luigi, una volta sconfitto il terribile Bowser, decidono di prendersi una bella vacanza e di recarsi nel mondo dei dinosauri. Ma si sa che i veri eroi non vanno mai in vacanza e così la graziosa quanto svampita Principessa Peach, nota anche come Principessa Toadstool, viene nuovamente rapita dal solito Bowser. I due fratelli decidono perciò di accorrere in suo aiuto e si imbattono in un uovo che, una volta schiuso, presenta al mondo uno dei personaggi più deliranti legati al mondo di Mario: il verde e simpaticissimo dinosauro Yoshi. Ora verrebbe da domandarsi alcune cose in riferimento a tale personaggio, in quanto la storia non è molto chiara. Sul fatto che Yoshi sia il dinosauro verde che vive nell’isola degli Yoshi e che questi animali possano presentarsi in varie colorazioni, sempre appartenenti alla razza degli Yoshi nessuno lo mette in dubbio eppure… una certa leggenda narra che questo buffo amico fosse già stato realizzato ai tempi di SMB 3 ma che poi per motivi di memoria e di tempo ne venne rimandato l’esordio. Forse tutto ciò resterà per sempre un mistero…Comunque sia, nel gioco si possono trovare i dinosauri verdi classici ed in qualche raro caso i rossi, i blu ed i gialli. Yoshi però altro non è che la cavalcatura di Mario ed anche una valida arma d’attacco. Il piccolo dinosauro è infatti in grado di usare la sua lingua per avvolgere e trangugiare i malcapitati nemici, liberandosene poi attraverso un colpo che varia a seconda del cibo gustato. I gusci rossi, che forse provocano bruciore al povero dinosauro (eh eh), si tramutano in pericolose palle di fuoco dall’indubbia utilità.L’introduzione di questo personaggio è significativa, ma a mio parere avrebbe potuto avere un impatto anche maggiore nell’avventura. Spesso si ha la sensazione che il dinosauro sia una comparsa e non abbia poi reale peso nella meccanica di gioco, nonostante il suo utilizzo risulti ben più che un semplice aiuto ma una vera ancora di salvezza nei livelli più difficili. Comunque il fatto di poter scorrazzare su questo buffo animaletto mangiando funghi e tartarughe vale il prezzo del biglietto.

Super Mario World Vs, Super Mario Bros. 3I power up e le novità rispetto all’episodio precedente non sono molte, ma risultano comunque interessanti. La foglia del volo di SMB 3 diventa una piuma che garantisce un mantello per volare e se è vero che ci sono state solo alcune azioni di poca utilità quali il colpo trottola, restano indimenticabili i molti livelli segreti in cui si può esclusivamente volare e raccogliere monete. Curiosa e frequente è invece la possibilità di utilizzare delle reti alle quali appendersi e con le quali giocare come se si fosse in tre dimensioni, ruotando da un lato all’altro. A livello di costumi ed idee la varietà resta maggiore in SMB 3 e forse anche l’uso di “Mario volante” con il suo costume da procione è più simpatica rispetto a quella vista in questo episodio, che richiede molta pratica, ma a livello tecnico siamo invece anni luce avanti rispetto al passato (ovviamente, visto il “salto generazionale”). Le musiche e gli effetti sonori sono decisamente positivi con sonorità pulite e convincenti. Il rimbombo delle case stregate, ad esempio, è eccellente. A livello grafico questo titolo cambia leggermente stile mostrandosi più arrotondato e molto più colorato. Tutto lo schermo presenta tonalità cariche e fantasiose e ad oggi può essere tranquillamente considerato come un vero esempio di game design.Anche la giocabilità è leggermente diversa. SMW appare più bilanciato dell’episodio precedente, pur mantenendosi impegnativo e ricco di segreti che faranno, ed hanno fatto, la felicità degli hardcore gamers. In generale la fisica del personaggio muta leggermente rispetto agli episodi precedenti. I movimenti di Mario sono più morbidi e la scivolata all’atterraggio va gestita in maniera leggermente diversa. Questo impercettibile cambiamento rende più veloce il ritmo di gioco senza snaturare la serie.La mappa è meno ricca di nemici, ma presenta molti più bivi e va esplorata a fondo anche allo scopo di trovare la misteriosa Star Road. I livelli sono in sequenza, presentano molti passaggi segreti e sono oltre novanta. In questo episodio appaiono inoltre stage che hanno avuto grande futuro nella serie di Super Mario Kart (tipo la Pianura delle Ciambelle) e che sono divenuti ormai nel quotidiano per tutti i fans di Mario.I nemici sono molto vari ed i livelli piuttosto lunghi. Lo scontro finale con Bowser è uno dei migliori mai affrontati nell’intera serie e i tocchi di classe si sprecano di continuo. I giocatori di football americano, i piccoli Bowser a carica, i bruchi ed il buffo magic Koopa (con gli anni diventato Kamek) sono alcuni validi esempi. Mario che si avvicina alla porta di un castello e volge la testa in alto per osservare la situazione è qualcosa di molto divertente da vedere, ma di elementi da segnalare ce ne sarebbero davvero innumerevoli.A mio parere questo titolo travolge il suo predecessore e non solo per il cambio di console. Tutto è più grande e più divertente ma questo è il degno biglietto da visita per ciò che per molti è il miglior platform in due dimensioni di sempre nonché uno dei titoli migliori mai pubblicati. Per giocare basta il Classic Controller e tanta voglia di divertirsi.

– Molti livelli

– Infiniti segreti

– Tecnicamente impressiona anche dopo tutti questi anni

– Probabilmente il miglior titolo per SNES

– Forse Yoshi poteva avere maggior peso nella storia

9.0

Preferisco Super Mario World a Super Mario Bros 3 e anche New Super Mario Bros pubblicato per Nintendo DS. Questo gioco coinvolge il giocatore in un mondo colorato e mai eguagliato. Tutto è perfetto e di rado si finisce col perdere una vita per colpe non nostre. SMW ti accoglie caldamente e poco per volta ti trascina in una sfida incredibile, ricca di boss, castelli, case fantasma e tonnellate di livelli e di divertimento. Un consiglio a tutti, nuovi e vecchi appassionati Nintendo. SMW è qualità allo stato puro. Ora torno a farmi un’altra partitina.

Voto Recensione di Super Mario World - Recensione


9

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