Recensione

Super Flippin' Phones

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a cura di erik369

Le teorie del complotto e della cospirazione sono aumentate drasticamente negli ultimi anni. Esse abbracciano gli argomenti e le situazioni più disparate, creando scenari talmente assurdi da essere difficilmente credibili, soprattutto alla luce della loro natura (fin troppo spesso) romanzata. Chi crede a tali teorie non si limita a colpevolizzare il diretto esecutore, ma critica aspramente tutti coloro che pretendono di non vedere, accecati come sono dai propri affanni mondani. Non è stato facile, ma alla fine lo sviluppatore BlauwPrint ha individuato la causa della nostra cecità e tramite Super Flippin’ Phones tenterà di farci aprire gli occhi. La domanda però sorge spontanea: vogliamo davvero farlo?

Non vedo, non sento, ma parloIn Super Flippin’ Phones impersoneremo un uomo con evidenti problemi di peso, il quale ha però l’incredibile dono della conoscenza. Lui sa (o almeno così dice) e ciò lo obbliga moralmente ad avvertire gli ignari, troppo distratti dai loro telefoni e dalle loro coltivazioni virtuali. Il nostro compito sarà dunque quello di separare le persone dal malefico aggeggio, così da permettere loro di aprire gli occhi. Ovviamente la società è corrotta, le istituzioni sono corrotte e di conseguenza anche le forze dell’ordine. La loro deviazione è talmente elevata da portarli a tentare di fermare il nostro eroe, il quale vuole solo condividere la propria conoscenza. L’accusa che stia distruggendo un centro commerciale per farlo è naturalmente un mero pretesto.Super Flippin’ Phones è una sorta di ibrido tra un platform e un endless run, il tutto in 2D. Il gameplay consiste semplicemente nel farsi seguire dal maggior numero di persone possibile e di portarle in salvo all’interno di una scatola di cartone. Questo compito sarà ostacolato dall’intervento della polizia, la quale vuole giustamente fermare il pazzo che corre urlando per il centro commerciale. Il protagonista è tutto fuorché un ipocrita e di conseguenza sarà completamente disarmato. Davanti alla corruzione delle forze dell’ordine potremo fare affidamento su un’unica terribile arma: il salto. Queste pochissime informazioni sono sufficienti ad esplicare quasi totalmente il gameplay del titolo indie realizzato dai BlauwPrint, il quale non brilla certamente per complessità. Il personaggio controllato non dispone di una vera e propria barra vitale, ma piuttosto di un sistema di stamina con tanto di rigenerazione automatica. Essere colpiti non porterà automaticamente al game over, ma ridurrà la nostra energia, la quale si ripristinerà col tempo a patto però di non farsi più colpire. Persino lo stesso salto ridurrà le forze del personaggio, eliminando così la possibilità di saltare continuamente allo scopo di evitare facilmente i nemici. Quest’ultimi sono presenti in diverse tipologie e richiedono approcci differenti. Alcuni nemici infatti non devono essere saltati, poiché facendolo ci colpiranno. La presenza di un determinato tipo di avversario è solitamente legata alla natura del piano in cui ci si trova. Il centro commerciale, dove il gioco è ambientato, dispone di diversi piani, ognuno dei quali può essere considerato come una zona differente. Abbiamo il piano ristorante, quello per l’infanzia, l’arcade e quello standard. Non sono molti ma permettono di offrire un minimo di variabilità all’esperienza. Scale mobili collegano un piano all’altro, permettendo al nostro protagonista di passare rapidamente da una zona all’altra, che sia per sfuggire alle forze dell’ordine o per illuminare un numero ancora più elevato di persone. Tali zone non saranno immediatamente disponibili, ma dovranno essere sbloccate tramite il completamento di alcune sfide, del tutto simili a quelle degli endless run per mobile.

World of chaosLe sfide permetteranno anche di sbloccare nuove difficoltà, che aumenteranno il numero, la velocità e le tipologie dei nemici. Le ultime variabili sono rappresentate dalla presenza di oggetti consumabili che offrono particolari bonus, come il ripristino immediato dell’energia, e dall’aumento esponenziale della difficoltà nel caso si rimanesse per troppo tempo nello stesso piano. Non c’è molto altro purtroppo.Un sistema di punteggio enfatizza la natura arcade del titolo, con conseguenti leaderboard e classifiche. Il punteggio viene incrementato principalmente dal numero di persone condotte all’interno della scatola di cartone, più numerose esse sono, tanto più elevati saranno i punti ottenuti. La strategia migliore in questo senso è raccogliere grandi gruppi di persone, piuttosto che ridotti. Il vero problema di Super Flippin’ Phones sta però nella sua eccessiva velocità e nel caos generato su schermo. Potrebbe trattarsi di una problematica influenzata fortemente dalla percezione personale, ma abbiamo trovato il titolo così veloce e caotico da portarci nausea ed emicrania, cosa del tutto inusuale per noi. Sebbene questa reazione possa essere soggettiva, è innegabile quanto il titolo sia confusionario, tanto da impedire di leggere i numerosi messaggi su schermo ed avere un buon controllo della situazione. Abbiamo trovato veramente ostico continuare dopo una singola ora di gioco.Graficamente l’idie dei BlauwPrint è quanto di più basilare ci possa essere, con una realizzazione in pixel art che di art non ha poi così tanto. Se non altro le poche tracce presenti sono abbastanza godibili. Anche la longevità si attesta su livelli estremamente bassi. La monotonia del gameplay rende il titolo difficilmente giocabile per più di un paio d’ore, soprattutto quando si sbloccano tutte le zone e tutte le difficoltà, dato che migliorare il proprio punteggio diverrà l’unico pretesto per continuare a giocare. In questo senso non aiutano i diversi costumi sbloccabili per il protagonista. Se non altro Super Flippin’ Phones viene venduto ad un prezzo tutt’altro che inaccessibile. Con tutta probabilità il miglior pregio del titolo è quello di costare poco meno di tre euro. Il gioco è interamente in inglese, ma la conoscenza di tale lingua non è minimamente necessaria.

– Prezzo esiguo

– Può causare nausea ed emicrania alla lunga

– Gameplay monotono e superficiale

– Confusionario e caotico

– Dopo un paio d’ore esaurisce tutto ciò che ha da offrire

5.5

Super Flippin’ Phones non è esattamente il miglior indie in circolazione, afflitto com’è da numerose problematiche. Un gameplay piuttosto piatto e un numero esiguo di sbloccabili rendono il titolo godibile per non più di un paio d’ore, sempre che il caos su schermo non vi stanchi prima. Non neghiamo che qualcuno possa trovarlo divertente, almeno all’inizio, ma difficilmente riuscirete a superare le due ore senza stancarvi. Se non altro il prezzo esiguo permette a chiunque di acquistare il titolo senza troppi pensieri.

Voto Recensione di Super Flippin' Phones - Recensione


5.5

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