Recensione

Super Fantasy Zone

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a cura di Mauro.Cat

L’ultimo episodio della fortunata serie Fantasy Zone giunge su Virtual Console al costo di 800 Wii Points. Lo sparatutto che ha come protagonista l’uovo astronave Opa-Opa, piuttosto importante qualche anno or sono, è stato quasi dimenticato anche a causa di diatribe legali tra Sega e Sunsoft legate alla proprietà del marchio (una situazione che ha vissuto in parte anche Wonder Boy).Super Fantasy Zone è uno shooter orizzontale in single player pubblicato su Sega Megadrive nel 1993 soltanto per il mercato giapponese ed europeo. Questo sparatutto lontano dal genere spaziale vi proietta in un magico mondo colorato da ambientazioni acide ed ai limiti dell’assurdo che nascondono più di un’insidia. Il gioco, compatibile con tutte le tipologie di comando utilizzate per Wii, giunge sulla Virtual Console dopo la pubblicazione del già recensito Fantasy Zone per Sega Master System.I due titoli che differiscono ovviamente nella qualità grafica, pur presentando un design dei livelli leggermente modificato, possiedono uno stile di gioco assolutamente identico. Chi non ha amato l’episodio precedente potrebbe non apprezzare neppure questo ideale seguito, quasi un best of, considerando che i precedenti difetti strutturali sono purtroppo presenti anche in questo capitolo.

I soliti accordi Opa-Opa deve vendicare la morte del padre O-Papa e per questo decide di attaccare il terribile Dark Menon ed i suoi scagnozzi. Il viaggio in questo mondo magico, ci porterà attraverso sette estenuanti livelli ricchi di colori e di sfide impegnative contro i coriacei boss di fine stage. Al termine di questa vera e propria fatica dovremo affrontare l’impegnativo livello finale zeppo di nemici assai impegnativi.La struttura di gioco, come accennato in precedenza, viene ripresa senza particolari novità. Gli stage non sono dei veri e propri livelli a scorrimento, ma assomigliano a delle arene di gioco. Opa-Opa deve sconfiggere tutti i generatori di nemici presenti in ogni livello, circa una decina, per poi affrontare uno scontro finale. Questa meccanica, per quanto piuttosto originale, finisce alla lunga per risultare ripetitiva.La gestione dei comandi poi, come nell’episodio precedente, appare un po’ goffa. L’astronave non si muove all’indietro ma, proprio a causa della struttura rettangolare dei livelli, si volta e cambia direzione. Questa procedura, che richiede una lunga fase di adattamento, potrebbe risultare spiazzante e fastidiosa specie all’inizio dell’avventura.I boss di fine livello, per quanto magnifici stilisticamente, portano a volte attacchi così rapidi che la nostra piccola astronave fatica davvero ad evitare.L’utilizzo dello Shop, rosso negozio fluttuante, in parte risolve le limitazioni tecniche di Opa-Opa. I reattori supplementari aumentano la velocità rendendo il tutto più abbordabile, mentre le armi extra spesso a scadenza, cioè limitate nel tempo, ci lasciano un senso di frustrazione e di impotenza… come ai vecchi tempi.

Dipingere dipintiIl vero punto di forza di Super Fantasy Zone è legato all’ottimo utilizzo dei colori. L’episodio per Sega Master System, rovinato anche da un’incerta emulazione, era basato su tinte molto acide che alla lunga stancavano gli occhi del giocatore. Sunsoft ha in questo caso costruito scenari che, pur non stravolgendo lo stile della serie, presentano una palette più morbida ed avvolgente. Frequentemente si finisce per essere letteralmente rapiti da uno stile grafico molto personale e curato.La colonna sonora riprende temi già noti e si arricchisce di effetti sonori che sfruttano al meglio l’hardware della console a 16 bit Sega.Il titolo è piuttosto lungo ed impegnativo, ma grazie alla possibilità di selezionare il livello di difficoltà la sfida appare più equilibrata rispetto al passato.Infastidisce invece l’annullamento delle espansioni, ogni volta che si perde una vita, specie quando si è alle prese con un boss finale. SFZ andrebbe studiato a fondo ed affrontato di filata, in modo da upgradare sempre più Opa-Opa, senza perdere vite specialmente negli scontri più importanti.Questo prodotto in definitiva, pur trascinandosi qualche difetto strutturale, risulta superiore all’episodio precedente meritandosi il premio di “miglior episodio della serie”. Paragonando SFZ ad altri titoli dello stesso genere invece il giudizio muta leggermente. Questo sparatutto finisce col perdersi nella media dell’affollato panorama di giochi per Virtual Console. I titoli migliori possiedono ben altro spessore, ma se amate il genere potreste benissimo farci un pensierino, sicuramente vi potrete divertire.

– Scenari molto ispirati

– Buone animazioni

– Atmosfera unica

– Livello di difficoltà mal calibrato

– Limitato utilizzo delle armi speciali

– Qualche incertezza nei controlli

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Super Fantasy Zone riprende quanto di meglio si era visto con gli episodi precedenti e si adatta perfettamente allo stile grafico del Sega Megadrive. La deliziosa scelta cromatica di ambientazioni e nemici stupirà al primo colpo. I difetti maggiori sono invece legati ad una struttura di gioco piuttosto rigida che poco si discosta da quella vista in passato che alla fine potrebbe limitare il divertimento a chi non ama le sfide troppo impegnative.

Su Virtual Console ci sono diversi sparatutto migliori, ma se avete sempre apprezzato le avventure di Opa-Opa e la particolare concezione dei livelli allora dovreste tenere in forte considerazione SFZ che è certamente il miglior episodio della serie.

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