Recensione

Suikoden V

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a cura di Onilink

Quando si nominano le parole Jrpg (Japan Role Playing Game), la mente corre subito verso i lidi nipponici occupati dal gigante Square- Enix, madre di Final Fantasy e Dragon Quest.Tuttavia molti validi titoli sono stati partoriti da Software House conosciute per ben altri giochi: la Capcom, con i suoi Breath of Fire, la Atlus, con i suoi Digital Tensei Saga, ed infine la Konami, madre della saga di Suikoden, arrivata su Playstation 2 al quinto episodio, oggetto di questa recensione.Riuscirà Suikoden V a mantenersi sui livelli, non eccellenti ma comunque buoni, dei predecessori (ricordiamo che ben tre capitoli di questa saga sono già comparsi sul monolite nero) o si adagerà su ciò che è già stato? Scopriamolo insieme.

A link to the past La trama del jrpg made in Konami prende posto un secolo e mezzo dopo il quarto (contornato dal tactics) e poco prima del primo episodio (fondamentalmente abbiamo il IV e Tactics insieme, poi il V ed infine in ordine i primi 3).Falena, teatro delle avventure di Suikoden V, era un regno prospero e pacifico, sebbene avesse vissuto un periodo di tumulto causato dalla morte della vecchia regnante, in lotta con la sorella per il potere.Tuttavia, con l’arrivo di Ferid, straniero che vinse i Sacri Giochi per la mano dell’allora principessa Arshetat, divenuta poi regina, mise a tacere eventuali rivolte.Passa del tempo, la regina ebbe due eredi: il principe, e Lymsleia, che presto raggiunse l’età per andare promessa in sposa a chi vincerà i Sacri Giochi.Non tutti erano però in accordo col regime di pace instauratosi a Falena.La magia, in quel regno, era garantita dal potere delle rune, e Arshetat aveva sotto il suo controllo la runa del sole, dell’alba e del crepuscolo (Sun, Dawn e Twilight).Due anni prima, la regina levò la Sun Rune contro il più leale dei suoi villaggi, macchiatosi di rivolta, e nei panni del principe saremo a chiamati ad investigare sul posto sui motivi che destarono tali scompigli.

Un rpg da manualeSuikoden V non presenta particolari stravolgimenti rispetto ad un tradizionale jrpg, parlando dell’aspetto di gioco.L’esplorazione, collezionare oggetti, acquistare pozioni, parlare con i personaggi non giocanti, scoprire segreti, equipaggiare oggetti appena acquistati o trovati… se avete già avuto a che fare con un GDR, che sia un Final Fantasy od un Tales of, saprete che queste azioni sono basilari per ogni titolo del genere.Upgradare i personaggi è pratica necessaria per poter procedere in un gioco di tal tipo, e Suikoden V ci permette, oltre al livellamento puro e semplice, di personalizzare i vari compagni d’avventura, per renderli vere e proprie macchine da guerra.E’ possibile usufruire del potere delle Skill, speciali abilità (fisiche, magiche e personali) che possono venire acquistate durante il gioco e che servono ad influenzare le statistiche dei combattimenti, queste particolari caratteristiche risentono delle affinità con i combattenti del party.Ogni personaggio può equipaggiare soltanto due skill, che potranno poi crescere grazie all’allenamento fino ad un certo punto, per svilupparle ancor di più bisogna far ricorso a speciali manuali.In un GDR, non ci sono solo gli attacchi fisici, anche il mistico mondo della magia entra in gioco, e lo fa con un modo non molto dissimile a quanto già visto in altri giochi.In Final Fantasy 7 abbiamo le materie, in Suikoden V le entità che regalano magie a chi le equipaggia vengono chiamate Rune, e possono essere assegnate al capo (inteso come testa) ed a entrambe le mani, inoltre ogni personaggio ha una certa affinità con un tipo di Runa, e gli effetti saranno migliori applicando una Runa ad un avatar predisposto.Come ultima avvertenza, vorrei segnalare la mancanza di un qualsiasi tutorial, meglio leggere per bene il manuale di istruzioni!

Parliamo adesso dei combattimenti.Il party è composto di ben sei elementi, in combattimento (prettamente a turni) è possibile, oltre ad attaccare, difendersi, e fare quanto altro ci permetta di compiere un tradizionale JRPG.E’ inoltre possibile selezionare una formazione d’attacco (con i suoi pro ed i suoi contro sul party, ad esempio un bonus sull’attacco, o sulla difesa).Tali formazioni, però, potranno essere utilizzate solo dopo aver trovato dei determinati oggetti detti Tactic.In Suikoden V abbiamo, oltre ai soliti scontri casuali, dei predeterminati combattimenti in due diverse modalità: il faccia a faccia, e la battaglia tra eserciti.Nell’uno contro uno, una volta scelto se attaccare, difendersi od eseguire una mossa speciale (e l’avversario avrà fatto lo stesso), l’eventuale debolezza o forza della propria scelta rispetto quella del nemico, potrà garantire la vittoria nel miglior caso, la sconfitta altrimenti.Gli scontri fra truppe si raccontano come un semplice strategico: si dispongono le proprie unità, suddivise tra fanteria, cavalleria ed arcieri e si risolvono le missioni.Similmente alle pedine di un RTS , ogni unità ha le sue forze e le sue debolezze: la cavalleria distrugge la fanteria, che primeggia sugli arcieri, che tengono a bada la cavalleria.Ovviamente, nel caso lo scontro coinvolga anche terreni marini, le truppe disponibili si modificheranno di conseguenza.Ultima, interessante caratteristica di Suikoden V è la presenza delle 108 stelle del destino.Ora, tralasciando Ken ed eventualmente i cavalieri di Hades, le 108 stelle rappresentano altrettanti personaggi con cui, nel corso del gioco, si dovranno stringere alleanze.Più personaggi porterete dalla vostra parte, maggiori benefici (più retroscena svelati, più supporto nella battaglia) avrete, conviene quindi spendere del tempo per trovarli tutti.L’impresa però non è per nulla semplice, molti di questi personaggi sono sbloccabili secondo particolari condizioni, altri invece si mostrano dapprima come nemici, da sconfiggere in battaglia, i modi per imbattersi in una stella del destino sono i più vari, e chiunque può essere un alleato, conviene tenere gli occhi aperti.Essendo il party, come già detto, composto da sei personaggi, un’accurata (ed ampia) scelta dei membri, può portare a conseguenze strategiche piacevoli.Inoltre, attenzione alle morti in battaglia: alcuni personaggi non possono tornare in vita, vi ho avvisati!

Un mondo da esplorareGraficamente il titolo si mantiene su buoni livelli.I vari luoghi che andremo a visitare nel corso dell’avventura sono ben modellati, differenziati e soprattutto enormi; il rovescio della medaglia delle aree “vuote”; da denunciare qualche rallentamento occasionale, inoltre la telecamera può dare qualche fastidio.Parlando del commento sonoro, Suikoden V mantiene tutte le aspettative, fornendoci un supporto musicale di buona qualità; altalenante il doppiaggio (in inglese).

– Stilisticamente ottimo…

– Un gran JRPG di stampo classico

– Stile retrò

– …Ma tecnica solo discreta

– Molti caricamenti

– Stile retrò

8.2

Suikoden V viene in soccorso ai fan della serie dopo un mediocre quarto capitolo, ritornando, come promesso, agli albori della saga. La trama è ricca e lunga, le sottoquest sono tante ed i finali sono multipli.

Il titolo pecca di facilità e di una realizzazione tecnica discreta, consigliato però a chiunque voglia cimentarsi in un buon JRPG, anche in vista del prezzo ridotto con cui il titolo viene proposto.

Voto Recensione di Suikoden V - Recensione


8.2

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