Subbuteo
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a cura di Darkzibo
Il calcio è un gioco frenetico, ricco di momenti di suspense (ricordate il rigore di Grosso agli ultimi mondiali?), ma anche di azioni e scambi veloci, conseguenze dirette di una disposizione tattica dei giocatori da parte dell’allenatore. Fin da piccolo mi ha affascinato, in mancanza all’epoca di valide alternative elettroniche, il Subbuteo, gioco da tavolo in grado di fornire, tramite la destrezza delle dita dei giocatori, le finezze tattiche del calcio vero. Subbuteo adesso incontra il mondo videoludico e si propone su Nintendo DS, la console che potrebbe farne rivivere al meglio lo spirito originario.
Un calcio in cartucciaPer chi non conoscesse Subbuteo è giusto sottolineare la particolarità di questo gioco e vedere poi come le sue meccaniche siano state traposte su Nintendo DS. Proprio così, perché Subbuteo per il portatile Nintendo è identico in ogni particolare, dal regolamento alla disposizione tattica, alla versione da tavolo. Le modalità presenti, tanto per cominciare, non sono molte: gioco, allenamento, personalizzazione di una squadra ed extra. In questi ultimi sono presenti, oltre ai credits, le regole del gioco, fondamentali per non cadere in errori grossolani durante le partite. Le squadre sono composte da 11 giocatori e vengono disposti nella propria metà campo prima dell’inizio della partita. Si possono adottare tattiche precise o terribilmente disparate, partire con una difesa stretta oppure con un attacco totale sulle fasce; la vostra metà campo sarà interamente occupabile. Una volta compiuto il calcio d’inizio, comincia la partita. Dimenticateil ritmo frenetico di FIFA o PES, questo è un altro gioco, diverso da quanto avete visto finora per quanto riguarda i titoli calcistici. Sul campo del Subbuteo originale non sarete chiamati a far correre i vostri giocatori, ma a farli schizzare con un colpo di dita: essi sono infatti composti da piccole riproduzioni della figura dell’atleta sopra una base che fungerà da supporto da impiegare per calciare il pallone. Un personaggio può essere toccato tre volte di fila, esiste la rimessa laterale, da fondo e il calcio d’angolo e si può tirare in porta una volta superata la cosiddetta linea di tiro. Nel gioco per Nintendo DS sono riportate tutte le feature del gioco originale (compresa la mano per calciare!). Selezionata la squadra nazionale tra quelle presenti, si scende in campo: il sistema di controllo si presenta subito ostico per un titolo portatile, considerato anche il fatto che in questi casi bisogna essere estremamente precisi. La mano, che si trova sul lato destro dello schermo tattile dove si svolge l’azione bidimensionale, è direzionata verso una figurina che risulta essere rappresentativa di tutte le pedine in campo. L’indice della mano fornirà la forza dello spostamento del giocatore e relativo tiro. Il funzionamento è piuttosto semplice: una volta scelta la direzione di tiro, tramite il tocco del pennino sul campo o pressando le frecce che costeggiano a destra e sinistra la figurina rappresentativa o, ancora, con la croce direzionale, deciderete la potenza del lancio tirando indietro il dito della mano virtuale. Più si ritrae il dito, più potente sarà l’esecuzione del tiro. Una volta che il vostro avversario sarà in zona tiro, prenderete il controllo del portiere tramite una piccola schermata che comparirà sul touch screen. Purtroppo si ha come l’impressione che tutto possa funzionare forse meglio senza di esso. La croce direzionale e la pulsantiera della console funzionano decisamente meglio come banco di controllo rispetto al pennino che, purtroppo, ci appare poco preciso. Le modalità sono poche considerato il fatto che, oltre all’amichevole, potrete disputare la Coppa del Mondo o una sfida con un amico in multiplayer tramite una sola console o due Nintendo DS collegati tra loro in wireless. Oltre a questi aspetti, è possibile modificare alcune caratteristiche come il nome della squadra e il colore della maglia (selezionabile da un elenco predefinito). A parte queste variazioni cosmetiche, potrete cambiare la base ove poggiano i modellini dei giocatori di modo che diventino sempre più veloci e potenti nel tiro.
Un gioco da tavoloSe lo schermo inferiore consente di giocare a Subbuteo, quello superiore ha una funzione meramente rappresentativa dell’azione finta-tridimensionale sul campo. Graficamente vi troverete di fronte un gioco piuttosto scarno anche se, come oggettivamente si può pensare, non si potrebbe fare di più per un titolo del genere. Magari una maggiore cura nel finto comparto tridimensionale (ricorda giochi a 16 bit) avrebbe generato un maggiore apprezzamento, viste anche le colorazioni sbiadite e i modelli di pixel sono poco definiti. Il comparto sonoro è quasi inesistente, con musiche appena accennate ed effetti al limite del rumore molesto.
– Può generare nostalgia
– Fedele all’originale
– Poco giocabile con il touch screen
– Comparto tecnico da rivedere
– Poche modalità
– Solo per pochi
5.5
Subbuteo per Nintedo DS è un gioco che lascia aperte alcune questioni di fondo. Non si potevano semplificare le cose? Non si poteva adattare lo schermo inferiore a un intero campo, senza la rappresentazione della mano virtuale, dove il giocatore imprime potenza alle pedine tramite il pennino? Altra cosa: il gioco giocato non poteva godere di una grafica migliore o per lo meno impiegare quella usata dal radar nello schermo superiore?
Sembra infatti che Subbuteo sia un titolo per pochi, il classico gioco che può andare bene all’amatore, ma che deluderebbe chiunque non conosca il gioco originale. Nel caso foste degli appassionati saprete sorvolare sui difetti sopra specificati e potrete aggiungere un punto al voto finale, ma nel caso cercaste un vero gioco di calcio per il vostro Nintendo DS, meglio che approdiate in altri lidi.
Da notare che la software house che ha sviluppato questo prodotto è italiana. Un augurio dunque da parte nostra e un buon lavoro per le produzioni successive ad Artematica.
Voto Recensione di Subbuteo - Recensione
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