Recensione

Sub Command

Avatar

a cura di Iori Yagami

Electronic Arts è famosa per le sue simulazioni sportive ed i suoi titoli strategici. Il nuovo titolo della software house americana è un simulatore di sottomarini, Sub Command: Seawolf-Akula-688 (I). La vita del recensore è dura: mi ero appena ripreso dall’aver recensito l’OAV di “Blue Submarine No.6”, per la sezione manga, ed ora mi ritrovo a recensire proprio un simulatore di sottomarini! Bè, si sa che la vita ci riserva sempre delle sorprese… Ad ogni modo, addentriamoci nella recensione.In Sub Command dovrete prendere il controllo di un sottomarino e guidarlo negli oceani di tutto il mondo, alla ricerca di nemici da attaccare e, quindi, distruggere. Avremo a nostra disposizione le più moderne tecnologie per controllare nel migliore dei modi il nostro sottomarino. Potremo, naturalmente, migliorare i nostri punteggi e settare il sottomarino per ottenere prestazioni sempre migliori. Il titolo di Electronic Arts non è esattamente nuovo, o unico nel suo genere. Come molti di voi ricorderanno Electronic Arts mise sul mercato qualche anno fa “688 (I): Hunter/Killer”. Ebbene, Sub Command è il sequel di quest’ultimo, ma è stato migliorato notevolmente sia a livello grafico che nel realismo. Avremo a nostra disposizione due livelli di difficoltà: Advanced e Novice. Scegliendo la bassa difficoltà (Novice) l’equipaggio automatico (auto crewmen) compie varie azioni al posto del giocatore, impedendo che quest’ultimo interferisca personalmente nelle normali procedure che a volte risultano difficili da eseguire. Selezionando la modalità avanzata (Advanced), invece, eseguiremo manualmente tutte le procedure (quindi anche quelle più difficili), disattivando, naturalmente, tutte le opzioni dell’auto crewmen. Una volta selezionato il livello di difficoltà, avremo a nostra disposizione alcune modalità disponibili, ovvero il Single, Compaign, o Missions. Possiamo scegliere principalmente tra due classi di sottomarini, tra i più potenti del mondo: la Marina degli U.S. oppure una selezione dei migliori sottomarini Russi.Se non avete mai giocato a “688 (I): Hunter/Killer”, allora dovrete armarvi di santa pazienza per entrare a fondo nell’atmosfera del gioco. In pratica quando sceglieremo una missione dovremo aspettare che accada qualcosa, insomma perlustrare la nostra area d’azione. Ci sono diversi tipi di segnali sonori che si possono udire durante il gioco, ed ognuno ci indicherà qualcosa di preciso. Ovviamente non tutti i sottomarini o navi avversarie saranno nostri nemici e avremo a nostra disposizione alcuni simboli per riconoscerli. Naturalmente avremo a disposizione tutta una serie di utili opzioni, che aumentano il grado di realisticità di questa simulazione. Una volta finite tutte le missioni c’è anche il Mission Editor, che permette di personalizzare le proprie missioni. Ad ogni modo la pazienza è l’unica vera arma che consente di giocare a questa simulazione di sottomarini.Graficamente Sub Command si presenta abbastanza bene. La grafica 3D usata per il gioco è essenziale, come si conviene ad una simulazione. Certo, qualcuno potrebbe aspettarsi di più ma in un genere come questo la grafica riveste un ruolo di secondo piano. La realizzazione delle varie mappe di gioco sono molto funzionali e l’intero pannello dei comandi consente di avere sempre sottomano tutto quello che serve. Buona l’introduzione del gioco, che presenta un filmato digitalizzato abbastanza nitido.Per quanto riguarda il comparto sonoro non c’è molto da dire. Di solito c’è molto silenzio, soprattutto nei momenti più “calmi”. Proprio in queste occasioni il commento musicale sarà quieto e quasi impercettibile. Naturalmente nelle fasi più “calde” il silenzio sarà rotto da tanti effetti sonori, che ci avvertiranno del pericolo. Gli FX sono buoni ed estremamente realistici.Per quanto riguarda la giocabilità ci troviamo di fronte ad un titolo totalmente simulativo, in cui la pazienza sarà fondamentale per apprendere tutte le qualità del gioco. Il sistema di controllo si avvale dell’uso di tastiera e mouse. Sub Command è una simulazione di sottomarini estremamente realistica ma difficile da imparare. Proprio per questo motivo il titolo potrebbe risultare frustrante e noioso a chi non è abituato a questo genere di giochi. I puristi del settore invece troveranno Sub Command un titolo deliziosamente giocabile. Appare ovvio che la longevità del gioco è legata ai gusti dell’utente. Gli appassionati del genere si esalteranno non poco, grazie alla realisticità e all’atmosfera che sprigiona questo titolo. Da segnalare infine l’ottima interpretazione delle finestre dei vari pannelli di controllo, che metteranno a proprio agio i veterani di questo tipo di simulazione strategica.

HARDWARE

Configurazione minima: PII 233 o superiore, 64 MB RAM. Windows 95/98/2000/ME/XP. 4 X CD-ROM. Accelleratore 3D, 8 MB di RAM. 590 MB di spazio disponibile su Disco. Mouse. Scheda audio. Direct X .

MULTIPLAYER

Disponibile. Potrete collegarvi con un massimo di altri sette giocatori via internet.

Introduzione di buona qualità. Estremamente realistico. Grande atmosfera.

Grafica e sonoro essenziali. Noioso per i non puristi del genere.

7.5

A conti fatti questo Sub Command si è rivelato un prodotto dannatamente simulativo, con possibilità di azione pari allo zero. Il titolo di Electronic Arts punta le sue attenzioni solo agli appassionati del genere simulativo/strategico. Se fate parte di questa fascia di utenti allora troverete Sub Command un titolo di grande spessore e di notevole atmosfera. La realisticità di questo titolo raggiunge un buon grado di perfezione e la giocabilità si attesta su buoni livelli. Inutile dire che per apprezzare a pieno questo prodotto vi servirà una sola arma: la pazienza. Se invece siete abituati ai giochi d’azione o ad altri generi e la pazienza non è la vostra qualità migliore, fareste meglio a puntare su altri prodotti, stando debitamente alla larga da Sub Command.

Voto Recensione di Sub Command - Recensione


7.5

Leggi altri articoli