Recensione

Streets of Rage III

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a cura di Star Platinum

Dura la vita dei tutori dell’ordine, soprattutto quando le gang organizzate non sembrano aver mai fine. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad uno dei picchiaduro a scorrimento che hanno contribuito a fare la storia dei videogames negli anni Novanta. Ultimo episodio della famosa serie Sega, da qualche tempo Streets of Rage III è disponibile per la ludoteca della Virtual Console del Wii al costo di 800 Wii Points, per la gioia di tutti coloro che all’epoca ebbero modo di apprezzare la qualità di un gioco che, pur ispirandosi fondamentalmente al mitico Final Fight, riuscì ad offrire numerosi spunti d’interesse per il pubblico. A distanza di circa quindici anni cosa sarà cambiato?

Tre volte violentoPer dovere di cronaca, partiamo subito con il precisare che il giudizio espresso per questo gioco, inferiore rispetto al secondo episodio, non deve essere inteso come una bocciatura, ma soltanto per constatare l’assoluto valore di SoR II, che allora come oggi risulta sensibilmente superiore nonostante tutto. Questo nonostante il lavoro svolto dagli sviluppatori sia comunque apprezzabile e curato sotto tutti i punti di vista. In questa nuova versione, oltre a poter impersonare i tre personaggi presenti in passato, avrete infatti modo di poter selezionare un nuovo personaggio denominato Zan, che andrà ad affiancarsi ai volti ormai noti di Axel, Blaze e Skate. Le caratteristiche peculiari di questa new entry, come da tradizione, risiedono in una smisurata forza fisica abbinata ad una altrettanto lentezza nei movimenti. Vi ritroverete quindi fin dalle fasi iniziali a considerare molto poco il contributo dato da questo combattanete, preferendo come al solito il vecchio gruppo, sempre estremamente quando si tratta di menar le mani. A livello di meccanica non è cambiato praticamente nulla rispetto al passato, a parte un globale miglioramento che ha interessato l’esecuzione delle mosse speciali e il campionario di azioni di cui ogni personaggio dispone, variabile per tecniche e in relazione agli oggetti (armi) che avrete modo di ottenere lungo i livelli e che potranno concedervi qualche momento di respiro durante le fasi più caotiche. Le scorribande dei nemici su schermo appaiono infatti più pericolose e ben organizzate, nonché supportate da un numero di personaggi superiore rispetto a quanto ci si ricordava e cse è pur vero che questo contribuisce a rendere ogni livello animato da una sfida più che impegnativa, d’altra parte in alcuni casi si rischia di arrivare ad un limite molto pericoloso, in cui i combattimenti si faranno davvero complessi, specialmente in occasione degli scontri di fine stage.

Tutto in una notteIl sistema di controllo cui il gioco si affidava all’epoca, basando tutto sui tre tasti del joypad, è stato ben ripreso dalle differenti configurazioni utilizzabili sul Wii, sempre in grado di assicurare una risposta ai comandi precisa e immediata. Dal punto di vista tecnico, sia il character design che le animazioni sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al passato, ma è possibile notare alcune piccole migliorie per quanto riguarda gli scenari (più particolareggiati e dotati di un miglior senso prospettico) e in particolar modo con i personaggi, dotati di dimensioni più generose e animati con pregevole fattura. La palettte grafica utilizzata è contraddistinta da una ricca gamma di tonalità, tutte ben riprodotte.Il sonoro, vera colonna del gioco, è composto da una ricca serie di brani belli e mai ripetitivi, che si alterneranno lungo i livelli assicurando il giusto coinvolgimento all’azione. Come accennato in precedenza, i combattimenti offrono un ottimo livello di sfida e richiederanno una massiccia (ma estremamente appagante!) dose di violenza allo stato puro per essere portati a termine con soddisfazione. La longevità, unitamente alla possibilità di poter giocare in due, si attsta quindi su discreti livelli, in linea con gli standard del genere e vi consentirà di trascorrere piacevoli e spensierate ore in compagnia di i uno dei prodotti più attesi su Virtual Console. A livello di coinvolgimento manca un po’ di quel feeling presente nel secondo capitolo, per via di una struttura comunque già vista e poco innovativa rispetto ai passi in avanti compiuti a inizio serie. Resta comunque un ottimo prodotto, appartenente ad un genere ormai quasi scomparso ma che possiede sempre il suo fascino.

– Molto giocabile e divertente

– Violenza digitale appagante

– Eccellente comparto sonoro

– Poche novità rispetto al precedente episodio

– Non il migliore della serie

6.8

Streets of Rage III non apporta sostanziali modifiche in grado di migliorare sensibilmente l’ormai collaudata struttura vista nei primi due episodi, tuttavia risulta un prodotto divertente e interessante sotto ogni punto di vista. La realizzazione tecnica, accattivante per l’epoca e ancora oggi apprezzabile, rende l’atmosfera molto coinvolgente ed è supportata da un’ottima colonna sonora, estremamente orecchiabile anche dopo diversi anni. La scarsità di novità proposte non consentono al titolo Sega di decollare, pur proponendo nel complesso una realizzazione pregevole e risultando privo di gravi difetti. Il miglior esponente della serie resta ancora il secondo episodio, ma se siete appassionati di lunga data di questo prodotto il consiglio è comunque quello di farci un pensierino, senza aspettarsi nulla di speciale.

Voto Recensione di Streets of Rage III - Recensione


6.8

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