Streets of Rage
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a cura di Star Platinum
Le sage videoludiche non si inventano dal nulla, ma dovrebbero nascere dalla precisa volontà di portare su console prodotti nuovi e coinvolgenti, pensando al pubblico ed ai contenuti più che ai profitti fini a se stessi. Qanto appena descritto era un concetto molto in voga durante l’epoca dei sistemi a 16-bit e il gioco cui ci accingiamo a raccontarvi in questa occasione è proprio collocabile all’interno di quella ristretta cerchia di produzioni qualitativamente eccellenti e divenute con gli anni indimenticabili per il grande pubblico. Era il tempo della storica rivalità tra Sega e Nintendo, quello in cui arrivò quasi a sorpresa il mitico Streets of Rage, disponibile su Virtual Console al prezzo di 800 Wii Points.
Le origini del divertimentoPrima che le moderne meccaniche influenzassero il mercato dei videogames, il genere dei picchiaduro a scorrimento era uno dei più inflazionati ma al tempo stesso ricco di esponenti più che meritevoli di attenzione. Streets of Rage non fu che l’ennesima killer application di questo genere, ormai quasi dimenticato dagli sviluppatori. Il prodotto Sega possedeva infatti una realizzazione tecnica strepitosa (che approfondiremo a breve), ma più di ogni altra cosa si distinse dalla massa perchè per la prima volta permetteva di rivivere su una console domestica tutto il coinvolgimento e il divertimento potenzialmente illimitato che solo i grandi classici sanno offrire incondizionatamente. A livello di trama il tutto corrispondeva ai soliti pretesti che vedevano impegnati da una parte un ben bilanciato gruppo di “giustizieri” di strada e dall’altra il solito immancabile gruppo di teppisti più o meno organizzati e decisi a mettere a ferro e fuoco la città. Rispetto ad altri prodotti simili, l’impatto iniziale -allora come oggi- risultava decisamente valido grazie alla possibilità di poter scegliere tra tre personaggi molto curati dal punto di vista grafico e differenti in quanto a caratteristiche peculiari e stile di lotta, che permettevano approcci sufficientemente profondi da rendere ogni sessione unica e molto appagante a livello di giocabilità.A distanza di oltre quindici anni fa un certo effetto notare che malgrado tutto i valori positivi espressi all’epoca sono rimasti inalterati in questo passaggio su Virtual Console, grazie ad un gameplay sempre piacevole e ricco di tocchi di classe.
Squadra che vince non si cambiaL’impatto iniziale con questo prodotto Sega non può che essere dei più positivi. A livello tecnico, pur non risultando il migliore dei tre capitoli pubblicati, dispone di una grafica accattivante e ricca di dettagli soprattutto se confrontata con la media delle produzioni di quel periodo. Le ambientazioni sono varie e la palette grafica generosa, senza contare l’ottima caratterizzazione di personaggi e mosse speciali, che fanno uso di un buon numero di tecniche differenti. Altrettanto pregevole il sonoro, nonostante non si raggiungano mai piccchi di eccellenza. Il vero punto di forza del gioco risiede nella meccanica, all’apparenza molto lineare e classica ma in grado di dispensare molto divertimento sia durante partite in singolo che in multiplayer. L’ottimo livello di difficoltà è leggermente scalfitto da un’intelligenza artificiale dei nemici occasionalmente sottotono, tuttavia gli scontri con i boss di fine livello compensano questo lieve difetto donando al titolo un’atmosfera molto dinamica che non mancherà di coinvolgere il giocatore dall’inizio alla fine. Il sistema di controllo come sempre oramai si affida a diverse configurazioni personalizzabili e tutte efficaci e precise, risultando quanto di meglio si possa chiedere in tal senso. Non vi fosse in giro un certo Streets of Rage II consiglieremmo questo prodotto senza alcuna riserva, ma nonostante questa indicazione il gioco merita di essere preso seriamente in considerazione da tutti gli appassionati di picchiaduro e da chiunque sia intenzionato a completare la trilogia portandosi a casa un vero mito dei videogames.
– Un classico che ha fatto storia
– Divertimento garantito
– Multiplayer pregevole
– Tecnicamente non il massimo
– Intelligenza artificiale limitata
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Il primo Streets of Rage non si può dimenticare con facilità. Nell’epoca d’oro dei picchiaduro a scorrimento ha rappresentato per molti appassionati di videogames una vera e propria colonna nonché uno dei migliori giochi pubblicati su Mega Drive. La versione per Virtual Console non tradisce le attese e riporta al suo antico splendore un prodotto molto divertente, dotato di una giocabilità vecchio stile e più che valido dal punto di vista della rigiocabilità, soprattutto in multiplayer. Sicuramente non ci troviamo di fronte al miglior picchiaduro esistente, nè all’episodio perfetto di questa serie, tuttavia i motivi per apprezzare questo gioco sono molteplici e se deciderete d’investire i vostri Wii Points resterete soddisfatti per l’acquisto.
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