Recensione

Street Supremacy

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a cura di Raiden

Alcuni di noi ricorderanno Tokyo Extreme Racer, serie automobilistica di Genki sviluppata per Dreamcast e PSOne. La versione per la console di casa Sega, in particolare, proponeva un sistema di gioco piuttosto innovativo, sicuramente fuori dagli schemi e decisamente distante anni luce da giochi dall’impostazione più classica per quanto ibridi o arcade fossero, ovvero F355, Sega Rally o MSR. L’idea di Genki era quella di voler proporre ad un pubblico all’epoca non ancora abituato a giochi del genere, un titolo che avesse per protagoniste le gare clandestine, proponendo una giocabilità discreta, una buona grafica e una sufficiente longevità.Va ricordato però che rispetto agli anni in cui Genki poteva contare sul suo titolo automobilistico originale ed entusiasmante, adesso la software house di Tokyo si trova a dover fare i conti con i colossi attualmente presenti sul mercato delle console, quali la EA Games con la sua serie di straordinario successo Need for Speed (all’epoca era già presente ma solo adesso ci viene riproposta a scadenza periodica) e molte altre compagnie minori che propongono i loro giochi in multipiattaforma, riscuotendo più o meno successo, a seconda dei casi.Genki compie il fatale errore di voler realizzare una trasposizione del vecchio titolo per console da casa, sul portatile PSP di Sony. Il titolo di quest’ultima fatica (non sembra che ne abbiano fatta poi così tanta) è Street Supremacy. Il risultato rasenta l’indecenza e il titolo con cui abbiamo avuto a che fare conferma la brutta opinione che di esso hanno avuto molti giocatori prima di noi.Il sistema di gioco è decisamente obsoleto e non riesce in alcun modo a scalfire i più blasonati titoli dello stesso genere. L’impostazione generale è piuttosto semplice: una volta selezionata la propria vettura tra una serie di marche nipponiche, il giocatore può subito cominciare a gareggiare per conto di una banda sulle autostrade di Tokyo, puntando alla conquista di tutti e quindici i quartieri della città. Le sfide sono previste solo tra due concorrenti (non è possibile gareggiare contro più di un concorrente per volta) e hanno come obiettivo principale quello di mantenere la testa della gara il più a lungo possibile, senza che sia necessario completare il tracciato. A seconda dei nostri risultati otterremo più o meno denaro e questo sarà utilizzabile in seguito per poter acquistare tutta una serie di accessori aggiuntivi e potenziamenti vari per la propria vettura. Anche in questo gioco di guida, così come in molti altri della stessa categoria, minigonne, spoiler, terminali, cerchi in lega, bombolette di NO2 e tanti altri aggeggi utili ai fini del potenziamento della propria automobile, saranno i veri protagonisti della scena.

One on One… e poi?Le sfide “uno contro uno” dunque vengono esattamente copiate dai precedenti titoli di Genki, ma stavolta, su PSP, raramente riusciranno ad entusiasmare come accadeva invece per le console da casa. L’interesse nei confronti di questo mediocre titolo non durerà molto e spesso non si riuscirà ad avere la giusta voglia che possa stimolare a ricominciare un’altra partita subito dopo averne conclusa una. Tutto consiste nel rimanere in testa per tutta la durata della gara e due barre colorate sulla parte alta dello schermo ci aiuteranno a capire la situazione: la barra del concorrente che sta dietro si consumerà fin quando questi non riuscirà nell’intento (quasi mai veramente difficile) di superare il pilota in testa, la cui barra invece sarà inchiodata sempre allo stesso livello per tutta la durata della sua supremazia nella gara. Un’impostazione arcade, che potrebbe fare invidia più ad un picchiaduro che ad un racing game, smorzata solo da un utilizzo sapiente che dovremo fare del freno e del D-pad (piccoli tocchi saranno spesso indispensabili per non finire fuori strada) che richiama ad un tipo di gioco un tantino più simulativo (per modo di dire!). Considerando che il gioco è ambientato nelle autostrade di Tokyo, avremo a disposizione grandi quantitativi di Turbo, con cui poter aumentare consistentemente il nostro gap di vantaggio nei confronti dell’avversario oppure diminuire il suo nel caso in cui fossimo noi a mangiare la polvere dietro di lui.

FlopStreet Supremacy non può essere considerato un episodio ben riuscito di una serie che non è dispiaciuta a nessuno sulle console da casa (specialmente su Dreamcast). Per il portatile di casa Sony ci viene proposto un “giochino” che presenta moltissime lacune e che riesce ad annoiare anche durante le corse, sfidando il giocatore ad evitare di premere il tasto start e abbandonare la gara per fiondarsi a giocare con qualcos’altro. Graficamente non sarebbe neanche malaccio ma diverse lacune nella programmazione palesano spesso scalettature ed in generale una grafica al di sotto della media. Titoli di corsa per PSP se ne sono visti, nessuno in effetti mi è sembrato particolarmente esaltante, pur avendone giocati alcuni che meritavano in ogni caso rispetto per il lavoro svolto ma lo scarso impegno della Genki va purtroppo denunciato in considerazione di molti altri titoli sicuramente migliori ed acquistabili anche a minor prezzo (Need for Speed Most Wanted per esempio). Una scarsa cura per i dettagli dei circuiti, i quali appaiono scarni e sempre immersi nel buio notturno, una sorta di escamotage, questo, per risparmiare sui particolari che invece dovrebbero arricchire le strade nelle quali corriamo e rendere il gioco più colorato ed accattivante. Da notare anche la scarsa presenza di traffico per le strade (anche qui un voluto risparmio di dettagli grafici) ed un lieve ma sgradevole aliasing. Il senso della velocità non è reso bene e ciò impedisce alle corse di essere coinvolgenti al punto giusto.Il reparto sonoro dal canto suo, non si sottrae alle nostre lamentele, poiché presenta delle musiche ripetitive ed anonime nei menu ed altre snervanti durante le gare. Gli effetti sonori non sono realizzati troppo male ma non possono essere considerati molto realistici. Forse alla Genki dovrebbero spiegare che un gioco di corse arcade può avere effetti sonori simili a quelli reali e che il titolo non rischierebbe di rovinare la sua impostazione originaria se tali effetti venissero utilizzati. L’intelligenza artificiale fa acqua da tutte le parti. Le nostre vetture non differiscono poi tanto tra loro per le caratteristiche e spesso non noteremo in maniera significativa le modifiche che di volta in volta apporteremo ad esse ricorrendo al tuning. Le autovetture controllate dalla CPU inoltre, gareggiano sempre allo stesso modo, senza possedere tecniche di sorpasso personali e differenti e senza fare altro che correre più o meno veloce a seconda del livello di difficoltà che andremo ad impostare. Sembra che i rivali siano come trattenuti dall’andare veloce nel caso in cui scegliessimo di giocare al minimo livello di difficoltà, limitandosi a schiacciare di più l’acceleratore in corrispondenza di un più elevato nostro grado di abilità. Come se non bastasse, se dovessimo essere secondi, per quanto impegnativo a volte possa essere riuscire ad avvicinarsi agli avversari, essi non faranno quasi nulla per evitare il nostro sorpasso, se non, come già detto, cercare di correre più forte, ma non tenteranno mai di ostacolare il nostro tentativo di prendere la loro scia e si scanseranno quando ormai ci troveremo testa a testa con essi. E’ facile capire come un gioco con così tanti difetti non possa essere molto longevo, non fosse altro che per il modo in cui esso è stato realizzato e per le poche modalità che offre. Forse in multiplayer qualcuno potrebbe anche trovarlo divertente…per pochi secondi! Non appena vi renderete conto che la modalità a più giocatori in Wi-Fi è stata realizzata in maniera disastrosa getterete via l’UMD per utilizzarlo molto più consonamente come sottobicchiere: la modalità multigiocatore senza fili semplicemente non funziona come dovrebbe. Spesso capiterà che, dopo aver connesso due PSP, queste continueranno ad inviarsi i dati del gioco l’un l’altra ma non di rado tali dati non saranno sincronizzati tra loro e tutto sfocerà in un completo sfacelo in quanto potrete assistere a momenti di gioco (o meglio di “non – gioco”) in cui le due macchine portatili risulteranno disconnesse, pur essendo in realtà connesse, oppure ancora, avrete modo di assistere a scene sconcertanti in cui, sulla vostra PSP, sarete in testa, mentre sulla console dell’amico a cui sarete collegati, la vostra vettura risulterà in seconda posizione o ferma immobile alla linea di partenza o magari spiaccicata contro qualche palo o muro.Se giocherete contro un amico, realizzerete di poter arrivare primi entrambi insomma, ognuno primo classificato nella propria console portatile.

– E’ un gioco di corse…

– C’è il tuning!

– IA al di sotto della media

– Modalità multiplayer pessima

4.3

Nulla da fare, Genki ha toppato in pieno con questo titolo realizzato in maniera approssimativa e più vicino alle mediocri versioni per PSOne sia dal punto di vista della realizzazione tecnica che della giocabilità. Niente di Tokyo Extreme Racer per Sega Dreamcast può essere accomunato a questo titolo per PSP, se non l’impostazione generale delle gare e l’impronta tipicamente arcade. Street Supremacy non può essere considerato un titolo di cui ipotizzare l’acquisto. Il mio consiglio sarebbe piuttosto quello di chiederlo in prestito, noleggiarlo o farvelo regalare, al massimo, ma solo se sarete consapevoli del fatto che il divertimento non durerà più di due o tre minuti e che (e mi riferisco agli appassionati di tuning e potenziamenti vari) le varie modifiche che apporterete alla vostra vettura non saranno mai di significativo rilievo.

Voto Recensione di Street Supremacy - Recensione


4.3

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