Street Football
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a cura di Star Platinum
Le qualità artistiche e tecniche di una serie animata si possono trasportare in maniera estremamente fedele su console, se supportate da una realizzazione tecnica adeguata. Questo è proprio il caso di Street Football, prodotto inizialmente nato dalla penna di Stefano Benni sotto forma di romanzo e divenuto in breve tempo un cartone animato di successo distribuito in oltre cento paesi con il nome originale de La Compagnia dei Celestini. Il videogame, forte del successo ormai consolidato del brand, prova quindi a proporre le tematiche di lealtà ed amicizia già ammirate da parte di tutti coloro che hanno avuto di assistere alla trasmissione di questa serie, ma il risultato ottenuto sarà altrettanto coinvolgente? Continuate a leggere per scoprirlo.
Il pallone per amicoUna volta avviato il gioco vi renderete immediatamente conto dell’elevata fedeltà nei confronti della serie animata, non soltanto per quanto riguarda il comparto grafico ma per la struttura narrativa vera e propria, che vi porterà a visitare innumerevoli paesi del mondo alla ricerca di nuovi sfidanti per il vostro sport preferito, una sorta di variante del calcio in cui le regole principali altro non sono che il rispetto per l’avversario e per tutti quei valori quali lealtà, sportività ed amicizia che troppo spesso si è abituati a non considerare all’interno dei seriosi videogames calcistici, nè purtroppo sui campi da gioco vero e proprio. Organizzare un torneo di Pallastrada però non è compito semplice e dovrete inoltre evitare che le autorità interferscano con le vostre ambizioni.Ne deriva quindi che l’esperienza di gioco appare piacevole e divertente ma purtroppo mostra quasi subito tutti i limiti legati ad un approccio fin troppo semplicistico ed irrimediabilmente limitato per via del target molto giovane cui questo prodotto sembra destinato. Anche in questo caso ritroverete Lucifero e tutti i protagonisti delle vicende animate, impegnati all’interno di una struttura che abbinerà doti calcistiche ad una consistente componente platform. I numerosi livelli presenti richiederanno infatti di utilizzare, seppur in modo limitato, le caratteristiche del Nintendo DS e richiederanno la risoluzione di alcuni semplici enigmi sotto forma di minigiochi ed altre prove di abilità più o meno riuscite.
Campioni si nasceOgni ambientazione che vi capiterà di visitare dovrà essere affrontata seguendo uno schema sostanzialmente identico al precedente, abbinando quindi una certa tecnica per quel che riguarda i fondamentali calcistici di cui il vostro personaggio dispone ad azioni molto meno tradizionali e in linea con quello che sulla carta dovrebbe rappresentare una variante di un titolo sportivo. Se da questo punto di vista bisogna ammettere che la coerenza con la serie animata non fa rimpiangere una meccanica più orientata verso licenze, regole ufficiali e simili, d’altra parte è innegabile che il divertimento risulta strettamente legato al vostro grado di conoscenza del prodotto in questione, in quanto altrimenti il rischio di non sentirsi coinvolti pienamente esiste ed è pure piuttosto elevato. Ciò è facilmente identificabile anche in uno studio troppo superficiale del sistema di controllo che, come accennato in precedenza, inizialmente sembra in grado di sfruttare molte delle caratteristiche peculiari della console quali lo stylus e il microfono, ma a conti fatti ci si ritrova di fronte ad un maldestro tentativo per rendere più vario un gameplay che risulta comunque piacevole, ma non certo eccellente.Precisato questo, va comunque sottolineato che nel complesso i comandi impartiti risultano sempre precisi e la linearità della storia difficilmente può trarre in inganno portandovi ad un vicolo cieco. Sicuramente la varietà tra un livello e l’altro è davvero ridotta ai minimi termini, con azioni spesso ripetute e ben pochi extra da sbloccare a gioco ultimato, senza dimenticare l’assenza di una modalità in grado di rendere questo prodotto appetibile per chi predilige il multiplayer o cerca comunque nuovi stimoli all’avventura principale.
Leali fino in fondoIn un mercato videoludico sempre più inflazionato da titoli legati alla violenza troppo spesso fine a se stessa, fa piacere poter commentare un prodotto pensato per i più giovani ma non per questo mal realizzato. Street Football è sicuramente un gioco dallo stile inconfondibile e dotato di una meccanica ibrida che funziona in maniera più che pregevole. La struttura base si affida ad un riuscito mix tra platform e sport, risultando omogenea anche se non così profonda come ci si sarebbe aspettato. La possibilità di poter proseguire attraverso una semplice risoluzione di enigmi e minigames non offre un livello di sfida adeguato, tuttavia è sicuramente degno di nota l’impegno degli sviluppatori a realizzare un prodotto fedele al cartone animato e che trasmette nel suo insieme dei valori importanti a livello umano prima che sportivo.La realizzazione tecnica offre una grafica curata e ricca di colori, con un character design simpatico anche se fn troppo semplice per quel che riguarda le ambientazioni e gli effetti grafici in generale. Piuttosto anonimo il sonoro, anche se nel complesso non risulta mai stancante o fastidioso. Sicramente si tratta di un prodotto molto particolare e non certo esente da difetti, ma sarebbe un errore giudicarlo negativamente senza considerare che di titoli di elevata qualità pensati per i più piccoli ve ne sono davvero pochi in circolazione. Sicuramente non un capolavoro, ma un gioco da prendere in considerazione senza particolari riserve, non fosse altro per la vostra età anagrafica.
– Grafica accattivante
– Molto fedele alla serie animata
– Concept interessante
– Sonoro sottotono
– Pensato per un target giovane
6.8
Street Football è uno di quei prodotti che potrebbe faticare a ritagliarsi un proprio spazio nel mercato a causa di un’originalità che troppo spesso viene interpretata come fuori dagli schemi e non in linea con le richieste della massa.
Il gioco, fortemente ispirato al cartone animato, offre più di uno spunto interessante ma non sempre è supportato da elementi tecnici in grado di elevarlo ad un livello di eccellenza, con la conseguenza che solo in alcuni frangenti il divertimento ottenuto sarà davvero elevato. Un titolo quindi destinato ai più giovani, ma che potrebbe piacere a tutti e che, una volta tanto, può essere preso da esempio per sfatare quel falso luogo comune che vorrebbe tutti i videogames come portatori di violenza e diseducazione civica. Se lo trovate in giro fateci un pensierino, potreste rimanerne piacevolmente sorpresi.
Voto Recensione di Street Football - Recensione
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