Recensione

Street Fighter X Mega Man

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a cura di Specialized

Il Verdetto di SpazioGames

7.5

Lo scorso anno si è festeggiato il quarto di secolo di Mega Man e nonostante ciò Capcom se ne è stata con le mani in mano. E’ vero che la saga dell’omino blu non ha lo stesso appeal di altri brand storici del produttore nipponico, ma se non fosse stato per il “Mega Fan” Seow Zong Hui questo importante compleanno non si sarebbe nemmeno festeggiato. E’ stato infatti questo volenteroso ragazzo di Singapore a tirare fuori dal cilindro Street Fighter X Mega Man, per poi sottoporlo a Capcom che in fretta e furia, e amministrando solo la parte promozionale e di marketing, l’ha messo a disposizione gratuitamente sul suo sito (naturalmente solo per PC).
Mega Man contro tutti
Molto probabilmente l’idea di Zong Hui di coinvolgere anche il brand di Street Fighter ha convinto Capcom a dare un minimo supporto al progetto, ma alla fine quello che più conta è vedere il gioco fatto e finito e tuffarsi per qualche ora nella mai dimenticata era degli 8 bit. Street Fighter X Mega Man è infatti un chiaro omaggio all’epopea del NES di fine anni ’80, quando Mega Man mosse i primi passi sulla console di Nintendo dove rimase fino al ’93 con Mega Man 6. Se adorate quel periodo, quei colori, quegli sprite e soprattutto quelle musichette che contagiano come poche altre, questo delizioso omaggio alle meraviglie a 8 bit non potrà che sfamare i vostri appetiti più nostalgici. Il fatto poi che Zong Hui abbia scelto come boss di fine livello otto dei più famosi lottatori di Street Fighter è un’altra evidente concessione alla nostalgia, anche perchè le musiche di Luke Esquivel sono un perfetto mix tra i temi storici di Mega Man e quelli altrettanto leggendari di Street Fighter. I lottatori scelti sono Rolento, Dhalsim, Urien, Ryu, Blanka, Rose, C.Viper e Chun Li, ognuno inserito nel gioco con le proprie mosse e i propri attacchi distintivi. Naturalmente sono proprio gli scontri con questi boss gli exploit più attesi del gioco, nonché i frangenti dove la formula hardcore del gioco risalta maggiormente.
Ispirazione a intermittenza
Uscirne vincitori dà certamente enormi soddisfazioni, ma per riuscirci si devono sudare le proverbiali sette camicie capendo i pattern di attacco, non facendo passi falsi, scegliendo gli attacchi giusti e muovendosi come ossessi per evitare le mosse più devastanti (e vi assicuriamo che avere la meglio su Ruy è un’autentica impresa). Il leitmotiv dell’elevata difficoltà va comunque riferito all’intero gioco e in fondo c’era da aspettarselo. Fermo restando il consiglio di giocare con un pad per Xbox 360 (con la tastiera si rischia davvero di diventare matti), abbiamo riscontrato diversi problemi di configurazione dei controlli, anche se dopo un po’ siamo riusciti a utilizzare il D-Pad invece dello stick analogico per i movimenti. La formula di gioco fatta di salti, spari, scivolate, scale e piattaforme rimane la stessa di sempre e il level-design è a tratti molto ispirato, sebbene alcuni scenari come quello di Chun Li si trascinino stancamente dall’inizio alla fine senza grandi sorprese. 
Il platform per pochi adepti
Il limite più grande del gioco rimane comunque l’assenza di un qualsiasi sistema di salvataggio, che rende il tutto ancor più elitario e frustrante e allontanerà immediatamente molti potenziali giocatori, soprattutto quelli abituati a Street Fighter che magari pensano di scaricare le tensioni della giornata con un platform piacevole e non troppo impegnativo. Certo, se poi si spulciano i vari walkthrough su YouTube, c’è qualche extraterrestre capace di completare il gioco in meno di mezz’ora senza mai morire. Se però non conoscete ogni minima mossa dei nemici e le tempistiche perfetti degli attacchi, scordatevi queste imprese da record e mettete in conto imprecazioni a non finire. Se invece tutto ciò non vi spaventa e anzi vi manca un titolo di altri tempi con cui confrontare le vostre abilità videoludiche, Street Fighter X Mega Man rimane un titolo indubbiamente valido e tosto, gratuito e ricco di belle musiche sebbene non sempre ispiratissimo nel level-design. 

– I nostalgici dell’era 8 bit lo adoreranno

– Bella colonna sonora

– I lottatori di Street Fighter sono resi in modo molto fedele

– Gioco gratuito

– Non si può salvare

– Picchi di difficoltà inusitati

– Non è un gioco per tutti

– Alcuni livelli meno ispirati di altri

7.5

Un titolo come Street Fighter X Mega Man si ama alla follia o si detesta già dopo pochi minuti, soprattutto se non si è nostalgici degli 8 bit e se si è allergici alla frustrazione di stampo videoludico. Eppure questo omaggio gratuito a Mega Man e a Street Fighter ha un suo perchè e convince anche grazie ai celebri lottatori di Street Fighter, qui riproposti come boss di fine livello con le movenze, le mosse e gli attacchi fedeli alla serie originale. Trattandosi poi di un gioco gratuito, non costa nulla scaricarlo e provarlo. Molti lo odieranno, ma anche in questo caso scopriranno come si videogiocava un quarto di secolo fa. Non male come lezione di storia.

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