Recensione

Street Fighter II: Champion Edition

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a cura di Melkor

Presentare un titolo come Street Fighter II: Champion Edition può risultare una delle cose più inutili considerando l’innumerevole serie di episodi e versioni di cui questa saga si compone, quindi passeremo direttamente a descrivere la storia di quella che fu l’ennesima versione di un classico senza eguali.Quella che è apparsa ultimamente sul catalogo della Virtual Console Nintendo è infatti la versione del picchiaduro nata per PC Engine agli inizi degli anni Novanta nel tentativo da parte di Capcom di cavalcare ulteriormente l’onda del successo ottenuto su Super Nintendo e Sega Mega Drive. Ci troviamo quindi di fronte ad una conversione che, come vedremo, presenta quasi ogni aspetto in comune con quelle già rilasciate sulla VC e cercheremo quindi di capire se vale la pensa d’investire ulteriori 700 Wii Points per questo prodotto. Che il combattimento abbia inizio.

A volte ritornano… ancora?Dodici lottatori, modalità per singolo giocatore e Versus oltre al classico bonus stage. Ecco tutto quello che troverete all’interno di Street Fighter II: Champion Edition.Entrando nel particolare del gioco, potrete utilizzare i principali protagonisti della saga ossia Ryu, Honda, Blanka, Guile, Ken, Chun-Li, Zangief, Dhalsim, M.Bison, Balrog, Sagat e Vega attraverso i classici stage che vi porteranno in giro per il mondo.La descrizione del gioco potrebbe risultare in pratica identica in ogni aspetto a quello realizzato in onore della versione Super Nintendo oppure Mega Drive quindi piuttosto che andare ad elencare pregi e difetti di questa ennesima reincarnazione preferiamo maggiormente analizzare l’unica differenza presente ossia il sistema di controllo. Il pad del Pc Engine presentava infatti solo due pulsanti e questo consentirà l’utilizzo del semplice Wii Remote in posizione orizzontale per effettuare tutte le possibili combo. Come fare a controllare alla perfezione il vostro alter ego virtuale quindi? Semplice, utilizzando anche i tasti non adibiti a tale funzione come il + ed il -. Se infatti giocare a questa serie da sempre ha avuto come conseguenza dolori alle dita ed artrosi precoci alle mani questa volta dovrete avere le abilità di un uomo di gomma per riuscire ad effettuare una serie di calci senza correre in ospedale con qualche falange traumatizzata. A venire fortunatamente incontro alle nostre esigenze fisiche arriva la possibilità di utilizzare il Classic Controller in quanto successivamente alla release ufficiale dell’epoca venne distribuito un controller per PC Engine a sei tasti, probabilmente per cercare di sopperire alle sofferenze dei giocatori di un tempo. Ovviamente seguendo questa seconda configurazione le cose migliorano di gran lunga, ma il risultato è lo stesso che otterrete scaricando ad esempio la versione per Mega Drive. In pratica senza volerlo sono stati rilasciati sulla Virtual Console due titoli identici che solo un grande amante della serie potrà acquistare contemporaneamente senza pentirsi dei aver speso centinaia di punti invano.Vi è comunque ben poco altro da dire sulla particolarità di questa versione e già ora ci sentiamo di consigliare l’acquisto solo a coloro che hanno già ottenuto lo stesso gioco in versione console.Tornando agli aspetti di base dobbiamo ricordare che non ci troviamo di fronte alla versione Turbo e di conseguenza la velocità del gameplay sarà quella standard mentre a rendere l’azione più divertente ecco ritornare i classici livelli bonus che dai barili alla macchina da distruggere porteranno più di una volta il sorriso sul volto dei giocatori, rappresentando ormai un vero classico di scuola Capcom.

Piccole variazioni sul temaAnche tecnicamente la versione PC Engine risulta speculare per molti aspetti a quella pubblicata per console, ma forse proprio sotto l’aspetto grafico vi sono delle piccole ma cruciali differenze. In fase di sviluppo infatti si cercò di mirare ad una conversione quanto più fedele possibile a quella arcade e proprio grazie alle potenzialità hardware possiamo denotare in alcuni punti effetti e particolari non presenti su Mega Drive. Si tratta comunque di piccoli dettagli che gran parte dell’utenza non riuscirà a percepire ma che pone almeno in questo frangente questa conversione un gradino più in alto delle sue rivali. Da segnalare inoltre una buona palette di colori ed una serie di effetti cromatici riscontrabili in alcune mosse davvero ben realizzate.Quel piccolo vantaggio ottenuto a fatica sotto l’aspetto grafico viene tuttavia ben presto riequilibrato da un comparto sonoro inferiore rispetto alle altre realizzazioni sia per quanto riguarda le voci sia per l’apporto qualitativo in generale, che riesce ad essere appena sufficiente. Un vero peccato in quanto proprio per questa carenza la scelta dell’utenza difficilmente cadrà verso questa versione.Questa ennesima conversione del titolo Capcom deve quindi affrontare una battaglia su due fronti in quanto, se da un lato il passare del tempo e le numerose conversioni in HD e con modalità online difficilmente riusciranno a lasciare qualche minuto a titoli più old-style, allo stesso tempo quei pochi che vorranno provare il brivido dell’originale avranno delle scelte più interessanti rispetto a questa versione portando a delle ovvie conseguenze.Consigliamo comunque il download ai veri amanti della serie ed anche a coloro che non riescono a resistere senza sapere di possedere ogni Street Fighter uscito sulla faccia della Terra. Per tutti gli altri sarà meglio orientarsi altrove.

– E’ Street Fighter II

– Buon livello visivo…

-…ma sonoro appena sufficiente

– Troppo simile ad altre versioni

– Alcuni potrebbero essere ormai stanchi

6.5

Street Fighter è una fede per molti giocatori e proprio in questo caso servirà una grande forza di volontà per acquistare un titolo che presenta più di un doppione all’interno della Virtual Console Nintendo. Se infatti non avete ancora scaricato nessuna conversione e volete partire da zero potete tranquillamente fare un pensiero a questa edizione (purchè non consideriate il Wii Remote e vi dedichiate al Classic Controller), ma nel caso aveste già almeno un paio di episodi della saga, allora meglio guardare oltre in quanto vi è ben poco da aggiungere a quanto avrete già visto.

Comparto sonoro a parte ci troviamo comunque di fronte ad una buona conversione che in senso assoluto riesce a catturare l’essenza della serie classica e che dal punto di vista grafico riesce a battere di qualche piccolo punto le tantissime altre versioni.

Una occasione come un’altra di lanciare un paio di Hadouken.

Voto Recensione di Street Fighter II: Champion Edition - Recensione


6.5

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