Recensione

Street Fighter Alpha 3

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a cura di Ryuken

Dopo le fantasmagorie di SSF2XR tornano sul piccolo di casa Nintendo i lottatori di Capcom, la saga è sempre quella di Street Fighter ma questa volta avrete a che fare con Ryu, Ken e soci da giovani, ovvero, prima che le vicende di SF abbiano inizio. Come saprete, la saga degli Street Fighter Zero (in versione nippo) o Alpha (per noi occidentali) ha luogo in un momento temporale antecedente agli episodi che si sono svolti dal primo Street Fighter in avanti. Ritroviamo gli storici fighters ringiovaniti accompagnati da altri provenienti da Final Fight e altre saghe mazzuolatorie Capcom.Il giochillo in questione è già apparso su due console casalinghe del calibro di PSX e soprattutto DC, vediamo perciò come se la sono cavata gli sviluppatori nel trasporre un gioco così grosso in un formato così piccolo.

Come se l’è cavata il GBA?Direi egregiamente. Già in occasione di SSF2XR Capcom aveva dato dimostrazione della sua abilità nel trasporre su portatile uno dei coin-op più famosi della storia dei beat’em up ed anche questa volta non ha deluso, presentando ai numerosi fan del gioco una trasposizione impeccabile e sopra la media dei titoli GBA.Però prima di entrare nello specifico delle caratteristiche tecniche, vediamo cosa ci riserva il gioco in quanto a modalità. Le novità non sono di certo stravolgenti per coloro che possiedono già le release PSX o DC, ma vederlo trasposto su un cartuccino miniscolo fa sempre una certa impressione. Il numero di personaggi selezionabili fin da subito, in un gioco del genere in formato portatile, è da record: ben 31, più due lottatori nascosti. Rispetto alle versioni per le console casalinghe si nota il taglio di qualche lottatore (mi pare di ricordare che su PSX ce ne fossero in tutto 37, dei quali quattro nascosti) e la mancanza del world tour. La modalità principe è la singola, nella quale dovrete selezionare il vostro eroe e portarlo alla sfida finale contro il cattivone di turno (dico di turno perché ogni singolo fighter ha una sua storia, per cui non tutti incontreranno lo stesso boss finale) nel classico stile di combattimento al meglio dei tre roud.L’arsenale di mosse è rimasto tale e quale alle release maggiori ed il sistema di controllo è del tutto simile a quello di SSF2XR e totalmente configurabile come più vi aggrada. Perciò 2 tasti per i colpi potenti, altri due per i medi ed una combinazione degli stessi per i colpi deboli.Per il resto troviamo la classica opzione per due giocatori (sfruttabile tramite cavo link collegato ad un altro GBA con relativa copia del gioco), la modalità allenamento ed il survival mode (da sbloccare).

Sala giochi tascabile?Beh, osservando la grafica di questo gioco non si può affermare altrimenti, le chicche si sprecano ed il livello di dettaglio, soprattutto dei fondali, è grande. Gli stage di combattimento sono il fiore all’occhiello della realizzazione tecnica, quello che colpisce maggiormente è l’incredibile fattura delle nuvole in movimento: cosa che fino a pochi anni fa era impossibile vedere su un portatile. Anche la ricchezza di particolare e le diverse sfaccettature fanno urlare al miracolo. Non faccio fatica ad affermare che ci troviamo di fronte ai migliori livelli visti fino ad oggi in un picchiaduro per GBA. Anche i diversi sprite sono ben realizzati pur non riuscendo a raggiungere la magnificenza riscontrata in quelli di SSF2XR, le animazioni sono numerose e molto ben fatte, la riproduzione dei colpi speciali e delle super mosse è resa alla grande, ma quello che non convince è lo stile grafico troppo fumettoso che contraddistingue questa serie e fa preferire quello più serioso di SSF2XR. I colori su schermo sono tantissimi e contribuiscono ad arricchire di “luce” gli scenari dei duelli, cosa molto utile per una console che non possiede la retroilluminazione.Sul fronte audio si riscontrano i tagli maggiori, dovuti principalmente alle limitazioni hardware del GBA e del supporto su cartuccia. I motivetti pur non essendo gli stessi ascoltati nelle altre versioni si comportano comunque discretamente non risultando mai fastidiosi, ma a volte banali: un po’ troppo per bambinetti. Molto ben fatti invece gli effetti sonori ed i timbri vocali dei lottatori.

Bellissimi gli stage.

Livello di dettaglio eccellente.

E’ sempre SF.

Stile grafico che non convince appieno.

Troppo difficile eseguire le fireball.

Meno tecnico rispetto a SSF2XR.

8.5

Secondo il sottoscritto SFA3, pur essendo un bellissimo gioco, non riesce a scalzare dal trono di miglior beat’em up SSF2XR che rimane la prima scelta per GBA. I motivi principali vanno ricercati nello stile di disegno troppo infantile dei personaggi e in una minor tecnicità degli incontri il cui esito finale si dimostra spesso troppo casuale e indipendente dalla volontà del giocatore. In più si denota una certa difficoltà nell’eseguire le fireball, mossa fondamentale di molti personaggi, il che limita le potenzialità di combattimento dei videogiocatori che si troveranno costretti ad utilizzare mosse meno efficaci. SFA3 sul portatile di casa Nintendo è il numero 2.

Voto Recensione di Street Fighter Alpha 3 - Recensione


8.5

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