Recensione

Steel Diver

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a cura di Spoudaios

Il genere simulativo su console può contare ormai su molte serie ben consolidate, ma ciò non impedisce l’arricchirsi di tanto in tanto di esponenti nuovi, realizzati su concept di gioco inediti ed originali. Proprio sull’originalità si basa uno degli ultimissimi brand firmati Nintendo, realizzato appositamente per infoltire la line up (quasi) iniziale del neonato Nintendo 3DS. Come rinunciare all’occasione di poter dire: pronti ad immergervi nel mondo di Steel Diver?

Acciaio marinoCome ben lascia intuire il nome (almeno a chi mastica un po’ di lingua anglofona) il nuovo software made in Nintendo vi calerà letteralmente negli abissi oceanici mettendovi alla guida di imponenti sottomarini. Avviato il gioco, il menù principale vi proporrà tre modalità, basate ciascuna su un elemento chiave: Velocità, Precisione, Strategia. Procedendo con ordine, la prima (che risulta essere la principale in fin dei conti) vi chiederà di guidare un sottomarino lungo dei percorsi a scorrimento laterale attraverso due “sottomodalità”, Missioni e Sfida contro il tempo, i cui titoli sono palesemente autoesplicativi. Le Missioni, sette in tutto (più una numero zero contenente un breve tutorial) vi permetteranno di seguire quel minimo di trama appena abbozzata, un semplice pretesto utile a motivare i compiti assegnati; questi non spiccano certo per varietà, limitandosi al dover seguire un determinato percorso arrivando indenni alla meta prefissata e nelle ultime quattro missioni sconfiggere i canonici boss di fine livello. In Sfida contro il tempo troveremo altri otto percorsi, in questo caso l’unico obbiettivo è raggiungere il traguardo entro il tempo limite facendo attenzione ai numerosi ostacoli presenti lungo il cammino. Ciascun livello della sezione Velocità è affrontabile con uno dei tre sottomarini messi a disposizione, i quali differiscono in quanto a manovrabilità: si tratta di un modo leggermente diverso dal solito per scegliere il livello di difficoltà. La seconda sezione, Precisione, vi metterà davanti il periscopio gettandovi nel bel mezzo di una battaglia navale, contro nemici da abbattere a suon di potenti siluri. In questo frangente è possibile sfruttare il sensore di movimento del Nintendo 3DS per spostare la visuale lateralmente, possibilità divertente ma scomoda se non si vuol perdere la corretta visualizzazione del 3D. Le furiose battaglie possono essere affrontate in superficie, su un mare abbastanza calmo oppure durante una tempesta o, infine, sott’acqua, nel qual caso per scovare i nemici più lontani sarà necessario l’utilizzo di un piccolo radar. Per aggiungere un pizzico di motivazione al tutto Nintendo ha pensato di inserire queste sfide anche a conclusione di alcuni livelli della sezione missioni, con uno scopo ben preciso: abbattere più nemici possibili in appena 30 secondi al fine di sbloccare degli emblemi da apporre sul proprio sottomarino; una determinata quantità di ciascuno di questi darà al mezzo scelto una particolare abilità utile ad affrontare (o riaffrontare) più velocemente le missioni principali. Infine, la terza ed ultima sezione, Strategia, propone un gioco strategico discretamente divertente imparentato con la classica battaglia navale, giocabile contro il computer o contro un amico in modalità download (pertanto sarà necessaria una sola scheda di gioco); questo purtroppo è l’unico e timido barlume di multiplayer che troviamo in Steel Diver. Come ben evidente, l’offerta non è di certo delle più abbondanti, attestandosi su circa le quattro-cinque ore di gioco (a meno di non voler continuamente migliorare i propri record, fattore comunque secondario). A testimoniare la limitatezza dei contenuti di Steel Diver è il fatto che fosse un titolo originariamente concepito come 3DSWare, inspiegabilmente proposto in versione retail a prezzo pieno.

Sottomarini sensibili al toccoQualsiasi modalità di gioco scegliate, in Steel Diver l’unico metodo di controllo prevede l’uso esclusivo del touch screen per qualsiasi comando, rendendo i pulsanti fisici assolutamente inerti. Tramite pennino dovremo quindi regolare velocità, profondità e inclinazione dei sottomarini, utilizzare missili e siluri, insomma proprio tutto quanto è possibile fare. Purtroppo non sempre la sensibilità è all’altezza della situazione, specialmente nei livelli più intricati della sezione Missioni, in cui il tempismo risulta fondamentale e i repentini cambi di manovra e rotta sono sempre dietro l’angolo. Giocare con i regolatori di profondità e velocità richiede una precisione e reattività che spesso manca, fattore che può avere come risultato collisioni indesiderate che smorzano l’azione e possono divenire irritanti fino a causare frustranti game over. Nel complesso manovrare i sottomarini e riuscire ad intuire le combinazioni più efficaci è divertente e gratificante, considerando il livello di difficoltà medio alto dei percorsi, ma alla lunga ripetitivo.

Mari in treddìCome ogni titolo destinato alla neonata console portatile Nintendo, la caratteristica saliente dal punto di vista estetico non può che essere la stereoscopia. Ebbene, per Steel Diver bisogna fare un discorso doppio e parallelo, l’uno riguardante le sezioni a scorrimento laterale, l’altro per le battaglie in prima persona. Le Missioni principali, svolgendosi tutte secondo una prospettiva laterale, giovano dell’effetto 3D solo fino ad un certo punto, risultando identicamente godibili qualora l’interruttore della stereoscopia venisse spostato su OFF. In questo caso, dunque, abbiamo un esplicito esempio di 3D fine a se stesso e non utile a migliorare l’esperienza di gioco. Sia chiaro comunque che nel complesso l’effetto di profondità è discretamente realizzato, sposandosi con una realizzazione tecnica altrettanto discreta, ma non eccelsa; i modelli dei sottomarini (come quelli delle navi nemiche o degli altri elementi su schermo) sono abbastanza gradevoli seppur non brillanti per originalità e ispirazione. Il discorso prende una piega differente se si parla della sezione Precisione: in questo caso l’effetto 3D mostra la sua efficacia e la sua maggiore importanza. Trovandoci dietro un periscopio in cerca di navi nemiche, la giusta sensazione di profondità tornerà utile nel calcolare la distanza degli obiettivi e di conseguenza il momento più indicato per scagliare i nostri missili. Il comparto audio è composto da musiche inizialmente interessanti ma alla lunga ripetitive; l’effettistica forse avrebbe potuto essere più varia e curata.Tirando le somme possiamo affermare che Steel Diver sia un titolo tecnicamente gradevole ma purtroppo non in grado di far brillare le capacità di Nintendo 3DS.

– Idea originale

– Manovrare i sottomarini è divertente…

– Livelli “Precisione” divertenti e ben fatti

– Povertà di contenuti

– …ma alla lunga si fa ripetitivo

– Multiplayer all’osso (e anche meno)

6.8

Fare parte della schiera di titoli immediatamente post lancio è una bella responsabilità e Steel Diver tradisce purtroppo la sua reale natura di software destinato al digital delivery piuttosto che ai negozio a prezzo pieno. La line-up attualmente un po’ scarna di Nintendo 3DS potrebbe invogliarvi all’acquisto in attesa di giochi migliori, ed in effetti l’offerta di questo nuovo brand Nintendo è abbastanza divertente. Badate però che si tratta di un divertimento decisamente a breve termine e poco vario, che molto probabilmente non vale 45 Euro. Se volete provare qualcosa di nuovo ed insolito potete recuperarlo, magari fra un po’ di tempo a prezzo budget, intanto vi consigliamo di risparmiare i vostri soldini per titoli di ben altro calibro.

Voto Recensione di Steel Diver - Recensione


6.8

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