Recensione

Starsky & Hutch

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a cura di Yoshi

Che i serial televisivi americani degli anni Settanta e Ottanta stiano vivendo una fase di rinnovato interesse da parte di pubblico e critica è sotto gli occhi di tutti: dopo aver rinverdito i fasti delle Charlie’s Angels, l’industria hollywoodiana ha già in cantiere i remake di altri serie ormai mitiche come Magnum P.I. (che sarà interpretato dal divo Gorge Clooney) o A-Team, prodotto dallo stesso Clooney e per cui si rumoreggia la presenza di Mike Tyson nel ruolo di B.A. Baracus.Seguendo però un ordine strettamente cronologico, il prossimo lungometraggio in arrivo sui nostri schermi (e in realtà già nelle sale americane) è Starsky e Hutch, ispirato a una delle più riuscite serie poliziesche d’azione dei ’70. Per chi non lo ricordasse, si tratta di un telefilm avente come protagonista una coppia di sbirri in borghese, alla guida di una stravagante (ma cosa non lo era negli anni Settanta) Ford Gran Torino e alle prese con spacciatori, ladri, boss della mala e tutta quella allegra fauna che popolava le strade americane nell’immaginario di quell’epoca. Definito spesso come “i Chips su quattro ruote”, Starsky e Hutch rappresentava una sintesi mirabile di tutti gli elementi tipici del genere: inseguimenti in macchina, scazzottate, qualche piccolo dramma, una buona caratterizzazione dei personaggi e la consueta spalla comica (in questo caso l’informatore Huggy Bear).Sull’onda del (previsto più che verificato) successo del film, ecco, come da consuetudine, il videogioco di Starsky e Hutch, pubblicato per Pc e per tutte le console di ultima generazione. È bene comunque notare fin da subito che il titolo si basa su di una licenza diretta dal telefilm, e non include quindi alcun filmato o immagine tratta dal film in uscita.

Il gioco: una coppia ben affiatata?Le modalità di gioco sono abbastanza classiche: la Storia costituisce la parte centrale del titolo, mentre la sezione di guida libera permette di impratichirsi con gli scenari cittadini (4 zone in tutto) collezionando inoltre dei badge utili a sbloccare materiale bonus. Esiste poi la sezione TV Special, costituita essenzialmente da sotto-giochi.Lo stile di gioco scelto dagli sviluppatori per meglio ricalcare le avventure televisive di Starsky e Hutch è un mix tra il racing-game di stampo arcade e lo sparatutto: di fatto i due generi corrispondono a una ben precisa divisione dei ruoli tra Starsky (che guida la Gran Torino) e Hutch (che, sporgendosi dal finestrino, fa fuoco con le varie armi a disposizione).Per quanto concerne lo schema di controllo, nel gioco in singolo la mira di Hutch è gestita in modo automatico, e di conseguenza la leva analogica è dedicata al controllo dello sterzo della vettura. I due grilletti analogici posteriori corrispondono poi ad acceleratore e freno, mentre il pulsante B è utilizzato per il freno a mano. Come detto, nella modalità single player il mirino si posizionerà automaticamente sui bersagli (con un minimo di controllo in relazione alla direzione della vettura). Tutto quello che dovremo fare è premere il tasto A per fare fuoco, badando però a premere il grilletto con il giusto tempismo. Difatti, se per i bersagli fissi (sia positivi che negativi) il puntatore assumerà immediatamente il colore giallo o blu, nel caso di veicoli o sospetti in movimento, la mira sarà progressiva: mantenendo il puntamento per qualche secondo il cerchio di mira si rimpicciolirà fino a divenire rosso; in questo momento il colpo sparato infiggerà un danno maggiore e contribuirà inoltre ad aumentare gli indici di ascolto del programma.Nella modalità cooperativa a due giocatori, i ruoli di Starsky e Hutch saranno totalmente indipendenti anche dal punto di vista dei controlli: il pad numero uno è così completamente dedicato alla guida mentre il secondo controller è deputato alla mira manuale (con la leva analogica). A prescindere dalla modalità selezionata, il meccanismo di gioco è basato sul concetto di indici di ascolto (come se non ne avessimo avuto abbastanza dopo i casi di Bonolis-Striscia e Sanremo!): le missioni sono difatti strutturate come episodi televisivi (la modalità storia è costituita da 3 serie composte da 6 missioni ciascuna) durante i quali i due protagonisti dovranno tener vivo l’interesse dei telespettatori, non solo portando a termine gli incarichi assegnati ma anche eseguendo acrobazie spettacolari, raccogliendo bonus sparsi per la città o distruggendo elementi di contorno come bidoni o casse disseminate per il percorso.Per tutta la durata della missione il contatore dell’indice di ascolto verrà decrementato con il passare del tempo e quindi l’unico modo per guadagnare i secondi necessari a portare a termine gli incarichi è quello di incrementare il tasso di adrenalina degli spettatori con inseguimenti più acrobatici e coinvolgenti. Attenzione, però: esistono anche azioni che rischiano di far calare l’indice in modo ancora più rapido, come ad esempio colpire persone innocenti durante un inseguimento. L’indice di ascolto è anche il sistema adottato per valutare le prestazioni del giocatore al termine di ogni stage, dal momento che in base a tale punteggio verranno assegnate medaglie di vario valore.Il sistema nel complesso risulta ben studiato e calibrato, sebbene il ritmo di gioco non sembra mai raggiungere i livelli che ci si potrebbe attendere. Questo limite, unito alla scarsa varietà escogitata per le missioni, mina sensibilmente la longevità del gioco, che dopo un impatto iniziale più che positivo si dimostra un titolo dal potenziale alto ma mal sfruttato. Le cose migliorano leggermente nel gioco in coppia, che aggiunge perlomeno un pizzico di brio al tutto.

Grafica e SonoroDal punto di vista tecnico il gioco delude: in primo luogo la presentazione, sebbene abbastanza il linea con lo stile anni 70 del gioco, non convince del tutto faticando a immedesimare il giocatore nelle atmosfere del telefilm. Le scene di intermezzo, realizzate con disegni animati in stile fumetto da un lato sono affascinanti, ma dall’altro lasciano allo spettatore l’idea che se tutto il gioco fosse stato realizzato con questa tecnica il risultato sarebbe stato sicuramente migliore. Il motore 3D al contrario risulta quanto mai antiquato (non si raggiungono nemmeno i livelli di un GTA III, che d’altro canto poteva contare su di un carisma e su uno spessore di gioco ben superiore): al numero ridotto di poligoni, si aggiungono in questo senso texture blande e poco ispirate e una generale mancanza di personalità.Anche dal sonoro ci saremmo attesi di più: il commento sia musicale che parlato risulta ripetitivo dopo poche partite e quel fantastico elaboratore di segnali che è il cervello umano tende presto a considerarlo come puro rumore di fondo.

-I personaggi sono comunque affascinanti

-Buona modalità a due giocatori

-Ripetitivo

-Tecnicamente approssimativo

6

In conclusione, Starsky e Hutch è un gioco nella media (o forse al di sotto di questa) che trova i suoi unici punti di interesse nel ricordo del mitico telefilm e in una discreta modalità cooperativa a due giocatori. D’altro canto, la realizzazione tecnica superficiale, il sistema di gioco ben studiato ma alla lunga ripetitivo e un generale senso di mancanza di attenzione ai dettagli pregiudicano il giudizio globale, rendendo il gioco consigliabile solo ai fanatici (vecchi e nuovi) dei due super-piedi-quasi-piatti.

Voto Recensione di Starsky & Hutch - Recensione


6

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