Recensione

Starfox Command

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a cura di Alex64

Forse non tutti sanno che anche il creatore del cielo e della terra, ovvero il maestro Miyamoto, talvolta si ispira a ciò che lo circonda per dare anima e corpo alle sue creature. Se si parla dei Pikmin, l’idea gli venne mentre faceva opera di giardinaggio; nel caso di Starfox, il Miya “fece suo” un personaggio delle Guerre Stellari di Lucas, Han Solo, che poi divenne il Fox McCloud che tutti noi conosciamo. I primi passi Fox li mosse ancora su SNES con l’episodio StarWing, in cui sfoggiava tutte o quasi le potenzialità del SuperFX: rivoluzionario microchip che permetteva effetti grafici mai visti prima, recitava in modo abbastanza altisonante la scatola della cartuccia. Poi venne il tempo del Nintendo64, e qui, il passo da “Star Wars” a “Lylat Wars” fu davvero breve, e portò con sé – per la prima volta su Console – il conclamato force feedback, proprio grazie a quel Rumble Pack poi ricopiato in lungo e in largo dalla concorrenza sempre pronta a far tesoro. Cito il force feedback perchè, curiosamente, Starfox Command inaugura la vibrazione su DS, proprio come l’antenato aveva fatto su Nintendo 64… corsi e ricorsi storici. A parte questo, la prima cosa che viene legittimamente da chiedersi è se Starfox DS abbia o meno mantenuto un’indole adventure come l’episodio edito da Rare su Cubo (capolavoro, l’ultima perla Rare), oppure arcade come il non troppo amato “Starfox Assault” di Namco. Niente di tutto questo.

Real time strategy added!Esatto, avete letto bene, per la prima volta nella saga, la volpe spaziale si fregia di un’inedita veste strategica, che vi porterà a pianificare in sede di briefing l’azione di attacco successiva. Questo in teoria, in pratica, la fase di gioco pre-bellica consta di una mappa in 2D che riassume la dislocazione spaziale vostra e dei nemici, con tanto di barriere fisiche (cime rocciose invalicabili o campi di asteroidi) e metereologiche (nebbia) fedelmente riportate. All’arrivo della GreatFox, tutti i caccia del Fox Team si distaccheranno dalla nave madre andando a formare una rosa attorno ad essa; dopodiché, a turni – e muniti di stylus – dovremo muovere i suddetti caccia come pedine su una scacchiera, con la ratio di intercettare e respingere gli attacchi nemici e parallelamente raggiungere e conquistare le loro basi, preservando al contempo la nave madre da lanci missilistici, blitz aeri, sortite via terra e quant’altro. E fin qui nulla da dire, ma la formula testè descritta – e che pare vincente sulla carta – alla lunga distanza paventa invece difetti più o meno fastidiosi. Ma avremo tempo e modo di parlarne tra un paio di paragrafi. Per quanto riguarda l’immediato, è arrivato il momento di soffermarsi su quello che il pubblico principalmente vuole da Starfox, ovvero combattimenti aerei e dogfighting estremo tanto nel multi quanto nel single player, sulla falsa riga di quello che permane ancora il miglior episodio della serie: Lylat Wars. Pianificato l’attacco, incominciano le danze. Ogni partita ha un numero ben definito di core da raccogliere distruggendo determinati nemici che vi verranno indicati inizialmente a schermo. I combattimenti sono frenetici al punto giusto, anche se, un pochino confusionari; questo perchè – purtroppo – il sistema di controllo tramite stylus rende praticamente impossibile giocare e al tempo stesso consultare la mappa, occupata per lo più dalla vostra mano intenta a brandire il pennino. In poche parole, sarà sempre abbastanza complicato cercare un riscontro radar del nemico sullo schermo sottostante, mentre lo schermo superiore – quello dove si svolge l’azione – è stranamente sprovvisto degli indicatori che di solito compaiono in tutti i giochi aerei dal Commodore64 ad oggi (parlo di quei simpatici quanto utili “triangolini” colorati). Non dico che all’inizio voleremo alla cieca ma poco ci manca, e sebbene una volta fatta l’abitudine svilupperemo quasi una sorta di “sesto senso” capace di farci intuire la posizione degli obiettivi in maniera anche relativamente semplice, permane la difficoltà nei primi minuti. I difetti, almeno per quanto concerne la parte di combattimento, si fermano qua, e lasciano spazio ad una buona dose di soddisfazione ogni qual volta faremo esplodere tutto ciò che abbia l’ardire di frapporsi tra noi e il completamento della missione. In questo Starfox Command regna sovrano.

Fox TeamFox McCloud, Krystal, Slippy Toad, Peppy Hare e Falco Lombardi, ancora una volta uniti nella lotta contro il malvagio di turno: l’imperatore di Anglar (che qualcuno già associa al nome di Andross). Non avremo dalla nostra solo loro comunque, vi sono una marea di outsiders che di tanto in tanto faranno una fugace comparsa, e anche Wolf O’Donnell, assieme alla sua cricca di pendagli da forca, non ci risparmierà la sua presenza. Lasciamo un attimo da parte i protagonisti e passiamo agli apparecchi. Ogni velivolo ha ovviamente peculiarità diverse (che rispecchiano le abilità del pilota) e le rispettive caratteristiche, suddivise nelle voci: Laser, Lock, Bomb, Shield e Boost, vengono riassunte in una esaustiva scheda tecnica, con tanto di navicella modellata in 3D al seguito. Ad esempio, l’Arwing II di Fox possiede una sorta di raggio ricarica che spara un globo di energia teleguidato, mentre il Bullfrog di Slippy, il massimo che può fare, è sparare raffiche gemelle di plasma in rapida sequenza, potendo contare tuttavia su un quantitativo maggiore di bombe. Il mitico Falco Lombardi (in sella allo Sky Claw) dispone invece del multilock, devastante se si vuole distruggere tutto e subito, ma ha la barra di energia inferiore agli altri componenti del gruppo e dovrete fare maggiore attenzione all’artiglieria contraerea. Per ogni situazione, starà a voi scegliere il velivolo giusto… con tanto di finali alternativi e altre missioni da sbloccare in virtù del massimo punteggio raggiunto.

Sistema di Controllo.Per quanto riguarda il sistema di controllo, avviene tutto tramite stylus e touch screen, ai tasti analogici è demandata la sola funzione di fuoco. Picchiettando con il pennino in alto o in basso faremo accelerare e decelerare la nave, mentre, muovendolo lungo i quattro punti cardinali, ci assicureremo la navigazione. A mezza altezza abbiamo l’hud delle bombe, ci basterà “prenderle” e rilasciarle sul punto della mappa desiderato. Ai bordi opposti del touch screen risiedono le icone “looping” e “evasive action“: eseguendo il looping ci porteremo con mossa repentina dietro ai nostri inseguitori, trasformandoci da preda a predatori, mentre, con l’azione evasiva, scarteremo bruscamente a destra o sinistra annullando con abile contromossa possibili minacce. Disegnando poi piccoli cerchi concentrici – e siamo giunti all’arma segreta – attiveremo una sorta di vortice magnetico che ci permetterà di distruggere il nemico semplicemente andandogli addosso, deflettendo i suoi colpi e senza danno per i nostri mezzi. Deflettendo i colpi riceveremo anche interessanti +2/+3 secondi che andranno ad aggiungersi al tempo totale… cosa da non sottovalutare. Sempre mediante vortice, richiameremo a noi gli items circostanti e i core, risparmiandoci la fatica di andarceli a prendere uno per uno (tranne gli anelli che servono a ricaricare gli scudi, occorre passarci attraverso). I combattimenti non sono facili, tutt’altro: il nemico da abbattere va letteralmente “scovato” tra sciami di altri nemici che stanno lì giusto per confondere le idee e renderci la vita un inferno; il tempo (o meglio, il carburante) a disposizione poi è limitato, e l’unico modo per rallentare l’inesorabile countdown è andare in cerca delle relative fuel cell con il rischio però di fare un buco nell’acqua e di perdere anche quei secondi faticosamente recuperati in altra sede… insomma, non sarà facile portare a termine Starfox Command. Da tener presente che i turni accennati all’inizio sono numericamente limitati, e una volta esauriti senza aver recuperato tutti i core e distrutto i boss, andremo out of turns e i cattivi avranno via libera sino alla GreatFox. Tutto molto molto divertente, e anche il challenging si mantiene alto per tutto l’arco di gioco… ma allora, dov’è che casca ‘sto benedetto asino? Nel multi online? Direi proprio di no, da MarioKart in poi la WiFi connection è divenuta formula collaudata nei giochi DS… dunque qual è il problema?

Un problema di fondo…Non mi convince del tutto la componente strategica che hanno dovuto mettere in questo Starfox Command, per certi versi pare quasi un’aggiunta postuma, dell’ultimo secondo oserei dire, e questo ha dell’incredibile perchè tutto il gioco gira attorno a questa presunta innovazione nella serie. Praticamente non c’è la possibilità di scegliere tra diverse strategie di attacco, semplicemente ci sta “strategia giusta” (una sola) e “strategia sbagliata” (tutte le altre). Con la parola strategia giusta si intende un insieme di mosse concatenate fra loro e organizzate al millimetro che puoi semplicemente scoprire sbagliando e riprovando finchè non le indovini tutte, e comunque in modo fortunoso, non certo – o non prevalentemente – per bravura. Insomma, quello che sto cercando di dire, sperando che i miei amici lettori mi capiscano, è che non vi è una effettiva libertà di impostare l’attacco a nostra immagine e somiglianza, siamo invece chiamati ad indovinare l’unica strategia vincente tra le varie disponibili. Per risolvere parzialmente il problema avrebbero potuto evitare di mettere un limite numerico ai turni, in modo tale da assicurare un minimo di libera iniziativa al giocatore; invece, così com’è, il prodotto rimane a metà tra il compiuto e l’incompiuto, con la sola componente arcade ottimamente strutturata – forse un pò breve – e la veste strategica a tratti deficitaria. Peccato, perchè se Starfox Command avesse avuto alle spalle un sistema di combattimento come “Advance Wars” (GBA; NDS), adesso stavamo gridando al capolavoro, e invece ci troviamo tra le mani solo un gioco più che discreto.

Hai visto il riflesso dell’acqua?E’ senz’altro graficamente che Starfox Command da il meglio di sé. L’engine è fluido, inchiodato a 60 frames per secondo, e la roba messa a schermo è comunque tanta, idem gli effetti. Da sottolineare anche la realizzazione dell’orizzonte visibile, che pare infinito. Praticamente, lo scenario poligonale viene ripreso e “continuato” sullo sfondo tramite bitmap, e una nebbiolina leggera leggera non ci fa vedere quando finisce l’uno e inizia l’altro, col risultato che l’ambiente 3D pare non avere fine. Un trucco è vero, ma il risultato estetico è decisamente notevole. Eccellenti i colori utilizzati e i riflessi; stupende le ambientazioni che spaziano da Corneria a Fichina, passando per Aquas e Solar. Il design dei nemici è accattivante, le esplosioni e le raffiche laser decisamente convincenti. Ottimi, decisamente ottimi, i modelli poligonali delle navette. Quanto detto vale anche per il profilo audio: effetti sonori che fanno decisamente il loro dovere condendosi a menadito con la situazione in game e la colonna sonora, composta da brani inediti e classici remixati (mi aspettavo qualcosa di più “arrogante” dal sonoro ma vabbeh, non andiamo a cercare difetti che non esistono).

– Fox McCloud su Nintendo DS

– Ottimo comparto tecnico

– Una nuova veste strategica…

– … che poteva essere meglio realizzata

– Un pò confusionario

7.8

E’ stato difficile questa volta recensire Starfox, è un gioco le cui potenzialità rimangono parzialmente sopite, un capolavoro mancato per colpa di quella che a tutti gli effetti è una innovazione forse troppo pretensiva. La componente strategica soffoca troppo ciò che invece dovrebbe alimentare: l’iniziativa del giocatore. Nonostante questo, è un gioco assolutamente da avere, a prescindere dal voto non troppo esaltante, e mi sento di consigliarlo a tutti, che siano o no fan del prode, magnifico, inarrivabile, Fox McCloud (senza dimenticare il mito: Falco Lombardi). E che la forza sia con voi!

Voto Recensione di Starfox Command - Recensione


7.8

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