Recensione

Star Wars Knights of the Old Republic

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a cura di Fabfab

Informazioni sul prodotto

Immagine di Star Wars: Knights of the Old Republic
Star Wars: Knights of the Old Republic
  • Sviluppatore: Bioware
  • Produttore: LucasArts
  • Distributore: CTO
  • Piattaforme: PC , SWITCH , XBOX , APPLE
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: disponibile

Quando alla Bioware viene affidata la realizzazione di un gioco di ruolo, i risultati sono sempre eccellenti: titoli come i due “Baldur’s Gate”, i due “Icewind Dale” e il recente “Neverwinter Nights” rappresentano il punto di riferimento obbligato per qualsiasi appassionato di D&D, almeno su pc! Le aspettative relative a questo primo GdR sul mondo di Guerre Stellari erano parecchie e, sono lieto di confermarlo, non sono andate deluse!

L’era dei SithIl gioco è ambientato ben 4000 anni prima degli eventi narrati nella saga cinematografica: la minaccia dei Sith è reale e drammatica come mai prima d’ora. Due jedi corrotti, Revan e Malak, hanno infatti preso il controllo di parte della flotta della Repubblica ed ora ne minacciano direttamente la sopravvivenza. Le ultime speranze sono legate alla figura di Bastila, giovane padawan dal potenziale illimitato, ma ancora troppo inesperta per contrastare il Lato Oscuro della Forza: nei panni di un mercenario addetto alla sua scorta, dovremo in un primo momento salvarla dai bassifondi di Taris, dove siamo precipitati a seguito dell’attacco alla nave che ci trasportava. In seguito, una volta appurato che la Forza scorre potente anche in noi, diventeremo a nostra volta padawan e ci uniremo a lei in un periglioso viaggio alla ricerca dell’origine del potere dei Sith: solo individuando ed eliminando la fantomatica Star Forge avremo una possibilità salvare la Repubblica da un destino che pare ormai segnato…

Nascita di un eroeLe analogie tra questo Star Wars – Knights of the Old Republic e le precedenti opere della Bioware sono assai numerose: come di consueto, prima di cominciare a giocare ci viene richiesto di creare il nostro personaggio. Possiamo sceglierne il sesso e l’aspetto, ma non la razza che sarà per forza umana. Le classi disponibili all’inizio sono Fuorilegge (l’equivalente del ladro di D&D ), Soldato (il guerriero) ed Esploratore (una classe intermedia tra le altre due); una volta che saremo diventati padawan ne dovremo scegliere una seconda tra Guardiano Jedi (combattente), Console Jedi (diplomatico) o Sentinella Jedi (la classe intermedia).Disporremo dei sei classici attributi (Forza, Destrezza, Costituzione, Saggezza, Intelligenza e Carisma) e di un discreto numero di abilità con cui caratterizzare il nostro protagonista; una funzionale interfaccia utente ed i numerosi menù ci aiutano ad avere sempre sotto controllo sia la situazione del nostro alter-ego digitale che il dipanarsi delle vicende, evitandoci in tal modo possibili situazioni di smarrimento.Trattandosi di un GdR, a seguito di ogni nostra azione ci vengono assegnati punti esperienza che permettono ai personaggi di salire di livello, acquisire nuove abilità e potenziare quelle già presenti; anche in questo caso le opzioni di gioco vengono in soccorso dell’utente, permettendogli di decidere se far progredire il personaggio automaticamente (in tal caso si occuperà di tutto la cpu) oppure se dedicarsi personalmente alla cosa.Nel gioco non agiremo da soli: Bastila ed altri otto compagni si uniranno a noi. Ognuno di essi è caratterizzato in maniera differente, sia dal punto di vista dell’allineamento (alcuni sono buoni, altri malvagi) che della mansione (guerrieri, ladri…) ed andranno via via selezionati a seconda delle occasioni, in quanto il nostro party può essere composto da un massimo di tre persone, noi compresi. Molti dei nostri compagni, inoltre, appaiono smaccatamente ispirati ad alcuni dei protagonisti più amati dei film di Guerre Stellari, così come la nostra astronave, l’Ebon Hawk, è diretto progenitore del più famoso Millenium Falcon.La tipologia di gioco alterna fasi esplorative e di interazione con l’ambiente a furiosi scontri col nemico: rimarchevole il fatto che, mentre vi spostate, i vostri due compagni (quelli che avete prescelto per il party) sono visibili su schermo e vi accompagnano nel vostro vagabondare, riuscendo persino a non incastrarsi (quasi) mai in qualche elemento del fondale.I combattimenti sono in tempo reale ma, come per tutti i titoli Bioware, è sempre possibile mettere il gioco in pausa per impartire le nostre direttive ad i tre membri del party impegnati nel combattimento: per i più pigri, invece, è possibile configurare gli script di comportamento in base al quale il nostro personaggio agirà non appena entrato a contatto con gli avversari.Non sottovalutate, infine, l’importanza del dialogo tra gli stessi compagni: vi conviene chiacchierare spesso con loro, per comprenderne sentimenti ed inclinazioni. Anche in questo caso potete decidere se approfondire il rapporto di fiducia con loro oppure se trattarli con fare sprezzante: a seconda del vostro comportamento, potrebbero nascere anche interessanti intrecci sentimentali…

Le vie della ForzaNel gioco disporremo di una discreta libertà d’azione, che però non sarà mai assoluta: esistono infatti varie quest secondarie da portare a termine, ma sempre sotto l’incombenza degli avvenimenti riferiti al tema portante dell’avventura.La scelta più importante lasciata al giocatore è quella relativa alla strada da intraprendere: pur cominciando come mercenari al servizio della Repubblica, non siamo infatti obbligati a rimanere fedeli a quest’ultima. Spetta a noi decidere se diventare jedi senza macchia e senza paura oppure se farci tentare dal lato oscuro della Forza e mirare alla conquista del potere per noi stessi: la strada scelta ci condurrà direttamente ad uno dei due differenti finali previsti dal gioco. Peccato, però, che, in realtà, l’atteggiamento adottato durante il gioco non avrà la minima influenza sugli eventi finali, che saranno determinati da un’unica scelta da effettuarsi in un punto cruciale della storia: potremo arrivarci col nostro lato chiaro al massimo, ma questo non ci impedirà di decidere di votarci totalmente al male…un pò deludente, in effetti!Visiteremo svariati mondi dalla geografia piuttosto familiare agli appassionati della saga, anche se l’interazione con gli ambienti appare molto limitata; ogni mondo visitato è stato suddiviso in tante mini-sezioni e, passando da una all’altra, sarà necessario, ogni volta, attendere un caricamento di qualche secondo.E’ possibile parlare con tutti gli esseri non ostili che incontriamo, ma solo con determinati individui sarà concesso intavolare una vera e propria discussione per ottenere informazioni o farci assegnare incarichi; generalmente, durante queste discussioni ci vengono presentate più opzioni di dialogo, in modo da poter scegliere, ad esempio, se minacciare l’astante, adularlo o magari costringerlo ai nostri voleri con i poteri della Forza. Rimane pur sempre vero che, in caso di situazioni decisive, qualsiasi indirizzo venga dato alla discussione, ci porterà inevitabilmente ad un’unica conclusione, ma direi che la scelta dei programmatori, in questo caso, era inevitabile.Anche per quanto riguarda le varie situazioni che ci troviamo ad affrontare, spesso sarà possibile scegliere tra più opzioni differenti: se qualcuno, ad esempio, in cambio di un qualcosa ci chiede di recuperare un oggetto all’interno di una base ben custodita, potremo decidere di fare irruzione dall’ingresso principale e sterminare i sorveglianti, oppure entrare da una porta laterale e magari sabotare i computer di difesa perché si rivoltino contro gli occupanti o, ancora, potremo irriderlo e strappargli con la forza ciò che ci interessa.Esiste, infine, ad incrementare della longevità del titolo, la possibilità di giocare a Pazaak (il gioco di carte più diffuso nella galassia), oppure di gareggiare con il proprio Swoop: praticamente su ogni pianeta visitato potrete trovare tranquillamente qualche giocatore di carte da sfidare, oppure qualche pista in cui sfrecciano i futuribili bolidi.

Un mondo spazialeIl mondo di questo “Star Wars – Knights of the Old Republic”, come detto, è diviso in tanti piccoli livelli separati uno dall’altro da diversi secondi di caricamento che talvolta possono diventare piuttosto stancanti, specie quando occorre spostarsi velocemente attraverso parecchi di essi: non esistono scorciatoie per arrivare prima in un determinato posto, anche se già visitato, a meno che non si desideri tornare alla propria base (in tal caso è possibile venire “teletrasportati” in essa).Il design degli ambienti è estremamente fedele a quanto visto nei film, al punto che la sensazione di muoversi effettivamente nell’universo, da molti amato, di Guerre Stellari è reale: d’altronde è innegabile come agli ampi, evocativi e spesso bellissimi paesaggi esterni si contrapponga una realizzazione degli ambienti interni decisamente anonima e poco dettagliata, che finisce col farli apparire troppo simili gli uni agli altri.Eccellente la resa delle varie razze aliene che popolano i vari mondi, ognuno caratterizzato da un aspetto insolito e dalla caratteristica parlata: peccato che i modelli non divergano in maniera significativa gli uni dagli altri, cosicché si ha ben presto l’impressione di parlare sempre con le stesse persone, non fosse per i nomi che li distinguono.Rimarchevole, al contrario, lo sforzo profuso per caratterizzare il nostro alter-ego ed i suoi compagni, che appaiono convincenti e dettagliati sia a livello grafico che caratteriale, in modo da distinguersi nettamente gli uni dagli altri.Nel gioco potremo trovare ogni tipo di equipaggiamento od arma ed il bello è che, a seconda di cosa decidiamo di indossare, l’aspetto dei personaggi cambia di conseguenza e le combinazioni possibili sono infinite: ma alla fine sono sicuro la tentazione di ricreare il vostro jedi ideale, con vesti tipiche e spade laser assortite sarà irresistibile!Splendida la colonna sonora che accompagna le vostre gesta ed i lunghi, interminabili viaggi spaziali: sono temi orchestrati in perfetto stile Star Wars!Dei frequenti caricamenti che spezzano il ritmo dell’azione s’è già detto; direi, quindi, prima di chiudere il discorso sui problemi, che resta solo da fare accenno a quello che è probabilmente il maggior difetto dei prodotto: un insufficiente beta testing! Talvolta, infatti, si verificano problemi o bug tali da spingerci a credere di giocare su un pc…Il titolo tende a rallentare o scattare nelle situazioni più affollate, e il frame rate cala vistosamente; inoltre può accadere di trovarsi di fronte a veri e propri bug che inficiano parte dell’esperienza di gioco. Personalmente mi è capitato due volte di rimanere bloccato in un determinato punto perché il gioco si era “dimenticato” di far accadere un determinato evento (provate voi ad essere assoldati per liberare una persona, assaltare la prigione, eliminare decine di guardie per poi trovarvi di fronte ad una cella vuota…): i problemi da me riscontrati riguardavano sempre quest secondarie e, per superarli, era sufficiente caricare un salvataggio precedente, ma comunque certe mancanze lasciano inevitabilmente l’amaro in bocca ed appaiono intollerabili, considerato che si tratta pur sempre di un gioco per console. Si tratta forse dello scotto da pagare alla sua natura di titolo multipiattaforma (a breve Kotor uscirà, infatti, anche su pc)? Speriamo che l’inclusione della compatibilità col servizio Live permetta di scaricare patch apposite che risolvano questi problemi. L’unico consiglio che posso dare è quello di salvare spesso e sempre su slot diversi: non è detto che tali problemi si verifichino ma, nel caso, meglio farci trovare preparati!

– L’universo di Star Wars vivo e pulsante!

– Musiche magnifiche

– Il primo GdR per XBox in italiano!

– Grafica migliorabile

– Presenza di qualche bug…

9

Se analizziamo il nuovo titolo della Bioware alla luce degli altri giochi di ruolo prodotti dalla stessa casa, questo Star Wars – Knights of the Old Republic non appare particolarmente originale né innovativo: tutte cose già viste nei precedenti lavori per pc della softco statunitense. Per pc, appunto! Kotor rappresenta, in assoluto, il secondo GdR di tipo occidentale (il primo è stato “Morrowind”, sempre per Xbox) a giungere sulla console Microsoft ed il primo a proporci in maniera splendida le atmosfere tipiche di Star Wars; titoli di questa complessità, generalmente, appaiono difficilmente fruibili senza mouse e tastiera, ma Kotor supera brillantemente la prova. E’ stato sfruttato ogni tasto del pad per fornire un’esperienza di gioco fluida e godibile anche su console.

Per il resto la storia è magnifica, le musiche epiche, la grafica più che buona ed il coinvolgimento tale da tenervi incollati al televisore per ore ed ore: peccato solo per i saltuari bug e l’eccessivo numero di caricamenti tra un livello e l’altro. Rammento, infine, che il gioco è stato ottimamente sottotitolato in italiano, localizzazione mai come in questo caso necessaria, vista la generale complessità di storia e dialoghi. Consigliatissimo a tutti, ad eccezione, forse, di quelli che odiano visceralmente tutto ciò che ha a che fare con Star Wars…

Voto Recensione di Star Wars: Knights of the Old Republic - Recensione


9

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