Recensione

Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy

Avatar

a cura di Fabfab

Lo sfruttamento del franchise di Guerre Stellari non conosce davvero un attimo di sosta e comporta l’uscita a gettito quasi continuo di prodotti con il famoso marchio in copertina: quest’autunno, d’altronde, i fan non si possono certo lamentare vista la qualità di uscite come “Star Wars Knights of the Old Republic” e “Star Wars Rogue Squadron III Rebel Strike”.Ora tocca a Star Wars Jedi Knight Jedi Academy, già uscito su PC: sarà un altro colpo andato a segno?

Spada e pistolaLa serie Jedi Knight si contraddistingue per la sua componente prevalentemente action che alterna fasi di fps ad altre di combattimento in terza persona con le mitiche spade laser: la prima significativa novità di questo terzo (anche se non ufficialmente, visto che il numero “III” non appare in copertina) capitolo è che il protagonista non è più lo storico Kyle Katarn, ma un personaggio del tutto inedito il cui sesso ed aspetto potrete decidere voi stessi.Le opzioni a disposizione riguardano appunto il sesso, la razza (maschio e femmina umani, femmina twi’lek, maschio kel dor, femmina zabrak e maschio rodian), la testa, il torso e le gambe (tutti da scegliersi tra un ridotto numero di modelli predefiniti) ed infine il colore di abiti e pelle: non molto, a dire il vero; in questo senso i programmatori potevano curare con maggior attenzione la fase di customizzazione del personaggio. Dimenticavo, potete anche scegliere l’elsa della vostra spada ed il colore della lama laser, scelta la cui valenza è puramente estetica! Non potrete invece sceglierne il nome, perché il protagonista, sia che si tratti di un lui che di una lei, si chiamerà Jaden ed il gioco, in pratica, narra la sua storia.Una volta diventati Padawan, il vostro personaggio potrà fare ricorso ai poteri della Forza: alcuni li acquisisce automaticamente, altri li potete decidere voi scegliendo tra poteri del lato chiaro (cura, protezione…) e di quello oscuro (drenaggio vitale, soffocamento…). Anche in questo caso, però, non si può certo dire che le scelte abbondino: i poteri sono pochi e affatto originali.A questo punto non resta che selezionare uno dei quattro livelli di difficoltà a disposizione (si vede che avevano proprio il timore che non ce la facessimo a finire il gioco) e lanciarsi nell’avventura!Nel gioco interpretate un giovane cadetto che si sta dirigendo su Yavin 4 per addestrarsi nell’accademia jedi di Luke Skywalker; il caso vuole che il vostro arrivo coincida proprio con l’avvio di alcuni strani avvenimenti in cui vi troverete ben presto coinvolti.La struttura del gioco è a missioni, alcune opzionali altre obbligatorie per il proseguimento della storia; solitamente vi viene sottoposto un certo numero di scenari di difficoltà crescente da affrontarsi nell’ordine che preferite. La varietà degli stessi non può certo dirsi eccezionale dato che per lo più dovrete esplorare l’ambiente in cui vi trovate, risolvere i pochi enigmi, sia con la logica che mediante l’utilizzo della Forza, e sterminare i nemici con armi e bombe o a colpi di spada laser: agirete per lo più da soli ma talvolta avrete un compagno a supportarvi o un personaggio da proteggere.I poteri della Forza a disposizione sono sedici, alcuni automatici nell’acquisizione e nella progressione (Attrazione, Spinta, Salto, Velocità, Percezione, Lancio della Spada Laser, Attacco e Difesa con la Spada laser), altri liberamente acquisibili e potenziabili dal giocatore stesso (Protezione, Prosciugamento, Assorbimento, Stretta, Guarigione, Controllo Mentale, Fulmine e Rabbia) con i punti esperienza guadagnati: naturalmente tali capacità sono equamente suddivise tra lato Chiaro e lato Oscuro della Forza e se con Guarigione potrete curarvi le ferite, Stretta permette di soffocare un nemico senza nemmeno toccarlo. A differenza che in Kotor, comunque, non ci saranno conseguenze al tipo di condotta adottato.Al termine di ogni missione potrete acquisire o potenziare uno dei vostri poteri, quelli facoltativi almeno, mentre gli altri si evolvono automaticamente.

Prima e terza personaDopo un breve training da parte del vostro maestro Katarn, nel quale vengono illustrati tutti i principali comandi di gioco, potrete cominciare l’avventura vera e propria.I controlli sono semplici ed efficaci, Y è il pulsante azione, A il salto, X, Bianco e Nero possono essere assegnati liberamente dal giocatore, con B si estrae la spada laser, i due grilletti servono per gli attacchi primari e secondari, con la croce direzionale si passano in rassegna armi e poteri, con le leve analogiche si muove il personaggio e si ruota la visuale e, se premute, ci si accovaccia o si utilizzano i poteri della Forza, il tasto Back richiama gli obiettivi della missione, Start permette di accedere al menù di gioco: è possibile salvare in qualsiasi momento ed è compreso anche un comodo sistema di checkpoint automatici che memorizzano periodicamente la vostra posizione. Purtroppo il sistema di controllo non è particolarmente preciso e questo rende alcuni passaggi particolarmente ardui, specie con la visuale in terza persona, la meno ottimizzata: il personaggio tende infatti a muoversi a scatti e a scivolare con fin troppa facilità, sfuggendo al controllo del giocatore.Il gameplay è composto da un misto di sparatutto in soggettiva e fasi di combattimento in perfetto stile jedi: in ogni caso avrete sempre davanti a voi il reticolo di puntamento, una sorta di mirino che vi indica le eventuali possibilità di interazione con l’ambiente (in sostanza diventa rosso se puntato su un nemico, verde sulle unità amiche e blu quando è possibile utilizzare la Forza su un determinato oggetto).La visuale in soggettiva rimane la più precisa e maneggevole, anche se le sparatorie non appaiono particolarmente esaltanti, causa l’ostentata immobilità di nemici che si ostinano a spararvi addosso rimanendo fissi nella loro posizione: rimarchevole invece il numero di armi a disposizione che supera la decina ed offre una buona varietà di bocche da fuoco (blaster, balestre wookie, disintegratori…), granate, mine e bombe.La visuale in terza persona si attiva unicamente quando estraiamo la nostra spada laser, generalmente incentivata dalla letalità della stessa, in grado di deflettere i colpi nemici e di uccidere gli avversari al primo affondo: d’altra parte la mancanza di un lock-on automatico rende tutt’altro che remota l’eventualità di mancare clamorosamente il colpo, specie se noi o l’avversario non siamo fermi, con conseguente maggiore esposizione ai colpi nemici infertici alle spalle. In realtà il ricorso alla spada è consigliato principalmente in occasione dei combattimenti contro altri spadaccini, praticamente impossibili da colpire con le armi da fuoco: gli scontri di questo tipo sono abbastanza belli a vedersi e piuttosto esaltanti, richiedendo l’uso congiunto di attacchi, mosse e poteri della Forza, il tutto a vantaggio della spettacolarità.Se ad inizio gioco disporrete di una spada standard, proseguendo con l’addestramento sarete in grado di migliorare il vostro stile o anche di crearne uno nuovo, decidendo di impugnare due spade laser invece che una oppure creando la mitica spada laser a due lame resa celebre dal cattivissimo Darth Maul di Episodio I! Ognuna di esse, naturalmente, ha vantaggi e svantaggi da calibrare attentamente prima di effettuare una scelta.La visuale in terza persona, infine, è caldamente sconsigliata in fase d’esplorazione, non solo perché i controlli sono meno precisi che con la visuale in soggettiva, ma anche perché l’impossibilità di rinfoderare la spada laser comporta il ferimento di qualunque interlocutore ci si pari innanzi, dato che il personaggio la tiene costantemente puntata in avanti…

Dallo spazio con furoreGraficamente Jedi Academy soffre l’età del suo motore grafico che, se da un lato è in grado di gestire e modellare ampi spazi aperti, dall’altro è limitato dalla spigolosità degli stessi e dalla scarsa definizione delle texture, per non parlare dei cali di frame rate avvertibili nelle situazioni più complesse, quando vi troverete ad affrontare molti avversari in un tripudio di poteri della Forza ed effetti speciali; deficitaria anche la modellazione dei personaggi, decisamente troppo rigidi e scattosi per quanto piuttosto fedeli a quanto visto al cinema, mentre la bassa qualità delle scene di intermezzo è dovuta all’utilizzo della grafica di gioco per la loro realizzazione (tranne trascurabili eccezioni tipo quando viene mostrata la navicella in volo nello spazio…).Nonostante gli evidenti limiti, comunque, l’atmosfera e le ambientazioni da Guerre Stellari sono efficacemente rese e l’appassionato si troverà comunque a suo agio grazie anche al buon comparto sonoro, caratterizzato da una colonna sonora all’altezza, un doppiaggio (inglese) di buon livello ed effetti sonori adeguati.Il vero punto di forza del titolo Lucas Arts è l’implementazione della compatibilità con Xbox Live: online potrete sfidare jedi da tutto il mondo nelle competizioni più disparate!Oltre ai soliti Quick Match e Optimatch, che permettono di entrare subito in partita o di cercarne una adatta alle prossime esigenze è possibile ospitarne una propria con Host Game; le modalità a disposizione sono Siege (Assedio), in cui una squadra di assalitori deve portare a compimento i propri obiettivi a discapito dei difensori, salvo ribaltare i ruoli nella partita successiva; Duel e Power Duel (Duello di Poteri), in cui fino a due jedi sfidano altri avversari finchè rimangono in vita, per poi essere sostituiti dai vincitori e ritornare eventualmente come sfidanti; Free for All e Team Free for All, un furibondo tutti contro tutti in singolo o a squadre e Capture the Flag, il classico cattura la bandiera.La modalità Live è la vera ragione di esistere di questo gioco, lo sprone a proseguire le altrimenti non esaltanti missioni in single player al solo scopo di potenziarsi e prepararsi alle sfide con avversari di ben altra caratura che vi attendono in rete…

– Compatibilità col Live

– Possibilità di editare il personaggio

– Spettacolari combattimenti con le Lightsaber

– Motore grafico datato

– Gioco off-line poco vario e ripetitivo

7.2

Il nuovo episodio della serie Jedi Knight arriva in esclusiva su Xbox ma appare troppo simile al precedente per soddisfare veramente l’appassionato: azzeccata la possibilità di customizzare l’aspetto del protagonista, rimarchevole l’implementazione delle doppie spade e della spada a doppia lama, belli i poteri della Forza ed anche il fatto di partire subito come padawan elimina i tempi morti dei primi scenari dei precedenti capitoli – quando Kyle non era ancora uno jedi e procedeva solo a suon di blaster – ma tutto questo non basta ad invogliare all’acquisto, specie di fronte ad un comparto grafico davvero troppo datato, di un sistema di controllo insoddisfacente e di un livello dell’IA dei nemici davvero deficitario.

Il valore aggiunto dell’ultima fatica Lucas Arts è la compatibilità con Xbox Live: solo giocando online è possibile saziare la propria voglia di spettacolari sfide a suon di spade laser e l’elevato numero di competizioni, affrontabili in singolo o in compagnia, non fa che accrescere il divertimento di un titolo che, altrimenti, si attesterebbe su livelli appena sufficienti.

Voto Recensione di Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy - Recensione


7.2

Leggi altri articoli