I videogiochi dedicati a Star Wars sono da sempre croce e delizia dei fan. Per quanto alcuni titoli siano riusciti ad elevarsi al rango di veri capolavori senza tempo, se visto nel suo insieme il brand non ha portato a molte produzioni di qualità, deludendo a più riprese l’appassionata comunità. In questo contesto, l’originale Il Potere della Forza aveva diviso critica e pubblico: da una parte era innegabile la capacità dell’action in terza persona di restituire appieno la sensazione di trovarsi nei panni di un Jedi (o Sith) dagli straordinari poteri, dall’altra fattori determinanti come il level design e la qualità dei controlli lasciavano decisamente a desiderare, senza contare una storia che, seppur ricca di riferimenti alla saga, stentava a decollare davvero. A due anni di distanza lo stesso team di sviluppo interno a Lucasarts porta sugli scaffali l’immancabile sequel, che evidentemente spera di bissare lo straordinario successo commerciale del predecessore. A tutti coloro che ancora non avessero giocato il primo titolo, sconsigliamo di continuare la lettura, in quanto nella trattazione verranno rivelati elementi fondamentali della trama.
La guerra del cloneCome i fan ricorderanno bene, il finale de Il Potere della Forza (perlomeno quello del “Lato Chiaro”) vedeva la dipartita del protagonista Starkiller, espediente perfetto per riportare equilibrio nella narrazione e rimanere coerenti con il background. Fortunatamente per gli sceneggiatori, l’universo di Star Wars è ricchissimo di “scappatoie” tecnologiche per ovviare alla dipartita di un personaggio, tra cui la clonazione (da sempre specialità degli abitanti del pianeta Kamino). Scopriamo così che Darth Vader sta segretamente cercando di riportare in azione il prezioso apprendista, i cui straordinari poteri gli permetterebbero di dominare incontrastato la galassia. Dopo decine di copie andate male, finalmente sembra che il Signore Oscuro dei Sith sia riuscito ad ottenere un clone di buona qualità. Ciononostante, il nuovo Starkiller si ritrova ossessionato dai ricordi del suo precedente io e, comprese le intenzioni di Vader, tenta di fuggire dalla struttura di addestramento. Proprio qui ci ritroviamo ai controlli del Jedi, già dotato di tutti i poteri disponibili alla fine del predecessore: Spinta e Fulmine della Forza funzionano nello stesso modo, così come la Repulsione e la manipolazione degli oggetti. In particolare quest’ultima ha ricevuto un apprezzato upgrade al sistema di mira, che si presenta ora come una silhouette in sovraimpressione ai vari oggetti spostabili e deformabili, che si sposta dinamicamente con lo sguardo, permettendo una scelta più rapida e precisa. Sin dalla prima sequenza di fuga, che naturalmente fa anche da tutorial per i nuovi arrivati, le due caratteristiche portanti di questo sequel appaiono evidenti: in primis, il gameplay è rimasto del tutto invariato rispetto alla precedente iterazione. Nei panni di Starkiller non dovrete far altro che attraversare i livelli lineari facendo a pezzi tutto quello che incontrerete sul vostro cammino, affrontare occasionalmente delle fasi in stile platform ed occuparvi di eliminare i vari boss di fine livello. Secondariamente, gli sviluppatori si sono adoperati per rendere questa seconda esperienza ancora più spettacolare e cinematografica della precedente, migliorando la regia delle cut scene, ed aggiungendo molte sequenze scriptate che coinvolgono intere astronavi o boss giganteschi per restituire un’azione sfrenata a schermo, spesso con successo. Il risultato è un mix in grado di fare la gioia dei fan dell’azione più spensierata ed “a cervello spento”, laddove sentirete davvero tutto il potere della Forza scorrere tra le vostre dita. A questo proposito, chi già nel primo episodio aveva trovato i poteri di Starkiller esagerati rispetto ai canoni del background di Star Wars, si metta il cuore in pace: a confronto con le nuove sequenze a base di superpoteri, quello non era davvero niente. Trattandosi di un action estremamente lineare, sarebbe lecito aspettarsi una buona varietà ed alternanza nelle ambientazioni di gioco, ma purtroppo Il Potere della Forza II vi porterà ad attraversare solo una manciata di luoghi celebri della saga. A questo è legato anche un altro grosso problema della produzione, ovvero la longevità. Per quanto il combattimento sia discretamente impegnativo, l’intera avventura non durerà più di cinque o sei ore, e se si considera il fattore rigiocabilità molto basso, questo va naturalmente a pesare molto sul giudizio complessivo. Per i fan della saga che cercassero in questo prodotto una storia interessante, la brutta notizia è che gli sceneggiatori sembrano aver fatto diversi passi indietro rispetto al predecessore: la nuova missione di Starkiller consisterà semplicemente in un folle inseguimento dell’amata Juno, già incontrata nel primo capitolo, senza che questo costituisca in alcun modo la base per un plot convincente. Persino l’idea interessante che Starkiller possa non essere un clone rimane in sospeso, e gli incontri con personaggi celebri della saga, brevi e scialbi, non compensano in alcun modo queste mancanze.
Fatti tentare dal Lato OscuroCon un conteggio dei Midichlorian da far perdere le orecchie al maestro Yoda, quantomeno Starkiller continua ad essere divertente da scatenare sul campo di battaglia. Complice un comparto tecnico di ottimo livello, Il Potere della Forza II regala sequenze di combattimento davvero memorabili e sbloccare via via i potenziamenti tramite l’accumulo di Punti Esperienza è ancora un piacere. Sul fronte controlli si notano diversi graditi miglioramenti, tra cui l’inserimento di qualche poco elegante “muro invisibile” che eviterà la caduta dalle piattaforme durante gli scontri più concitati, anche se talvolta capiterà ancora di cadere nel vuoto per un affondo troppo deciso. Stesso discorso per il platforming, più gradevole grazie al salto ed allo scatto in avanti finalmente più precisi,. Qualche aggiornamento anche per i poteri della Forza: a fianco dei classici fa capolino una chicca per i fan, il Trucco Mentale Jedi. Non aspettatevi momenti degni di “questi non sono i droidi che cercate”, ma vedere i nemici che si attaccano l’un l’altro rimane comunque divertente. Altra novità è il Force Rage: caricando un’apposita barra con gli attacchi standard avrete accesso a qualche secondo di furia di Starkiller, il quale si trasformerà in un inarrestabile super-Jedi in grado di spazzare via interi eserciti col solo pensiero. Non certo originale, ma regalerà diversi momenti gustosi.Per quanto i combattimenti siano piacevoli a vedersi e molto fluidi, la differenziazione dei nemici voluta dagli sviluppatori funziona solo a metà: scontrarsi con nemici in grado di resistere ai poteri della Forza o immuni alla spada laser può essere inizialmente divertente, ma dopo qualche incontro le meccaniche si faranno oltremodo ripetitive, così come il design dei livelli, che tende a riproporre eccessivamente alcuni puzzle ambientali. Davvero memorabili invece le boss fight: spettacolari dal punto di vista registico e divertenti grazie ai Quick Time Event migliorati riescono a mantenere il giocatore incollato allo schermo, con l’unica eccezione rappresentata dallo scontro finale, meno efficace di altri.Una volta completata l’avventura potrete darvi alle Sfide, piccoli livelli alternativi che simulano l’addestramento di Starkiller, permettendo al giocatore di cimentarsi con compiti come completare un certo numero di combo o eliminare tot nemici in un tempo limite: alcune sono divertenti, ma non basteranno ad ovviare alla longevità limitata.
Comparto TecnicoUn’iniezione di poligoni, texture e shader ha fatto sì che il motore proprietario di LucasArts sfoggi ne Il Potere della Forza II un look ancor più convincente e spettacolare. Le sequenze migliori in tal senso sono le “cadute libere” e le “fughe” scriptate, durante le quali è possibile vedere all’opera l’ottimo lavoro svolto sulla simulazione della fisica (grazie al middleware Euphoria) e sul danneggiamento dei materiali (grazie al Digital Molecular Matter). Migliorate anche le animazioni facciali, ed in generale la regia. Le musiche sono come sempre buone, accompagnate da un doppiaggio in italiano di qualità.
– Diversi miglioramenti nei controlli
– Combattimento spettacolare
– Poco longevo
– Storia inconsistente
– Poche ambientazioni
Il Potere della Forza II compie diversi passi avanti rispetto al predecessore sotto il profilo della giocabilità, offrendo combattimenti divertenti e spettacolari. A questi apprezzabili miglioramenti si affianca purtroppo una sceneggiatura avara di avvenimenti e colpi di scena, ed una durata vicina ai limiti di guardia. E’, ancora una volta, un peccato, perché la passione degli sviluppatori nel ricreare le atmosfere tipiche di Star Wars è evidente e palpabile in tutta la produzione, e senza dubbio il brand meriterebbe molto di più. Data la buona risposta di pubblico, la speranza è che un futuro terzo capitolo possa finalmente fare un passo avanti in tutti gli aspetti produttivi e regalare ai fan qualcosa da ricordare a lungo.