Realizzare un gioco basato su Guerre Stellari è un ottimo punto di partenza per ottenere un successo commerciale visto i milioni di fans delle imprese di Luke Skywalker di Dath Vader e di Han Solo.Può essere però anche pericoloso visto che realizzando un prodotto non buono si può perdere la faccia di fronte a gran parte dei videogiocatori di tutto il mondo.Soluzione: prendere un gioco riuscito ed adattarlo alle avventure dell’Alleanza ribelle.Risultato: prendere Age of Empires II e camuffarlo per renderlo un rts fantascientifico.Il prodotto si rivela essere un gioco molto buono anche se pecca a dire il vero di quel tocco di nuovo e di originale che ci si dovrebbe atendere da ogni nuovo videogioco.Analizziamo dettagliatamente i pregi e difetti di questo dell’ultimo lavoro targato Lucas Arts.Galactic Battlegrounds ci dà la possibilità di diventare il comandante sul campo di una delle sei più famose civiltà che popolano l’universo di Star Wars: potremmo decidere di impersonare l’oppressivo Impero o combattere con la Alleanza Ribelle, prendere le parti della Federazione del Commercio o del regno di Naboo, stare con i valorosi Wookie o gli strani Gungan. Come avrete già capito i game designer hanno preso spunto non solo dalla trilogia originale, ma anche dall’ultima creazione di George Lucas proponendo personaggi non ancora pienamente caratterizzati e soprattutto non ancora completamente conosciuti da tutti. Se decidete di giocare in single player avrete due possibilità: giocare una partita singola in modalità skirmish, cioè con un certo numero di avversari impersonati dal computer, oppure affrontare una campagna. A seconda della civiltà che sceglierete ci sarà una differente storia, che vi verrà narrata da un personaggio simbolo: ad esempio la campagna dei Ribelli sarà narrata da Wedge Antilles uno dei piloti che assieme a Luke diedero l’assalto alla Morte Nera, il cantastorie degli imperiali sarà Mara Jade uno dei più importanti e segreti aiutanti dell’Imperatore e via dicendo. Non abbiate paura se non conoscete questi o altri personaggi che incontrerete nel gioco: un’interessante enciclopedia vi darà tutte le nozioni che potranno servirvi (ad esempio sulle unità da combattimento, o sugli edifici). Ogni campagna (tranne la prima che in realtà è un tutorial per introdurvi al gioco) è composta da sette missioni, per ognuna della quali può essere scelto singolarmente il livello di difficoltà (facile, medio, difficile): questa scelta si rivela intelligente poiché, in questo modo, se si trova una missione particolarmente ardua, piuttosto che abbandonare frustrati l’intera campagna si può rigiocare solo quella parte settando un livello di difficoltà più abbordabile. Una volta risolte le missioni per cosi dire “ufficiali” ne saranno disponibili altre bonus che vi faranno rivivere scene tratte direttamente dai film: ad esempio se sceglierete la Federazione del Commercio verrà simulata la battaglia tra Gungan e droidi svoltasi nella parte finale dell’Episodio I. Chi volesse cimentarsi nel multiplayer ha la solite possibilità di collegamento (Lan, Tcp/Ip, cavo), più l’opzione per utilizzare la Microsoft Gaming Zone.