Recensione

Star Wars Episodio 3: La vendetta dei Sith

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a cura di Darkzibo

Con l’uscita nelle sale dell’ultimo episodio di Star Wars, ecco arrivare puntuale il tie-in, disponibile per tutte le console. Il GBA non fa eccezione a questa regola ed ecco “Star Wars Episodio III- La vendetta dei Sith” giungere sul portatile Nintendo. Vediamo se la Forza sarà con lui…

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…L’ennesimo gioco dell’infinita saga di Guerre stellari (almeno dal punto di vista videoludico), comincia con il riassunto degli episodi I e II, con il classico stile delle scritte che scompaiono nello spazio. In questo terzo episodio, che si preannuncia come il più entusiasmante, Anakin Skywalker, cavaliere jedi addestrato dal maestro Obi-Wan Kenobi, passerà al lato oscuro della Forza per amore.Nel titolo Lucas Arts, la prima missione prevede il salvataggio del Cancelliere Palpatine, rapito dall’esercito Separatista dei droidi. Ma torbidi segreti si annidano dietro questo rapimento… Il videogioco vero e proprio si presenta come un classico picchiaduro a scorrimento, con la possibilità di selezionare Anakin o Obi-Wan Kenobi e seguire la storia di uno di questi. Inizialmente sarà possibile affrontare le missioni attraverso due livelli di difficoltà (padawan o jedi rispettivamente easy e normal). I due jedi affronteranno i medesimi livelli iniziali e, in seguito, passando attraverso pezzi di droidi e cunicoli di astronavi, si arriverà alla separazione dei due eroi, quasi come se iniziassero due campagne differenti: quella del bene rappresentata da Obi-Wan Kenobi e quella del male da Anakin. Episodio III, oltre che un semplice picchiaduro, è anche una sorta di action-gdr semplificato: è possibile settare, alla fine di ogni missione, alcuni parametri come la resistenza, la forza e l’intuito nonchè apprendere nuove mosse per devastare al meglio le orde nemiche. I pulsanti del GBA vengono sfruttati al meglio: “B” serve per attaccare con la spada laser, “A” per saltare; il direzionale, premuto per due volte a destra o sinistra, farà correre lo jedi e, in concomitanza con “B”, permetterà di effettuare una carica. Il tasto dorsale “R” sfrutta la Forza in modo da colpire violentemente i nemici, trascinarli, sollevarli oppure soffocarli. “L” viene impiegato come parata, utile anche per respingere gli attacchi laser dei droidi e rispedirli ai mittenti. La spada laser si rivela praticamente perfetta e immediata per ogni tipo di attacco: fendente, montante, affondo e tondo impiegabili tutti con la sola pressione di “B”, accompagnato dai direzionali.Sono presenti poteri che sfruttano la Forza, sbloccabili anch’essi con l’evoluzione del personaggio: guarigione di forza, spinta di forza, scudo di forza e soffocamento, sono solo alcune possibilità che potranno tornare utili al nostro jedi durante tutta l’avventura. I due jedi combattono praticamente allo stesso modo, se non per qualche quasi impercettibile differenza, mentre variano per quanto riguarda il potenziale inerente alla Forza: mosse più “tranquille” per Obi (scudo della Forza che rende invincibili per un breve periodo di tempo) e più crudeli per Anakin (per esempio una che si chiama “soffocamento” solleva i nemici e li percuote fino a ucciderli). Tutti gli elementi sopra menzionati fanno sì che questo prodotto Lucas si attesti su buoni livelli la giocabilità: nonostante le piccole dimensioni sarà adrenalinico e divertente distruggere le orde di nemici che, dopo qualche missione, occuperanno gran parte dello schermo. La modalità a due giocatori incentiva la collaborazione fino al punto di immedesimarsi completamente nei due cavalieri (non sarà strano se, a un certo punto, chiamerete il vostro amico: “Maestro Obi-Wan!”). Le mosse che si avvalgono dell’impiego della Forza sono poi facilmente utilizzabili, con semplici ma immediate combinazioni di pulsanti.

La tecnica dello jediAspetto di sicuro interesse è quello visivo: ci troviamo di fronte a un piccolo gioiello grafico, almeno sotto un certo punto di vista. I personaggi si muovono sullo schermo con ottimi sprites, senza subire alcun rallentamento. Interessante l’aspetto grafico dei personaggi e degli interi livelli dove, a differenza di altri tie-in (il primo che mi viene in mente è “Il Signore degli Anelli”), a farla da padrona non è una grafica verosimile, alimentata, nei dialoghi, dalle foto degli attori, ma una che sfrutta un insolito aspetto “fumettoso”e coloratissimo. Quindi, scordatevi di vedere le belle facce degli attori del film, in questo game troverete solamente le loro controparti disegnate, senza alcun tentativo di fotorealismo. I personaggi che si muovono sullo schermo, per le varie caratterizzazioni e per un sapiente uso di pixel, sembrano usciti da Monkey Island 1 e 2, naturalmente con le migliorie che possono portare tredici anni di storia videoludica (Lucas docet!). I nemici variano dai droidi agli jedi, ai robots: tutti ben caratterizzati ma, in breve tempo, stancanti da vedere.Dopo esservi abituati alla grafica fumettosa, non potrete fare altro se non apprezzare la velocità del vostro personaggio nel maneggiare la mitica spada laser. La nota dolente, invece, è rappresentata dai fondali, davvero troppo scarni se rapportati agli standard attuali per GBA. Gli interni delle astronavi sono tutti identici e gli esterni variano quel poco che basta per far almeno comprendere dove ci si trovi. Il comparto sonoro è ben fatto ma poco vario: dopo un po’ vi annoierete ad ascoltare continuamente la, seppur mitica, colonna sonora. Gli effetti si limitano allo “swosssh” delle spade laser, a qualche rumore “robotico” da parte dei droidi e alle piccole grida dei protagonisti che subiscono i colpi nemici; purtroppo niente di più.

Longevità Tra le due campagne, sono presenti ventisei missioni (tredici per la campagna di Anakin e altrettante per quella di Obi-Wan). Per portarle a termine tutte al 100 % vi occorreranno almeno otto ore, un discreto quantitativo di tempo per un gioco portatile. Purtroppo, nonostante la possibilità di sbloccare la difficile modalità maestro e tutte le mosse segrete, una volta completato, difficilmente riprenderete in mano “Star Wars Episodi III”, per il semplice fatto che non avrà più niente da dire, se non una ripetitività sfiancante.

– Veloce e intuitivo

– Anakin diventa cattivo!

– Abbastanza duraturo

– Tante mosse da apprendere

– Semplice potenziamento

– Ben fatta la grafica dei personaggi…

– …ma non quella dei fondali

– Sonoro scarso sia per la colonna sonora che per gli effetti

– Appena finito lo abbandonerete

6.4

Un gioco sicuramente interessante sotto molti punti di vista: piacevole per la velocità, per i dialoghi ben tradotti in italiano, per la varietà elevata di mosse e divertente per il game play. Purtroppo alcuni elementi minano questa apparente solidità; in primis, la monotonia dell’azione: vi ritroverete, in alcune occasioni, a non poterne davvero più dei nemici che vi attaccheranno da tutti i lati, senza la minima possibilità di difesa. Il sonoro è stato ampiamente trascurato, con effetti che fanno rimpiangere l’epoca dei 16 bit; la grafica “alternativa” dei personaggi è una piacevole sorpresa, mentre quella dei fondali è una profonda delusione poiché troppo minimalista. La longevità è apprezzabile, ma di sicuro non ci troviamo di fronte a un titolo rigiocabile.

Mi sento di consigliare questo ennesimo Star Wars a quel pubblico di nicchia che non può proprio starsene lontano da casa senza pensare a spade laser, jedi e droidi. Con un minimo impegno in più da parte dei programmatori poteva essere un titolo di sicuro acquisto per tutti e, a fronte dei difetti emersi, non può guadagnare un posto nella vostra “lista della spesa” indispensabile.

Voto Recensione di Star Wars Episodio 3: La vendetta dei Sith - Recensione


6.4

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