Recensione

Star Trek: Legacy

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a cura di Benenath

Cosi cominciava il famoso preludio di Star Trek, la serie televisiva nata nel 1966 in America. Nella saga viene raccontata la storia degli umani in un non precisato futuro, alleati sotto un’unica federazione, la Federazione Unita dei Pianeti. Giunta in Italia nel 1979 tramite il primo lungometraggio cinematografico, racconta precisamente dell’astronave Enterprise, nei suoi viaggi di esplorazione della galassia alla scoperta di nuovi pianeti e nuove vite. Star Trek vanta diverse serie TV, dieci film cinematografici, e alcune serie animate, ma è sulle prime due, sostanzialmente, che si basa il prodotto videoludico prodotto da Bethesda Softworks e sviluppato dai ragazzi di Mad Doc Software. Infatti il titolo è ambientato nell’era classica e nelle serie tv Next Generation, Deep Space Nine, Voyager e l’ultima, meno fortunata delle altre, Enterprise. Sono riusciti i ragazzi di Mad Doc Software a riuscire a fornire un titolo perfetto per i fan della saga?

Battaglie galattiche, ma ragionateSicuramente il fattore più importante di un prodotto del genere, in questo caso simulatore spaziale, è il gameplay. Fattore non lasciato al caso per fortuna, i combattimenti sono molto realistici (grazie ad un eccellente sistema di danni delle navi) e particolarmente coinvolgenti. Tuttavia, già da qui ci sentiamo di sconsigliare il prodotto agli amanti dell’azione o degli sparatutto. Star Trek: Legacy richiede un ponderata tattica negli attacchi e nelle manovre. Infatti, trovandovi a controllare grosse navi, non avrete sicuramente la praticità che riscontrate in un caccia da combattimento leggero. L’Enterprise è una grande nave ed è molto lenta, per via della sua pesantezza, nel virare e di conseguenza nei combattimenti usare la tattica sarà fondamentale. C’è da dire, tuttavia, che non controllerete solo una nave sola, ma avrete il possesso di una flotta da quattro navi. Le quattro navi andranno scelte prima di ogni missione, anche se dopo la quarta ne vorrete un altra, dovrete venderne per forza una per acquistarla, senza avere la possibilità di mettere da parte l’altra nave.Tornando ai combattimenti, bisogna dire comunque che sono piuttosto coinvolgenti, accerchiare il nemico con la propria flotta fornisce una soddisfazione immensa, intervenire nel salvare una vostra nave la medesima. Durante le battaglie potrete procedere alle riparazioni, tenendo premuto il tasto LB e scegliere i settori su cui operare. Con il tasto X invece è possibile distribuire l’energia della propria nave e scegliere su cosa concentrarla, motori, laser o scudi. Con i tasti B e Y invece vi occuperete della vostra velocita; con il primo sceglierete se usare un quarto, mezza o tutta la potenza, mentre con il secondo attiverete la velocità di curvatura (praticamente una sorta di iper-velocità, un po’ come l’iperspazio di Star Wars). Le missioni comunque sono molto varie (solo all’inizio a dire il vero), anche se risultano un po’ facili, non avrete molte difficoltà ad andare avanti.

Comparto tecnico… poco stellareDi titoli che non sfruttano degnamente una console ce ne sono, e Legacy fa parte di questi. Il comparto visivo è quello che lo inserisce in questa categoria. Le navi sono dettagliate bene ma non in modo maniacale, troverete buoni modelli poligonali ma niente di veramente eccezionale e soprattutto niente di impossibile per la vecchia Xbox. Gli effetti di luce, le esplosioni ed altri effetti sono davvero poco cosa e non griderete al miracolo nemmeno utilizzando il prodotto su una TV HD. Da premiare invece il comparto sonoro. Le musiche sono le stesse dei film, cosi come i doppiatori dei personaggi che sono uguali a quelli reali usati nelle pellicole cinematografiche e nelle serie TV, una vera manna per gli appassionati di Star Trek, fermo restando che il gioco è totalmente in inglese (menù compreso), quindi per chi non mastica l’inglese resta l’amaro in bocca. Da lodare anche il sistema di danni, che rende realistiche le battaglie ed è curato piuttosto bene anche negli effetti particellari e offre un po’ di spettacolarità agli scontri. Rimane tuttavia la delusione per uno sfruttamento quasi nullo delle potenzialità offerte da Xbox 360.

Che corta questa galassia La metafora si riferisce ovviamente alla longevità piuttosto limitata del titolo di Mad Doc Software. La campagna si dirama per i 5 capitani e i 40 anni di Star Trek. Peccato che le missioni siano poche e praticamente non offrono nessuna voglia nel rigiocarli. Motivo? Non è possibile salvare durante le partite, nemmeno la possibilità di avere un checkpoint. Ponderate che le missioni sono lunghe, e fallire verso la fine e dover rifare tutto dall’inizio pone un senso di frustrazione nell’animo. C’è da dire anche che, tutto sommato, le missioni poi cominceranno a risultare poco varie, se all’inizio lo sono, dopo la metà cominciano un po’ a ripetersi e stancare e questo pregiudica anche la voglia di finirlo completamente, nonostante sia già corto di suo. Oltre la campagna, inoltre, potrete solo fare la solita modalità Schermaglia che vi pone davanti ad un combattimento casuale, con amici e non. E la modalità Xbox Live. Per molti giochi (vedi Gears of War) Live è sinonimo di longevità infinita. Per Legacy è sinonimo di noia. Tanta noia. I combattimenti tattici ben poco si adattono alle battaglie online e non sono molte le persone a giocare e saranno la maggiorparte americani, nelle loro ore naturalmente. In live sarà possibile trovare solo due modalità, la classica Deathmatch che consiste nell’uccidere il maggior numero di avversari prima della fine del tempo, e la modalità cooperativa dove dovrete allearvi con altri giocatori per combattere infinite flotte di amici. È possibile selezionare la propria razza, il numero di navi da controllare, il tempo limite e cosi via.Insomma, niente di rivoluzionario, e gli scontri online vi annoieranno presto, decretando una grave insufficienza alla voce “Longevità” della nostra recensione.

– Atmosfera dei film ben riprodotta

– Musiche e doppiaggio originali della serie

– Missioni varie

– Divertente…

– … per un pò

– Le missioni non sono poi cosi tanto varie

– Totalmente in inglese e a prezzo pieno

– Longevità da dimenticare

– Live mal sfruttato e campagna cortissima

7.0

In conclusione, un titolo espressamente pensato per i fan della saga di Star Trek ed effettivamente riesce, in parte, nel suo intento. Perché manca di mordente, di un comparto tecnico all’altezza e di una longevità almeno sufficiente, ma riproduce degnamente l’universo della saga e non deluderà sicuramente gli appassionati.

Tutti gli altri dovrebbero ponderare bene l’acquisto. Un titolo totalmente in inglese che offre veramente poco oltre la modalità campagna, che è già corta di suo, e inoltre viene venduto a prezzo pieno. Provatelo, ma se siete amanti di azione e velocità lasciate perdere e sperate in una versione europea di Project Sylpheed di Square Enix.

Voto Recensione di Star Trek: Legacy - Recensione


7

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