Star Soldier
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a cura di Darkzibo
Prima di cominciare seguite attentamente le seguenti istruzioni: prendete la vostra Psp, giratela in senso antiorario di novanta gradi in modo da avere la croce direzionale sotto lo schermo e la pulsantiera sopra. In questo modo potete giocare a Star Soldier, sparatutto arcade partorito dalle menti dei programmatori Hudson. Alla maggior parte di voi il titolo in questione ricorderà un famoso sparattutto per Nintendo 64, Playstation 2 e GameCube (al quale questa versione si rifà ampiamente), invece i più “anziani” assaporeranno un non so che di nostalgico. Infatti Star Soldier non nasce con le console di ultima generazione ma fu un titolo del glorioso Nes, creato sempre dalla allora Taxan/Hudson soft nel 1986 e riproposto sulla console a 8 bit Nintendo nel 1989.Il titolo è apparso in diversi episodi cambiando il nome ma non la sostanza: 1985 – Star Force1986 – Star Soldier1987 – Hector ’87/Starship Hector1989 – Gunhed/Blazing Lazers1990 – Super Star Soldier1991 – Final Soldier1992 – Soldier BladeCome appare Star Soldier a 19 anni di distanza dalla sua prima apparizione?
Girare, puntare, fuocoIl gioco si ripropone come il classico sparattutto con visuale dall’alto di ambientazione fantascientifica. La particolarità più evidente sarà quella di dover “roteare“ la nostra console come enunciato poc’anzi: in questo modo otterete un perfetto impiego dello schermo a 16:9 per quanto riguarda questo titolo specifico. Infatti, messo in questo modo, lo schermo permette di avere una visione più ampia dell’azione: cosa impossibile se la Psp fosse stata lasciata nelle sua posizione originaria. Nel momento in cui avrete sistemato il tutto, sarete invitati a selezionare una delle modalità di gioco presenti: il normal game, ovvero il gioco principale, il 2 minutes e 5 minutes mode che vi permetterà di effettuere brevi partite a tempo (perfetto come incentivo alla peculiarità dei giochi portatili, ovvero il “mordi e fuggi”); oltre a settings, utile per modificare i parametri di gioco, ci sarà il game sharing che permetterà di giocare in multiplayer tramite wi fi e una sola copia del gioco, il che fà di Star Soldier uno dei pochi giochi per la Playstation portatile a sfruttare questa caratteristica. Portando a termine con successo le 10 missioni della modalità principale vi verrà assegnata una password con la quale vi sarà possibile inserire il vostro punteggio nella classifica mondiale presente sul sito ufficiale del titolo.Inizialmente avrete la possibilità di selezionare una delle tra le astronavi presenti. Questa divisione è dovuta al fatto che le navicelle hanno peculiarità differenti: la prima, Assault Caesar, possiede un attacco multiplo su più fronti e un raggio che la avvolge annientando le astronavi nemiche vicine; la seconda, Enigma, è caratterizzata da un devastante attacco diretto e lanciafiamme che la proteggono dai nemici situati nelle vicinanze; la terza, Rijandael, impiega un potente attacco proveniente da ogni angolazione anteriore e un raggio fotonico che si sbarazza di coloro che si trovano di fronte.Selezionata la vostra astronave preferita, sarete pronti per affrontare il primo stage. In un istante vi troverete al di sopra di un nostalgico iperspazio, ricoperto solo in seguito da malaugurate strutture aliene. La croce direzionale (posta sotto lo schermo) muoverà in tutte le direzioni il vostro alter ego metallico mentre i pulsanti cerchio o quadrato attiveranno l’attacco principale (potenziabile tramite la raccolta di cristalli che lo tramuteranno in una sofisticatissima e letale arma da guerra) e X e triangolo serviranno per l’assalto ravvicinato. Star Soldier si presenta, quindi, come il classico arcade, dove, in pochissimo tempo, vi ritroverete a affrontare orde di navicelle aliene pronte a morire pur di fermarvi e dove il vostro veicolo spaziale non potrà resistere a più di un colpo se non protetto da una qualche sfera di energia. A fine “stage” troverete il solito boss pronto a estrarre qualsiasi risorsa bellica a sua disposizione per annientarvi una volta per tutte.
Tecnica nel cosmoL’ultimo lavoro dei programmatori di Hudson si presenta come un porting della versione apparsa su GameCube e Playstation 2. Questo non è un male: lo schermo messo in verticale si adatta benissimo al tipo di gioco e il misto di grafica bi-tridimensionale si comporta perfettamente sul portatile Sony, adattandosi a pennello con l’anima di questo gioco. Gli effetti di luce sono poi quanto di meglio si sia mai visto su una console nomade, quale è la Psp: le esplosioni, i raggi laser, gli effetti speciali vi lasceranno a bocca aperta. Come detto precedentemente si tratta di una versione riadattata e proveniente dalle console maggiori, quindi niente di nuovo sotto il sole, però lascia di stucco vedere come tutte le astronavi si muovano fluidamente sullo schermo, senza lasciare spazio a rallentamenti di sorta anche nelle situazioni più affollate. Il lento scrolling verticale favorisce una visione panoramica dei diversi stage che, purtroppo, peccano di poca varietà e risultano abbastanza scarni. Il sonoro, nel suo comparto musicale, lascia spazio a sonorità tecno e dance, molto orecchiabili e per nulla ripetitive. Gli effetti sonori sono, purtroppo, quasi inesistenti, probabilmente perché i programmatori, pensando che il giocatore venisse completamente rapito dalla qualità grafica e musicale, non hanno prestato molta attenzione a questa caratteristica.
Giocare al soldato delle stelleMolti di voi storceranno il naso all’idea di dover girare la console per giocare: certo così risulta meno comoda (mai visto un gioco dove i pulsanti per attaccare sono al di sopra dello schermo di azione). Di sicuro, anche chi si lamenterà di questo aspetto, non lo potrà fare per la giocabilità che ne scaturisce: Star Soldier è un titolo immediato, dove i comandi rispondono alla perfezione e sistematicamente senza ritardi. L’elevato livello di difficoltà farà sì che la Psp nella sua forma innaturale rimanga parecchio nelle vostre mani, almeno fino al momento in cui la frustrazione non prenderà il sopravvento: quando le orde di nemici saranno parecchie, vedervi distruggere ad ogni minimo impatto, con conseguente perdita di una vita, diverrà ovvio motivo di mortificazione morale che potrà portarvi ad abbandonarlo dopo poche partite. Peccato, perché i 10 livelli sono mediamente lunghi e una barra di energia per ponderare i danni all’astroveicolo, anziché farlo perire al primo impatto, avrebbe fatto sicuramente bene a una struttura di gioco che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia.
– Effetti grafici ben realizzati
– Giocabilità ben calibrata
– Colonna sonora apprezzabile………
– ………però non gli effetti sonori
– In alcune situazioni sarà impossibile evitare il fuoco nemico
– Non tutti apprezzeranno la nuova postura della Psp
6.7
Star Soldier di Hudson si adatta pressoché perfettamente allo spirito dei portatili: immediato e veloce è il tipico gioco “mordi e fuggi”. Non tutti apprezzeranno lo spostamento antiorario che dovrà subire la Psp, ma questo è un fattore strettamente soggettivo.
A parte gli aspetti pressoché positivi come la grafica, il sonoro (nel suo settore musicale) e la giocabilità, Star Soldier pecca per il probabile “assopimento da videogame” che genererà: con i potenziamenti al massimo potrete avanzare tenendo premuto il pulsante cerchio, appena sarete annientati dovrete recuperare altri cristalli e il vostro attacco tornerà devastante fino quando qualche altro alieno non vi distruggerà e così via.
In definitiva, Star Soldier resta un titolo da tenere d’occhio per gli appassionati degli sparatutto, frustrazione ludica permettendo.
Voto Recensione di Star Soldier - Recensione
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