Recensione

Spider-Man : Amici o Nemici

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a cura di Alex90

Se accarezzassimo l’idea di annotare tutti i personaggi che, in una maniera o nell’altra, hanno fatto la propria comparsa in una saga così famosa e celebrata, tanto da divenire un cult, quale è Spider-Man, dovremmo, inevitabilmente, annullare tutti gli impegni per sperare di concludere il lavoro in giornata. Obiettivamente, i nomi da menzionare e i personaggi da ricordare, sarebbe troppi. Ma se facessimo una selezione accurata di coloro che hanno lasciato un segno concreto e visibile nell’appassionante biografia dell’arrampicamuri newyorkese, allora sì che ci sarebbe materiale su cui lavorare. In questa elite comparirebbero, indubbiamente, le figure degli antagonisti e degli aiutanti Marvel di spidey. Pensate un po’, allora, cosa accadrebbe se questo cocktail di personaggi fosse servito in un unico e originale plot, nel quale le strade di ciascuno di loro devono, inesorabilmente, incrociarsi. Il risultato sarebbe assicurato e l’idea assolutamente stimolante. Activision, che non è nata ieri, è stata lesta e pronta a concretizzarla, creando la sua ultima fatica videoludica: Spider-Man: Amici o nemici. La proposta evidenziata anche dal titolo è piuttosto chiara e non lascia spazio ad equivoci. Andiamo a vedere se l’adattamento ps2 saprà farsi largo, sulla stessa linea d’onda dell’eroe, tra le velenose critiche.

Cadi e rialzatiFermo restando che l’idea di fondo ispira fiducia, quel che salta subito all’occhio, esaminando il titolo, è che gli sviluppatori sembrano non essersi minimamente posti il problema di renderlo ‘differente’ rispetto ai corrispettivi dello stesso genere. Il concept di gioco sa di già visto e poco o nulla riesce ad emergere sotto il profilo innovativo, eccetto qualche sporadica novità. Questo parto della Next Level Games riesce comunque, al primo impatto, a regalare qualche momento di sano svago ai suoi acquirenti, grazie a una formula di gioco puramente improntata sull’arcade e sulla semplicità. Il titolo abbraccia, in simultanea, due generi ludici diversi: l’action-game e il beat’em up, alias picchiaduro. Il nostro eroe dovrà portare a termine una missione piuttosto intricata. A grandi linee vi preannunciamo che Spidey dovrà darsi da fare per salvare i suoi ex amici-nemici, caduti nelle mani di temibili (o quasi) alieni. Questi esseri olografici a forma solida, che nel gioco prendono il nome di Phantom, non esiteranno a mettervi il bastone fra le ruote nel corso dell’avventura. Quando questi non basteranno a fermarvi, darà loro manforte il ‘personaggio’ finale, incarnato da uno dei nemici dileguatisi in principio. Tuttavia, non paventate gli attacchi di queste orde di esseri, visto che la difficoltà generale dei livelli è minima, quasi elementare, e l’ IA di cui essi godono è altrettanto insipida. Inoltre, nel caso perdiate la vita nel corso di uno scontro o a seguito di una caduta, non disperate. La pena inflitta è prossima allo zero: perdita di una piccola parte di gettoni raccolti. Dopodiché, si può tornare in scena, più arzilli di prima.Insomma, è palese che l’intenzione dei developers è quella di rivolgersi direttamente al meno esigente target dei giovanissimi, approfittando del fascino sempreverde che Spidey genera su di essi. Questo formato famiglia, volutamente ottenuto, gode anche dell’opportunità di essere scortati nell’avventura da un ‘compagno di squadra’, che a seconda dei casi può essere impersonato da un secondo giocatore o dalla CPU. In questa occasione, il discorso accennato prima sull’ IA avversaria, vale anche per quella amica, pertanto vi consiglio di non affidarvi più di tanto a lui se non volete rimetterci le penne. Tali partner, che si configurano inizialmente come i ‘boss’ finali, diventano completamente selezionabili, solo dopo essere stati sconfitti al termine di ogni livello. Naturalmente ognuno di essi (in tutto sono 13) sfoggia caratteristiche proprie, e sfruttando i vari gettoni che ogni phantom battuto si lascia dietro, è possibile potenziare loro e Spidey.Conseguentemente, gli attacchi e le combo sferrati da questi personaggi ‘migliorati’ saranno più efficaci, tali da agevolarvi il compito nello ‘smaltimento alieni’.

In combattimento, col sorriso stampato in facciaParticolarmente riuscita è apparsa la mossa di rispolverare quel lato ironico di Spider-Man che, a dirla tutta, nelle ultime apparizioni era rimasto inspiegabilmente celato, o quantomeno velato. D’altronde c’è da sottolineare che il Peter Parker partorito dalle menti di Stan Lee e Steve Ditko, è stato concepito proprio come il classico personaggio con la battuta sempre pronta e il tipico modo di fare di chi ‘non si prende mai sul serio’. Vederlo nuovamente così non può che fare piacere e i sorrisi che qualche sua battuta riesce a strappare, confermano quanto l’operato dei developers si sia mosso in questa direzione. A questo punto penso sia superfluo auspicarsi che d’ora in avanti si prenda a modello questo modo di concepire la figura dell’arrampicamuri e perseguire senza indugi questa strada anche nel prossimo futuro. Per il resto, le musiche di sottofondo e i suoni si integrano bene in un reparto sonoro tutt’altro che trascurato, tenuto conto anche di un doppiaggio italiano indubbiamente soddisfacente. Tra una battuta e l’altra, Spider Man scorrazzerà in molte e variegate location che, seppur non propriamente realizzate al dettaglio, danno prova di texture ‘pulite’e del raggiungimento di standard quantomeno accettabili. Le belle e stimolanti cut-scene iniziali lasciano presagire un buono livello grafico, ma purtroppo bastano pochi minuti per chiarire l’equivoco e rendersi conto che non era tutto oro quello che luccicava. Difatti, la caratterizzazione dei personaggi è piuttosto incostante, come se il gioco stesso non fosse riuscito a trovare una propria identità. Il loro design quasi ‘cartoonesco’ a tratti risulta eccessivamente enfatizzato e, con il passare dei livelli, i nemici sembrano perdere lo smalto iniziale. Ciò è imputabile alla scarsa differenziazione di poligoni e alla capacità di cui ognuno dispone, cosa che diventa particolarmente evidente col passar degli scenari e delle azioni di gioco.

– C’è Spiderman…

– …e tanti altri personaggi del fumetto Marvel

– Modalità cooperativa

– Adatto a partite mordi e fuggi

– Sin troppo semplice

– IA deficitaria

– Nemici ‘affini’

– Poco originale

6.5

Spider-Man: Amici o nemici è un prodotto che senza mezzi termini mira a far cadere nella sua tela i tanti giovani estimatori dell’arrampicamuri. Mettere in campo pedine tanto importanti come Goblin, Dr Octopus e il resto dei personaggi più significativi dell’universo Marvel, e poterli manovrare uno ad uno nelle varie sessioni di gioco, rappresenta indubbiamente un ottimo biglietto da visita per il titolo. A minare però la buona reputazione che esso si è faticosamente conquistato, ci sono alcuni problemi non da poco: una curva di apprendimento praticamente ridotta all’osso, un’esperienza di gioco alla lunga monotona e una longevità fortemente condizionata dalla pochezza dell’ IA nemica. Perconcludere, Spider-Man: Amici o nemici è un gioco il cui acquisto va ben ponderato, a seconda di ciò che uno cerca veramente. Se rientrate nella categoria degli appassionati dell’ universo di Spiderman e prediligete un’esperienza di gioco puramente improntata sull’arcade, questo titolo fa proprio al caso vostro.

Voto Recensione di Spider-Man : Amici o Nemici - Recensione


6.5

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