Recensione

Spell Force

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a cura di Mr.Funaz

Nella loro instancabile avarizia e costante ricerca per il potere, i 13 maghi più potenti di ogni epoca conosciuta e apprezzata dalla stirpe umana (e non), controllano la terra divisa ormai in fazioni singole e indipendenti. Molti sono i luoghi rasi al suolo; città e addirittura nazioni sono state spazzate via in men che non si dica e come se non bastasse nell’istante successivo un’ondata crescente di enormi armate legate ai poteri di vecchie Rune, hanno portato guerra e distruzione nelle desolate e poche terre superstiti dai magici portali. Con questa prospettica visione mistica Spellforce si presenta al pubblico, giocando con avarizia le carte ottenute con la giusta miscela di due ottimi generi.

Fusione strategicaCome abbiamo anticipatamente accennato nella parte introduttiva di questo articolo, Spellforce si presenta sul mercato come un riuscito (da stabilire) mix tra due gettonatissimi generi che possiamo più amichevolmente chiamare come RTS (strategico in tempo reale) ed il buon caro RPG (gioco di ruolo).Ma vediamo più chiaramente gli aspetti offerti dal prodotto di casa Phenomic Games, analizzando passo passo i punti cardini che mantengono alto il nome del titolo inerente ai generi affrontati. Dal menù principale si denota da principio l’ambientazione fantasy che ci riconduce in quei mondi medioevali (divenuti ormai un’appuntamento costante in questa schiera generazionale). Iniziando una nuova campagna avrete l’ampia scelta differenziale di ogni componente tecnica e fisica del vostro alter-ego digitale; cambieranno così le sue abilità, le specializzazioni che lo diversificano dal resto dei compagni e più in generale varieranno tutti quegli aspetti interiori che lo renderanno a tutti gli effetti un elemento singolare in quel mondo mistico. Addentrandoci più specificatamente in quelle che sono le abilità possibili in gioco, dobbiamo specificare da subito la suddivisione in sotto-categorie delle 3 radici fondamentali, vale a dire abilità, specializzazione e caratteristiche. Per l’insieme composto dalle abilità a disposizione possiamo trovare le seguenti variabili che influenzano la nostra futura vita (digitale si intende): combattimento pesante, combattimento leggero, combattimento a distanza, magia bianca/nera, magia elementale e magia di mente. Ovviamente a seconda di ogni singolarissima scelta presa in questo campo la nostra predisposizione a usare un’arma anzichè un’altra sarà di vitale importanza quando ci si troverà in situazioni poco raccomandabili.Soffermandoci sulle caratteristiche principali, le varianti disponibili dipendono dall’assegnazione di 30 punti esperienza da posizionare nella maniera che si ritiene più opportuna; forza, costituzione, destrezza, agilità, intelligenza, saggezza e carisma…saranno queste le varianti sulla quale attribuire i punti degli eroi.

Voci di mondi diversiL’ambientazione che racchiude le mistiche gesta dei nostri eroi risulta essere piuttosto tradizionale e poco innovativa. Da deliniare l’assenza di armi da fuoco, sostituite dalle possenti attrezzature medioevali; il tutto circoscritto da magie e creature fantastiche (orchi, non morti, elfi, nani, ecc…).La selezione di ranghi differenti consiste nella valutazione (superficiale se vogliamo) delle 6 razze presenti e differenti tra loro.Partendo con l’osservazione diretta di ogni classe presente, possiamo dire che quella umana sarà la razza propense per un forte corpo a corpo e per una buone dote di attacco verso gli schieramenti a gittata più lunga. Oltre a queste caratteristiche combattive di degne nota, essi possiedono capacità magiche e architettoniche in grado di donare una giusta scala evolutiva alla popolazione, utilizzando le arti mistiche a favore di ogni singolare azione. Infine essi hanno il vantaggio di poter procurare il cibo in diverse maniere, sfruttando a dovere così la cara vecchia madre natura.La seconda razza presente e selezionabile è quella degli elfi, esseri deboli nel corpo a corpo ma assolutamente letali alla lunga distanza. La magica spiritualità del rango a cui si appoggiano li rende forti nelle arti mistiche in senso più assoluto, in compenso essi sono privi della minima arma. Un punto a favore da sottolineare e inerente a questa razza è la possibilità che essi hanno di piantare alberi ovunque in modo di favorire le fasi combattive in ambienti decisamente più consoni a quelle che sono le caratteristiche della razza.La terza stirpe presente in gioco è quelle appartenente alla schiera dei nani, esseri forti e potenti nel corpo a corpo ma assolutamente inefficaci e di scarsa prestanza per gli attacchi a raggio d’azione delineatamente più lungo. La specializzazione primaria del rango consiste nella forsennata raccolta di materie prime il che equivale ad un incremento demografico degno di nota, espandendo così gli insediamenti a vista d’occhio. La razza seguente appartiene agli elfi oscuri, anch’essi come la loro controparte buona, abilissimi nel corpo a corpo ma deboli sulla lunga distanza. La particolarità degli oscuri consiste nel fatto che essi sono privi di forza produttrice, ossia lavoratori, bensì si servono degli schiavi per portare a termine le proprie evoluzioni. Ogni schiavo (sarebbe meglio chiamarla anima) viene acquisito uccidendo un nemico di cui se ne prelevano le sue ossa.Infine abbiamo la razza dei Troll e quella degli orchi; la prima abile nel corpo a corpo e fortissima nella lunga gittata, la seconda vanta di armi e talenti magici decisamente sopra la media.

Insediamenti per ogni stirpeCome avrete sicuramente notato, nella classificazione di ogni razza si è sempre (o quasi) introdotta l’abilità singolare della parte architettonica di ogni rango, ovviamente a tutto c’è un motivo valido. Come ben sapete, in questi generi di giochi, la parte prettamente strategica è costituita da continue evoluzioni e forti ampliamenti dei vari insediamenti per portare forza e prosperità al proprio popolo, ma in Spellforce questo ultimo aspetto viene maggiormente tenuto sotto osservazione in quanto, grazie alle basi architettoniche differenti in ogni razza è possibile costruire dei monumenti dove la lettura precisa e chiara delle rune rappresenta la vera forza vitale dei vari insediamenti. Da un monumento infatti avremo la possibilità di produrre tutte le nostre unità e quando ci viene data la possibilità, anche gli eroi. Inutile dire che la forza e il tipo di unità si differenzierà a seconda della runa scelta come fonte di lettura verso il monumento. Una cosa molto importante da dire è che i monumenti possono essere attaccati, possono essere resi inutilizzabili per la prosperità futura, ma comunque non possono assolutamente essere distrutti (nel tempo si rigenerano automaticamente).

Tipologie di gioco differentiIn Spellforce, oltre alla semplice campagna di giocatore singolo, avremo la possibilità di fare delle divertentissime partite multigiocatore attraverso il quale sfidare gli amici da ogni angolo del globo terrestre. Il numero di giocatori presenti contemporaneamente deve essere pari o inferiore a 8 unità e ognuno di essi avrà la possibilità di scegliere il proprio alter-ego digitale. Differentemente dalla modalità Campagna, non avremo punti esperienza da accumulare o accrescere, in quanto il livello di preparazione del personaggio non cresce. Inoltre in questa modalità saremo privi dell’inventario.

HARDWARE

Minimo: Intel Pentium III 1GHz o equivalente256 MB di RAMScheda grafica con 32 MB di RAMWindows 98, ME, 2000, XP2 GB di spazio libero su disco fissoDirectX 9.0 o superiore

MULTIPLAYER

Via Rete locale LAN o Internet

– Cerca di mescolare due generi di gioco

– Ampia scelta di razze presenti

– Sistema evolutivo architettonico azzeccato

– Bisogna essere appassionati dei due generi di gioco

– Ambienti e scenari già ampiamente visti in altre produzioni

6.5

Spellforce si presenta in maniera alquanto inconsueta sul mercato. Il modo elegante della gestione globale di un intero mondo fantasy-medioevale gli dona quel fascino caratteristico che noi tutti cerchiamo in prodotti di questo genere, ma allo stesso tempo la relazione videoludica con i prodotti in circolazione ci porta a capire che molti aspetti sono stati già abbondantemente visti altrove.

La miscela dei due generi è ben riuscita, nonostante ciò consiglierei l’acquisto solo ai veterani del genere o comunque a chi, provando la demo del gioco, ne è rimasto in qualche modo soddisfatto.

Voto Recensione di Spell Force - Recensione


6.5

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