Nella sua lunga carriera, Sonic ha vissuto momenti di massimo splendore durante l’era dei 16 bit negli anni novanta e periodi invece più bui durante il passaggio alle nuove generazioni di console, fino a poter correre di nuovo a fronte alta grazie all’ottimo Sonic Colours apparso quasi un anno fa su Nintendo Wii. Per celebrare i vent’anni del piccolo porcospino blu, il Sonic Team ha deciso quindi di dare un colpo di spugna agli scivoloni occorsi durante le passate apparizioni, raccogliere in un unico titolo i migliori livelli degli ultimi due decenni e riproporli ai vecchi nostalgici sia in una rivisitata versione 2D sia nella più recente visuale in tre dimensioni. Nasce così Sonic Generations, titolo ideale per rendere omaggio alla mascotte SEGA, meritevole di tornare alla ribalta finalmente anche su PC e console HD.
Doppio Sonic, doppio divertimento!La storia che farà da introduzione a questo nuovo capitolo in alta definizione non è certo delle più coinvolgenti, ma viene utilizzata come semplice pretesto per riunire nella stessa ambientazione il taciturno Sonic del passato e lo sgargiante Sonic moderno. Durante il ventesimo compleanno del nostro eroe, l’apparizione di un malvagio mostro mangia-tempo sconvolge i piani della festa, risucchiando i suoi più fidati amici e tutti i colori del mondo in un universo parallelo. Il nostro scopo sarà dunque quello di viaggiare in questa nuova dimensione spazio temporale per salvare i rapiti e riportare pace e tranquillità sul pianeta. A guidare i nostri primi passi per il mondo farà la sua comparsa Omochao, un robottino tuttofare desideroso di dispensare consigli e suggerimenti sulle nostre abilità, ma capace inoltre di rendersi decisamente più utile durante le sessioni avanzate del gioco. L’hub iniziale dal quale potremo scegliere il livello da affrontare sarà a sua volta una sorta di stage 2D con tanto di rampe, respingenti e piattaforme, caratterizzato da colorazioni completamente atoniche, come un quadro che aspetta solo di essere dipinto dalla nostra sapiente mano. Avvicinandoci dunque alla prima sezione disponibile potremo gettarci nella mischia, e quale miglior modo di farlo se non quello di muovere i primi passi proprio nel luogo dove tutto ebbe inizio?Ad attenderci nel suo rinnovato splendore troveremo infatti la Green Hill Zone, con le sue palme, le sue piattaforme oscillanti ed i suoi ponti di legno pronti a farci correre per l’ennesima volta come se nulla fosse cambiato da vent’anni a questa parte, anche se in realtà ci vorrà realmente poco per rendersi conto che le cose non solo sono migliorate, ma hanno mantenuto anche lo stesso appeal delle precedenti versioni pixelose. Poter vedere il nostro paffuto riccio gettarsi a capofitto in tunnel lunghissimi ad una velocità esagerata con il mondo alle nostre spalle che diventa sempre meno nitido, farà realmente saltare dalla gioia tutti i fan della serie in un orgia di sensazioni che potrà lasciare indifferente solo chi non ha mai amato il piccolo porcospino blu. Sonic Generations riesce dunque a fornire un gameplay praticamente immutato, ma ancora oggi in grado di garantire un sano divertimento assolutamente in linea con i canoni delle produzioni più moderne, segno che quando le cose sono fatte con reale passione queste riescono a superare indenni il peso degli anni. La cura riposta nel primo livello viene riproposta nella stessa identica maniera anche nei restanti otto, scelti tra quelli che hanno segnato la storia di Sonic. Attraverseremo dunque la Chemical Plant di Sonic II, i livelli di Sonic Adventure 2 per Dreamcast fino ad arrivare alle produzioni più recenti con schemi ripresi da Sonic Unleashed e Sonic Colours. Poco prima della selezione dello stage sarà possibile scegliere se affrontarlo in versione 2D con il Sonic classico o nella sua versione 3D con quello moderno, andandone a modificare in maniera sostanziale il gameplay ed il level design.
Feel the BlueLa cosa che più colpisce di Sonic Generations è proprio il confronto ravvicinato tra il differente sistema di gioco delle due generazioni. Ad un classico gameplay 2D, con il dash indispensabile per arrampicarsi sulle rampe più ripide e la necessità di calcolare al millimetro i salti da una sporgenza ad un’altra, si contrappone una costruzione dei livelli tridimensionale, leggermente più caotica ma dal feeling assolutamente più spettacolare. Orche che saltano al momento opportuno per darci una spinta in più, camion impazziti che ci inseguono sulle facciate dei palazzi e rapidissime sessioni sullo skateboard riescono ad offrire tutta l’adrenalina e la velocità che i giocatori ricercano in un titolo come questo. Ad aggiungersi alla spettacolarizzazione dei livelli arrivano inoltre le abilità innate del porcospino moderno che permettono di accelerare ulteriormente grazie ad un turbo temporaneo, l’auto lock-on sui nemici e la possibilità di scattare in aria per brevi tratti così da limare la possibilità di errore e spingere il pedale sull’azione frenetica, portandosi però dietro al contempo quei difetti di profondità dei salti che da sempre le versioni 3D di Sonic hanno presentato. Il continuo alternarsi tra i due sistemi di gioco potrebbe comunque disorientare, portando a tentare mosse non disponibili con il Sonic in uso perché appartenenti a quello di generazione diversa, facendo fallire miseramente un balzo o facendoci precipitare sui nemici inavvertitamente. Una lieve sbavatura che intacca solo in minima parte un Sonic, anzi due, in grandissimo spolvero.
Bring the colours!Ogni volta che porteremo a termine entrambi gli atti di un quadro, parte dell’hub principale si colorerà, rivelando una serie di cinque sfide inedite e liberando al contempo uno dei nostri amici dispersi. Per poter proseguire nel gioco sarà indispensabile completarne almeno una per ogni livello, così da sbloccare la chiave per liberare il boss finale e proseguire nella storia. Tutte le missioni facoltative sono completabili con entrambi i Sonic e, a seconda di colui che le affronterà, gli obiettivi cambieranno in maniera radicale. La varietà delle missioni è più che discreta ed oltre a dover battere sul tempo una copia fantasma, ci verrà data la possibilità di raccogliere il maggior numero di anelli entro un tempo limite, liberare più animaletti imprigionati prima di portare a termine il livello od ancora sfruttare le abilità dei compagni precedentemente liberati per superare speciali sessioni bonus. Oltre alle sfide, si paleseranno al giocatore anche i Chaos Emerald, custoditi da Metal Sonic, Shadow Sonic e Silver Sonic, da affrontare in battaglie testa a testa dalla non eccessiva difficoltà prima di poterne entrare in possesso.Ad una linearità marcata nella progressione del gioco e ad una relativa semplicità per il completamento dei livelli, si contrappone invece fortemente un level design profondissimo, con decine di passaggi e strade da percorrere e le classiche stelle rosse da collezionare. In base al tempo impiegato per completare un quadro, agli anelli raccolti ed alle vite perse otterremo una valutazione, ed il relativo punteggio poi convertito in monete da spendere nel negozio gestito da Omochao. Qui potremo acquistare tutta una serie di abilità uniche, come per esempio una bolla in grado di farci compiere salti più alti od un turbo infinito da utilizzare durante i livelli per sbloccare e raggiungere zone altrimenti inarrivabili. Ecco che in questo modo le sole cinque o sei ore necessarie per finire la storia principale vengono quantomeno raddoppiate, fornendo il pretesto per tornare sui propri passi ed affrontare i livelli già giocati nel tentativo di ottenere punteggi superiori ed esplorare a fondo ogni angolo più recondito del mondo. Graditissima sorpresa riguarda l’inserimento all’interno del gioco della versione Genesis di Sonic ed una modalità online dove avremo solo trenta secondi per tentare di portare a termine uno qualsiasi dei livelli presenti nella storia principale.
Un’esplosione armoniosa di colori e velocitàGrande cura da parte del Sonic Team è stata riposta nella colorazione dei livelli, che propongono ottimi panorami e tonalità sempre vive e spumeggianti in linea con le ultime produzioni della serie. Adorabili le musiche con campionature dei motivi originali remixate per l’occasione, orecchiabili ed assolutamente adatti all’azione frenetica di gioco, ed effetti sonori che vengono distorti in base alla velocità del porcospino. Considerazione negativa invece per il parlato in italiano, con frasi che si ripetono con troppa frequenza durante le fasi di gameplay od i boss che ci punzecchiano in modo quasi morboso sulla mossa che si apprestano a lanciare. Se in termini di atmosfera, appeal ed ambientazione quindi il gioco si mostra in ottima forma altrettanto non si può dire per il framerate, spesso instabile e con bruschi cali nelle situazioni più concitate, soprattutto nelle sezioni in 2D dove la fluidità, almeno per Sonic, dovrebbe essere la prerogativa principale.
– Due gameplay diversi miscelati in un unico titolo
– Veloce e adrenalinico
– Controlli 2D precisi
– Level design complesso e immenso
– Grande colonna sonora
– Qualche calo di framerate di troppo
– Un paio di livelli in più non avrebbero guastato
– Boss Battle troppo semplici
– Lievi imperfezioni con i controlli 3D
SEGA celebra il ventesimo anniversario di Sonic nel migliore dei modi. Due generazioni completamente differenti si sono trovate in un unico prodotto con successo, regalando ai fan un titolo decisamente attuale e sviluppato con una cura. I difetti maggiori dell’intera produzione sono da ricercarsi dunque negli improponibili cali di framerate che, nonostante la loro saltuarietà, non dovrebbero assolutamente presenziare in un titolo basato quasi esclusivamente sulla velocità e sulla precisione di esecuzione. Inoltre, nonostante la longevità sia assicurata dalle molteplici cose da fare, qualche livello in più non avrebbe guastato ed una maggior difficoltà sarebbe quantomeno stata apprezzata dai giocatori più hardcore. Sonic Generations in tutto il resto eccelle, regalando agli amanti del piccolo porcospino blu, il “best of” delle avventure del loro protagonista preferito, lasciandosi alle spalle con un balzo deciso tutti i fallimenti passati.